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Langue: russe


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(Michail Vasiľevič Isakovskij / Михаил Васильевич Исаковский )
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(Felice Cascione)
Враги сожгли родную хату…
(Michail Vasiľevič Isakovskij / Михаил Васильевич Исаковский )


[1942]
Автор текста: Михаил Исаковский
Автор музыки: Матвей Блантер
Исполняет: Светлов Владимир

Testo: Michajl Isakovskij
Musica: Matvej Blanter
Interprete: Vladimir Svetlov

Михаил Васильевич Исаковский. Michajl Vasil'evič Isakovskij.
Михаил Васильевич Исаковский. Michajl Vasil'evič Isakovskij.



"Cari amici, vi chiedo un aiuto.
Sto facendo una ricerca sulle canzoni di guerra russe della Seconda guerra mondiale e ne ho trovate alcune di interessanti: ho trovato il testo in russo (trascrizione romanza) e in traduzione in inglese; con la mia scarsa conoscenza dell'inglese provo a tradurle in italiano e mano a mano ve le manderò, ma vi sarei infinitamente grato se poteste correggere la mia traduzione, sicuramente sbagliata e che procede sostanzialmente a "naso". Prima ancora, però, considerate se è il caso di pubblicarle nel sito, perchè non sono canzoni contro la guerra, ma canzoni di guerra; se non ritenete opportuno inserirle o se non potete aiutarmi nella traduzione, fa niente: vi ringrazio ugualmente. Ciao." [Renato Stecca]

Carissimo Renato, la canzone merita a mio parere senz'altro di essere inserita. Questo è un sito che alle canzoni nella guerra ha dedicato moltissime pagine, e con convinzione, perché le testimonianze provenienti dall'interno della guerra sono assai più vere e preziose di tante canzoni anche apparentemente "contro" la guerra. Dai dati provenienti da questa pagina la canzone risulta tutt'altro che anonima: gli autori e l'interprete sono quelli presentati in intestazione.

In particolare, l'autore del testo, il poeta Michajl Vasil'evič Isakovskij [1900-1973], è l'autore del testo anche di una delle più famose canzoni di guerra e di lotta russe, nota in tutto il mondo: la celeberrima Катюша, ovvero la "Katjuscia" per essere chiari.

Ho quindi provveduto a restaurare il testo russo non solo nell'alfabeto cirillico originale, ma anche nella lezione esatta dell'autore (il testo è ripreso da questa pagina, ma si trova su molte altre). Inserirò poi una trascrizione romanizzata secondo i criteri in uso in questo sito; poi controllerò la traduzione italiana, ma direttamente sul russo. Ci vorrà qualche giorno. Intanto, grazie ancora una volta per questo tuo contributo. [RV]
С берёз, неслышен, невесом,
Слетает жёлтый лист.
Старинный вальс «Осенний сон»
Играет гармонист.

Вздыхают, жалуясь, басы,
И, словно в забытьи,
Сидят и слушают бойцы -
Товарищи мои.

Под этот вальс весенним днём
Ходили мы на круг,
Под этот вальс в краю родном
Любили мы подруг;

Под этот вальс ловили мы
Очей любимых свет,
Под этот вальс грустили мы,
Когда подруги нет.

И вот он снова прозвучал
В лесу прифронтовом,
И каждый слушал и молчал
О чём-то дорогом;

И каждый думал о своей,
Припомнив ту весну,
И каждый знал - дорога к ней
Ведёт через войну...

Так что ж, друзья, коль наш черёд, -
Да будет сталь крепка!
Пусть наше сердце не замрёт,
Не задрожит рука;

Пусть свет и радость прежних встреч
Нам светят в трудный час,
А коль придётся в землю лечь,
Так это ж только раз.

Но пусть и смерть - в огне, в дыму -
Бойца не устрашит,
И что положено кому -
Пусть каждый совершит.

Настал черёд, пришла пора, -
Идём, друзья, идём!
За всё, чем жили мы вчера,
За всё что завтра ждём!

За тех, что вянут, словно лист,
За весь родимый край...
Сыграй другую, гармонист,
Походную сыграй!

envoyé par Renato Stecca - 21/4/2007 - 18:01




Langue: russe (Romanized)

Trascrizione romanizzata secondo i principi in uso in questo sito
V LESU PRIFRONTOVOM

S berëz neslyšen, nevesom
Sletaet žёltyj list.
Starinnyj vaľs "Osennij son"
Igraet garmonist.

Vzdyxajut, žalujas', basy,
I, slovno b zabyťi,
Sidjat i slušajut bojci,
Tovarišći moi.

Pod ətot vaľs vesennim dnem
Xodili my na krug,
Pod ətot vaľs v kraju rodnom
Ljubili my podrug.

Pod ətot vaľs lovili my
Očej ljubimyx svet.
Pod ətot vaľs grustili my,
Kogda podrugi net.

I vot on snova prozvučal
V lesu prifrontovom,
I každyj slušal i molčal
O čëm-to dorogom.

V každyj dumal o svoej,
Pripomniv tu vesnu,
I každyj znal – doroga k nej
Vedët čerez vojnu.

Pusť svet i radosť prežnyx vstreč
Nam svetit v trudnyj čas.
A koľ pridetsja v zemlju leč',
Tak əto toľko raz!

No pusť i smerť v ogne, v dymu
Bojca ne ustrašit,
I čto položeno komu,
Pusť každyj soveršit.

Tak čto ž, druz'ja, koľ naš čered,
Da budet staľ krepka!
Pusť naše serdce ne zamret,
Ne zadrožit ruka.

Nastal čered, prišla pora,
Idëm, druz'ja, idëm!
Za vse, čëm žili my včera,
Za vse, čto zavtra ždëm!

Za tex, čto vjanut, slovno list,
Za ves' rodimyj kraj...
Sygraj druguju, garmonist,
Poxodnuju sygraj!

envoyé par Riccardo Venturi - 21/4/2007 - 20:00




Langue: italien

Versione italiana di Riccardo Venturi
22 aprile 2007
Direttamente dal testo russo
NELLA FORESTA AL FRONTE

Foglie gialle cadono imponderabili
e senza rumore dalle betulle,
un fisarmonicista suona
il vecchio valzer "Sonno d'autunno"

E mentre suona, la fisarmonica
sembra dare sospiri e lamenti,
i miei compagni siedono e ascoltano
come stessero sognando.

Ballavamo nei giorni di primavera
al suono di quel valzer,
e amavamo le nostre ragazze, a casa,
al suono di quel valzer

Coglievamo la luce dai loro occhi
al suono di quel valzer,
eravamo tristi quando non eran con noi,
al suono di quel valzer.

E là quel valzer risuonava ancora
nella foresta al fronte,
e ognuno di noi lo ascoltava
sognando qualcosa che gli era cara.

E ognuno ricordava quella primavera
e pensava alla sua ragazza amata,
e sapeva che la strada verso la sua amata
doveva passare attraverso la guerra

E allora, amici, se dobbiamo lottare con coraggio
saremo duri come l'acciaio!
Il nostro cuore non vacillerà,
la nostra mano non tremerà.

La luce e la gioia degli incontri di allora
splenderanno su di noi nell'ora difficile,
e se poi dobbiamo morire,
questo accadrà una sola volta.

Ma neppure la morte tra il fumo e le fiamme
potrà spaventare un soldato,
ed ognuno farà
ciò che deve fare.

E' il nostro turno, è tempo di andare,
e allora avanziamo, amici!
Andiamo avanti per la nostra pace di ieri
e per ogni cosa che sogniamo in futuro!

Per chi sta appassendo come una foglia,
per tutta la nostra patria…
Suonane un'altra, fisarmonicista,
e suonane un'altra ancora!

22/4/2007 - 20:06


Non potendo mettermi in contatto in altro modo con Renato, dovrei pregarlo per ora di soprassedere con l'invio delle versioni inglesi delle canzoni russe che sta contibuendo: non so da dove le stia prendendo, ma sono assolutamente inutilizzabili da quanto sono scorrette. Preferisco quindi procedere personalmente alla traduzione dal testo russo. Grazie Renato e scusa :-) [RV]

Riccardo Venturi - 22/4/2007 - 20:08




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