Ho vent’anni e vado via da voi ladri dei miei sogni la mia gente disperata senza lumi e senza voci
non mi volto e di rancori non ne porto e di soppiatto vado via da un Italia maltrattata posseduta lacerata
come fosse una puttana rivenduta pugnalata senza un cane che le asciughi la ferita
ho vent’anni e vado via da voi ladri dei miei sogni la mia terra disperata senza lume e senza voci
Da lontano vedrò bene che restare con i furbi non conviene
la mia patria sa’ di pioggia e i suoi argini ora cedono di carta rifiutata poi scartata senza un cane che le asciughi la ferita la ferita
Han vent’anni le mie mani mia speranza mio futuro mio domani da lontano vedro’ bene che restare con i furbi non conviene
Il mio tempo sà di pioggia che ora brucia come foglie
e non resta che la cenere di fasti folgoranti di bellezza arte industria
vado via senza voltarmi di rancore non ne porto ma i miei sogni nelle vostre mani non li metto perchè i patti non saranno validi domani
Da lontano vedrò bene che restare con i furbi non conviene
la mia patria sa’ di pioggia e i suoi argini ora cedono di carta rifiutata poi scartata senza un cane che le asciughi la ferita la ferita
non mi volto e di rancori non ne porto e di soppiatto vado via da un Italia maltrattata posseduta lacerata
come fosse una puttana rivenduta pugnalata senza un cane che le asciughi la ferita
ho vent’anni e vado via da voi ladri dei miei sogni la mia terra disperata senza lume e senza voci
Da lontano vedrò bene che restare con i furbi non conviene
la mia patria sa’ di pioggia e i suoi argini ora cedono di carta rifiutata poi scartata senza un cane che le asciughi la ferita la ferita
Han vent’anni le mie mani mia speranza mio futuro mio domani da lontano vedro’ bene che restare con i furbi non conviene
Il mio tempo sà di pioggia che ora brucia come foglie
e non resta che la cenere di fasti folgoranti di bellezza arte industria
vado via senza voltarmi di rancore non ne porto ma i miei sogni nelle vostre mani non li metto perchè i patti non saranno validi domani
Da lontano vedrò bene che restare con i furbi non conviene
la mia patria sa’ di pioggia e i suoi argini ora cedono di carta rifiutata poi scartata senza un cane che le asciughi la ferita la ferita
Contributed by Roberta - 2019/4/6 - 11:41
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