non diventa mai nera.
Hanno distrutto il nido ad una rondine
hanno gettato un sasso fin lassù
hanno tagliato le ali a una farfalla
e la farfalla non si muove più.
Stanno cambiando il mondo, stanno uccidendo me.
Ma una rosa di sera
non diventa mai nera
Hanno portato un uomo alla frontiera
e da quel giorno non si è visto più
hanno gettato inchiostro nel torrente
e nel torrente non si vede più.
Stanno cambiando il mondo, stanno uccidendo me.
Ma una rosa di sera
non diventa mai nera.
E tutto va, e tutto va
finchè la terra non scoppierà.
E tutto va, e tutto va
finchè la terra non scoppierà.
E tutto va, e tutto va
finchè la terra non scoppierà.
E tutto va, e tutto va
finchè la terra non scoppierà.
E tutto va, e tutto va
finchè la terra non scoppierà.
E tutto va, e tutto va...
Contributed by Silva - 2007/4/25 - 12:14
Giuseppe - 2007/7/13 - 16:36
Luigi - 2013/9/18 - 17:32
B.B. - 2015/2/1 - 20:02
Bernart Bartleby - 2015/2/2 - 15:23
si potrebbero evitare i commenti del secondo e terz'ordine?
grazie mille
red - 2015/2/2 - 19:55
Scusa red, e cominciare a darti da fare un pochetto anche tu?
Bernart Bartleby - 2015/2/2 - 20:53
"L'unica caratteristica che questa canzone deve soddisfare è che sia contro la guerra".
per i commenti del secondo ordine, puoi intendere, per analogia matematica, i commenti ai commenti.
per terz'ordine, i commenti ai commenti dei commenti...
un'altra idea, non so se applicabile, è quella che per rendere poco o niente accessibile un'informazione sulla rete internet, era quella di "seppellirla" sotto valanghe di altre notizie e informazioni analoghe.
per l'nserzione di altre canzoni, mi sembra che ce ne siano già anche troppe. Comunque, da parte mia, proporrei "dolcenera" di fabrizio deandre'. Ti va bene?
red - 2015/2/2 - 23:56
Riccardo Venturi - 2015/2/3 - 01:35
quante e quali sono le canzoni senza "percorso" associato?
red - 2015/2/3 - 09:30
CCG/AWS Staff - 2015/2/3 - 11:39
quindi:
- se l'operazione di cancellazione (per motivi di "pulizia", alleggerimento, etc. e anche di rispetto del lavoro dei collaboratori) è ammessa si può valutare il significato di "utile" e "inutile" applicato alle canzoni.
- in caso contario, amici come prima.
Saluti contraccambiati.
red - 2015/2/3 - 12:11
CCG/AWS Staff - 2015/2/3 - 12:46
Perchè mai l'amministrazione dovrebbe prendere in esame l'eventualità di eliminare canzoni di cui è stata già valutata l'ammissibilità?
E perchè dovrebbero essere "inutili" le canzoni fuori percorso?
E perchè le pulizie non le vai a fare a casa tua, buttando via tutte le cose inutili che preferisci?
Detto più semplicemente: perchè continui a scassare il cazzo su queste pagine? La Rete è grande: vai da un'altra parte a trovare siti più consoni alle tue manie di pulizia e perfezione.
Cordialmente
Bernart Bartleby - 2015/2/3 - 13:19
Perchè mai l'amministrazione non dovrebbe prendere in esame l'eventualità di eliminare canzoni di cui è stata già, magari superficialmente, valutata l'ammissibilità?
E perchè non posso chiedere qualcosa a questo sito, dal momento che si è assunto l'onere di rispetto e serietà, stante la sua ragion d'essere?
Detto più semplicemente: perchè continui a scassare il cazzo su queste pagine? La Rete è grande: vai da un'altra parte a trovare siti più consoni alle tue manie di pulizia e perfezione.
Cordialmente
red - 2015/2/3 - 13:46
Qualsiasi criterio di inserimento è opinabile, ma senz'altro rifiutiamo l'accusa di "superficialità". Poiché siamo coloro che facciamo questo sito, peraltro senza nessun tipo di remunerazione e senza accettare alcun tipo di pubblicità al suo interno (come è facilmente riscontrabile), riteniamo altresì che i nostri criteri siano certamente soggetti a critiche, ma che essi sono comunque sovrani.
Le critiche, ripetiamo, sono sempre bene accette ma debbono essere motivate per essere prese in considerazione. Ancora, ad esempio, non abbiamo ben capito che cosa il sig. Red intenda esattamente per "utilità" e "inutilità" di una data pagina (testo, brano, canzone, commento), sempre tenendo presente l'estrema e forzata soggettività di tale questione. Qualora venisse tirata in ballo l' "oggettività", questa sarebbe disgraziatamente simile ad una forma di razzismo, perché passare dall' "inutilità" (o "utilità") oggettiva di un espressione del pensiero umano (quale è anche il testo apparentemente più banale) all'inutilità o utilità di un essere umano tout court, è un brevissimo passo.
La critica del sig. Red dovrà quindi essere pienamente motivata affinché possa essere presa in considerazione sia pur minima; ad esempio, il sig. Red chiarisca diffusamente perché considera questa canzone "inutile". Solo così riteniamo che la discussione possa continuare in maniera...utile. Altrimenti si tratta soltanto di un divertissement ozioso, e qualora lo riscontrassimo non esiteremmo nemmeno un secondo a bloccare i commenti. Cordiali saluti.
CCG/AWS Staff - 2015/2/3 - 14:36
Così ho deciso di valorizzare questa pagina dedicata ad un’immortale canzone di una delle artiste italiane più amate di sempre, una cantante che ha fatto la Storia della Musica e che non merita di vedersi vituperata da qualche inutile sbarbo tronfio e presuntuoso che non sa nulla nè di sè nè della vita nè, tanto meno, delle CCG/AWS.
(la scheda contribuita da BB è stata riportata nel commento introduttivo)
Bernart Bartleby - 2015/2/3 - 19:38
Lorenzo - 2015/2/3 - 20:12
Flavio Poltronieri - 2015/2/3 - 21:40
Gigliola Cinquetti, "Ho bisogno di vederti", Sanremo 1965, di Piero e Roberto Ciampi, con l'orchestra di Franco Monaldi e i cori dei 4+4 di Nora Orlandi
Bernart Bartleby - 2015/2/3 - 22:33
Siamo a giugno 1964, la Cinquetti è la prima in assoluto a cantare Brassens in italiano, visto che la prima canzone che incide De Andrè, "Delitto di paese" (Assassinat) è dell'anno dopo, dicembre 1965/ E se vogliamo continuare con la Cinquetti interprete dei cantautori, nel 1965 ha portato una canzone di Jannacci, questa Sfiorisci bel fiore, a essere diffusa in tutto il mondo. E nel 1967 tenta (senza riuscirci) di portare a Sanremo una canzone di Francesco Guccini, che comunque pubblica su 45 giri, Una storia d'amore
Se il pubblico, nonostante ciò, di quegli anni ricorda solo "Non ho l'età" la colpa è dell'artista oppure qualche responsabilità ce l'ha anche il grande pubblico, spesso disattento?
Vito Vita - 2022/1/26 - 16:08
Note for non-Italian users: Sorry, though the interface of this website is translated into English, most commentaries and biographies are in Italian and/or in other languages like French, German, Spanish, Russian etc.
di Pace-Panzeri-Pilat
Il giallo comincia quando una voce alla radio annuncia La rosa nera durante la "vetrina" del Disco Per L’Estate. La voce di Gigliola Cinquetti elenca una serie di disgrazie tipo: hanno distrutto il nido ad una rondine, hanno gettato un sasso fin lassù, hanno tagliato le ali ad una farfalla, hanno gettato inchiostro in un torrente e catastrofi di questa portata, per concludere rassicurante che una rosa di sera non diventa mai ne-e-ra.
Anche volendo, ma quando mai si è vista una rosa nera? Poi, non contenta visto che forse era stata un po’ troppo rassicurante, conclude con fare in stile Cassandra: "finché la terra non scoppierà".
Come è possibile che una rosa di sera non diventi mai nera? E’ un dubbio che arrovella tutti gli italiani, a partire dai floricoltori. E meno male che il maestro Mario Panzeri, uno degli autori di questo capolavoro, è un notissimo pollice verde. Erano famose in tutta Milano le sue serre sperimentali dove faceva nascere orchidee rare. Il coautore Daniele Pace afferma che nel Corano c’è un verso quasi uguale al quale si sarebbe ispirato.
Ma infine cosa significa questa canzone? Che nonostante il male del mondo la speranza non può e non deve morire, proprio come una rosa, che quando scende il buio non cambia di certo il suo colore.
La rosa nera era una canzone studiata a tavolino per risollevare le sorti di una cantante che, complice la sua idiosincrasia per le esibizioni dal vivo, stava per finire nel dimenticatoio. Gigliola Cinquetti, dopo il boom iniziale al Sanremo 1964, non ha mai trovato un brano che l’abbia riportata in classifica.
La distanza dal pubblico "vero", quello degli spettacoli in piazza, nei locali da ballo e nei teatri, quello delle serate che ha sempre rifiutato di fare (eccesso di timidezza? repertorio inadeguato? limitate capacità vocali?) ha impedito a Gigliola di diventare un animale da palcoscenico, come Morandi, ad esempio, o la Pavone.
Tre anni senza un disco tra i più venduti (se si esclude una tiepida accoglienza dopo la vittoria al Sanremo 1966 con Dio, come ti amo) per una cantante giovane sono davvero troppi. Un altro passo falso e la Cinquetti probabilmente avrebbe dovuto dire addio alla sua carriera.
Adesso, pur avendo soltanto venti anni, la Cinquetti rischia di rimanere imprigionata in un personaggio che non piace affatto ai ragazzi che sono i maggiori acquirenti di dischi. Ecco quindi l’industria discografica che reinventa per la terza volta il personaggio Cinquetti: dopo la fase casta e pura degli esordi, si era passati alla fase sofisticata La bohéme, Dommage), ed ora ecco la Cinquetti di protesta, ma dosando il cocktail con cura, in modo da non perdere i vecchi ammiratori, compagni dell’oratorio.
Un bel saggio di fredda escalation industriale. O la va o la spacca. E fortunatamente per lei, va. Seconda al Disco Per L’Estate, entra subito in classifica.
(Christian Calabrese, da Hit Parade Italia)