Ora cammino più lenta con il mio fardello
che mi resta accanto di certo rallento
ma non smetterò di cercare...
Se siamo soltanto di vento oppure di carne
lo decide il tempo Io intanto racconto, racconto
e ti canto per tenerti vivo,
Verità per Giulio verità per mio figlio
Il figlio di tutte le madri che piangono
ovunque si trovi nel mondo una piazza!
Verità per Giulio verità per mio figlio
Il figlio di tutte le madri che han pianto
ovunque nel mondo si trovi una piazza Tahrir
Si vendono a pezzi tutti i sogni del mondo
ma il corpo di un figlio ritrovato in un fosso
è leggero, leggero si porta sul palmo
e resiste a ogni affronto
Valigia tra i sassi, resto di resti,
scomposto sacchetto di ossa e di gesti
ti han ritrovato il tre di febbraio così...
Verità per Giulio verità per mio figlio
Il figlio di tutte le madri che han pianto
sull’orlo di un fosso sul bordo di un campo
Verità per Giulio verità per mio figlio
Il figlio di tutte le madri che han pianto
Il frutto del ventre perduto in un campo
Tra il Cairo e Piazza Tahrir
Sul tuo corpo è finito tutto il male del mondo,
non han lesinato in strumenti e nell’odio
la Terra si oscura ogni stella è sconvolta per Giulio
il tuo testamento è questo messaggio:
“sto uscendo” poi solo un artiglio nel fianco,
l’attesa di un cenno. La voce: ....mi manca!
Verità per Giulio verità per mio figlio
Il figlio di tutte le madri che piangono
ovunque si trovi nel mondo una piazza
Verità per Giulio verità per mio figlio
Il figlio di tutte le madri che han pianto
ovunque nel mondo si trovi una piazza Tahrir
Sapere ci rende giustizia e futuro, rischiara
dei volti colpevoli il viso, elenca i vigliacchi,
illumina i torti, ci rende più forti
In quel fosso, c’è Giulio, con Ilaria Alpi,
Federico Aldrovandi e Stefano Cucchi
c’è Carlo Giuliani che era al G8
son figli di tutte e di tutti
Verità per Giulio, verità per mio figlio
svenduto al macello dei segreti di stato,
le ali spezzate, del volo spogliato...
Verità per Giulio, verità per il figlio
che tutti abbiamo perduto fra i cupi
ricami del vento che soffia...!
che mi resta accanto di certo rallento
ma non smetterò di cercare...
Se siamo soltanto di vento oppure di carne
lo decide il tempo Io intanto racconto, racconto
e ti canto per tenerti vivo,
Verità per Giulio verità per mio figlio
Il figlio di tutte le madri che piangono
ovunque si trovi nel mondo una piazza!
Verità per Giulio verità per mio figlio
Il figlio di tutte le madri che han pianto
ovunque nel mondo si trovi una piazza Tahrir
Si vendono a pezzi tutti i sogni del mondo
ma il corpo di un figlio ritrovato in un fosso
è leggero, leggero si porta sul palmo
e resiste a ogni affronto
Valigia tra i sassi, resto di resti,
scomposto sacchetto di ossa e di gesti
ti han ritrovato il tre di febbraio così...
Verità per Giulio verità per mio figlio
Il figlio di tutte le madri che han pianto
sull’orlo di un fosso sul bordo di un campo
Verità per Giulio verità per mio figlio
Il figlio di tutte le madri che han pianto
Il frutto del ventre perduto in un campo
Tra il Cairo e Piazza Tahrir
Sul tuo corpo è finito tutto il male del mondo,
non han lesinato in strumenti e nell’odio
la Terra si oscura ogni stella è sconvolta per Giulio
il tuo testamento è questo messaggio:
“sto uscendo” poi solo un artiglio nel fianco,
l’attesa di un cenno. La voce: ....mi manca!
Verità per Giulio verità per mio figlio
Il figlio di tutte le madri che piangono
ovunque si trovi nel mondo una piazza
Verità per Giulio verità per mio figlio
Il figlio di tutte le madri che han pianto
ovunque nel mondo si trovi una piazza Tahrir
Sapere ci rende giustizia e futuro, rischiara
dei volti colpevoli il viso, elenca i vigliacchi,
illumina i torti, ci rende più forti
In quel fosso, c’è Giulio, con Ilaria Alpi,
Federico Aldrovandi e Stefano Cucchi
c’è Carlo Giuliani che era al G8
son figli di tutte e di tutti
Verità per Giulio, verità per mio figlio
svenduto al macello dei segreti di stato,
le ali spezzate, del volo spogliato...
Verità per Giulio, verità per il figlio
che tutti abbiamo perduto fra i cupi
ricami del vento che soffia...!
envoyé par Rita Giuffredi - 29/6/2018 - 15:51
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per non dimenticare
(Testo e musica di Francesco Camattini)
Dall'intervista all'autore a Repubblica Parma (28.06.2018)
"La dignità nella sofferenza dei genitori di Giulio Regeni, la loro tenacia nella ricerca della verità mi hanno commosso e fatto riflettere (e con me, credo, tutto il Paese). Le ferite di Giulio sono, in parte, anche le ferite di tutti quei cittadini e quelle cittadine che credono nel bene comune, nello Stato e nella possibilità di un presente e di un futuro migliore. La vicenda di questo 'figlio' (perché Giulio è anche questo) e il dolore di una madre hanno colpito tutta l’Italia da Nord a Sud: per questo ho scritto una canzone sul dolore di una madre. Purtroppo questo dolore è un elemento 'universale' che riunisce tutte le donne che hanno pianto o piangono un figlio. Ho scritto una canzone anche per tenere 'alta la guardia' in attesa che la Verità esca dall’ombra in cui qualcuno (che evidentemente sa) l’ha voluta nascondere. Mi auguro che cantare di Giulio contribuisca a 'rimarginare una ferita' e allo stesso tempo a 'convocare' la Verità, come se il canto 'avesse il potere' di sollecitare i colpevoli a fare un passo avanti e autodenunciarsi".
Qual è oggi, dal tuo punto di vista, il ruolo degli artisti?
E’ tempo, a mio avviso, che gli artisti si 'schierino'. Schierarsi non vuol dire essere pregiudizialmente di destra o sinistra o per una causa e non per un’altra, schierarsi significa prendere la parola in pubblico per segnalare le contraddizioni della contemporaneità: ovvero segnalare un limite, una linea che ormai la politica non riesce più a delimitare. Dietro la linea ci sono le regole della democrazia, oltre la linea il dibattito esce dall’Umano. Come per l’attuale questione dei migranti: un conto è comprendere le necessità e le inquietudini di un paese come il nostro, altro conto è derubricare persone in carne ed ossa dallo status di portatori di umanità e diritti come lo siamo noi italiani ed europei.