Bambole sulla balconata, sui rami fiori di cartone.
E panni stesi ad asciugare. Qui si vive e qui si muore.
Sognando l’Inghilterra così vicina, solo per chi ha, le carte in regola.
Aggiungo colore al fango, dipingo la mia facciata.
E con statue di lattine decoro il mio giardino.
La riserva creativa resiste alle ruspe con la fantasia.
la riserva creativa sarà l’ultima a sparire.
London I am calling, does anybody here me? Ti mando una cartolina ma tu rispondimi.
London I am calling, is anybody in there? Non voltarti dall’altra parte, tu ascoltami.
E qui c’è un bimbo che piange. E lì c’è un bimbo che nasce.
E se sopravvive, chissà se potrà entrare in quella terra che chiamano libera.
Ma che sa piangere i morti e non sa accogliere i vivi.
Coperte per dormire, per resistere. Coperte per viaggiare e per non morire.
London I am calling, does anybody here me? Ti mando una cartolina ma tu rispondimi.
London I am calling, is anybody in there? Non voltarti dall’altra parte, ascoltami
Mi hanno trovato poco fa, vagavo nel bosco e deliravo.
Mi hanno curato e spezzato i sogni, non si passa più di qua.
Mi hanno sorpreso a rubare nei boschi.
Mi hanno scambiato per un terrorista.
Ora vago senza una meta. Hanno tutti paura di me.
Hanno tutti paura. Hanno tutti paura di me.
Io adesso vivo su una collina in una tenda di fango e terra.
Mi hanno fermato alla tua frontiera. E qui pianto la mia bandiera.
Ma hanno tutti paura. Hanno tutti paura di me.
E panni stesi ad asciugare. Qui si vive e qui si muore.
Sognando l’Inghilterra così vicina, solo per chi ha, le carte in regola.
Aggiungo colore al fango, dipingo la mia facciata.
E con statue di lattine decoro il mio giardino.
La riserva creativa resiste alle ruspe con la fantasia.
la riserva creativa sarà l’ultima a sparire.
London I am calling, does anybody here me? Ti mando una cartolina ma tu rispondimi.
London I am calling, is anybody in there? Non voltarti dall’altra parte, tu ascoltami.
E qui c’è un bimbo che piange. E lì c’è un bimbo che nasce.
E se sopravvive, chissà se potrà entrare in quella terra che chiamano libera.
Ma che sa piangere i morti e non sa accogliere i vivi.
Coperte per dormire, per resistere. Coperte per viaggiare e per non morire.
London I am calling, does anybody here me? Ti mando una cartolina ma tu rispondimi.
London I am calling, is anybody in there? Non voltarti dall’altra parte, ascoltami
Mi hanno trovato poco fa, vagavo nel bosco e deliravo.
Mi hanno curato e spezzato i sogni, non si passa più di qua.
Mi hanno sorpreso a rubare nei boschi.
Mi hanno scambiato per un terrorista.
Ora vago senza una meta. Hanno tutti paura di me.
Hanno tutti paura. Hanno tutti paura di me.
Io adesso vivo su una collina in una tenda di fango e terra.
Mi hanno fermato alla tua frontiera. E qui pianto la mia bandiera.
Ma hanno tutti paura. Hanno tutti paura di me.
Contributed by adriana - 2019/1/19 - 18:09
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Album : Senza rete
Il dramma dei profughi bloccati nel cuore dell'Europa da muri sempre più alti e frontiere sempre più rigide. Accampati in tende nel fango d'estate e nella neve d'inverno. Famiglie con bambini piccolissimi tentano una sopravvivenza estrema senza abbandonare il sogno di ricongiungersi con i familiari in Inghilterra o Germania. E' Londra la meta più desiderata. E cosi sui muri dei container scrivono le loro cartoline virtuali sperando in una "London calling" che però non arriverà mai.