Per Ida la borgata con i suoi abitanti
restava una regione esotica
scolpita in un immobile declino
nell'attraversarla con un ferito bisbiglio
e il batticuore del coniglio
C'era stato qualche nuovo arrivo
nel ricovero di Pietralata
sinistrati fuggiaschi del Sud
tra gli alloggi fatiscenti di regime.
Ora crollano case sopra il nero petto
di una fossa quelle stesse case
che non allevarono le nostre ossa
mentre in giro si dice:
"proprio ieri è caduto il Duce",
ma nessuno sa dove sta.
Ora c'è una famiglia,
si chiamano i mille
sono rimasti senza un tetto
dalla primavera del bombardamento
e un selvatico d'importanza ciò che può
non è un tango non è un fox
L'esistenza promiscua è un trapezio forzato
di una stanza comune
per quel bimbo che ama chiunque
la più grande fortuna sublime
e Ida dice "Nino presto tornerà
per portarci via di qua"
Se la storia già si muove
dentro un altro binario,
il suo senso la rotta
non è mai nell'orario
lascia sottopassaggi,
tane e nascondigli sporca e rigida scivola
restava una regione esotica
scolpita in un immobile declino
nell'attraversarla con un ferito bisbiglio
e il batticuore del coniglio
C'era stato qualche nuovo arrivo
nel ricovero di Pietralata
sinistrati fuggiaschi del Sud
tra gli alloggi fatiscenti di regime.
Ora crollano case sopra il nero petto
di una fossa quelle stesse case
che non allevarono le nostre ossa
mentre in giro si dice:
"proprio ieri è caduto il Duce",
ma nessuno sa dove sta.
Ora c'è una famiglia,
si chiamano i mille
sono rimasti senza un tetto
dalla primavera del bombardamento
e un selvatico d'importanza ciò che può
non è un tango non è un fox
L'esistenza promiscua è un trapezio forzato
di una stanza comune
per quel bimbo che ama chiunque
la più grande fortuna sublime
e Ida dice "Nino presto tornerà
per portarci via di qua"
Se la storia già si muove
dentro un altro binario,
il suo senso la rotta
non è mai nell'orario
lascia sottopassaggi,
tane e nascondigli sporca e rigida scivola
envoyé par Dq82 - 11/2/2019 - 18:06
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La febbre incendiaria
Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce e chitarra acustica
Francesco "Fry" Moneti (Modena City Ramblers): violino
Riccardo Galardini: chitarre elettrica e acustica
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
Lele Fontana: hammond
Gianfilippo Boni: piano
Claudio Giovagnoli: sax tenore
Il 10 luglio 1943 gli alleati sbarcano in Sicilia. Una mattina Ida e Useppe vengono sorpresi in strada dal bombardamento che devasta San Lorenzo: un inferno da cui escono miracolosamente illesi, ma nel quale morirà Blitz – il loro primo cane – tra la disperazione di Useppe. Perduta la loro casa sotto le bombe, trovano ricovero insieme a un gruppo di sinistrati, in un caseggiato fatiscente nel quartiere di Pietralata. Il 25 luglio dello stesso anno Mussolini viene deposto e arrestato dal re: cade il fascismo.
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