Nel millenovecentosessantotto
cadevano le bombe su Haifong,
tu avevi diciott’anni e parlavi di Marcuse
sognando un’offensiva di Vietcong…
Ti vidi a una manifestazione
quando ci caricò la polizia,
ti presi per la mano, fuggimmo in un portone,
venisti a medicarti a casa mia.
Da allora ci siam visti tutti i giorni
per ascoltare dischi di folk-songs,
poi si guardava insieme a Tv7
le bombe che cadevan su Haifong.
Il nostro amore nacque un po’ cinese,
parlavi di Ho-Chi-Min e di utopia;
l’inverno era finito, e maggio ci sorprese
con gli occhi ancora pieni di allegria.
Un giorno, dopo la dimostrazione,
tu mi donasti in pegno il distintivo,
io mi appuntai sul petto la tua rivoluzione,
e andammo a berci su l’aperitivo.
Da allora ci siam visti meno spesso,
l’estate accanto a noi scivolò via;
il nostro amore stanco di guerriglia
stava finendo, insieme all’utopia…
Avevi diciott’anni e in te io mi smarrivo:
di te mi resta solo un distintivo…
cadevano le bombe su Haifong,
tu avevi diciott’anni e parlavi di Marcuse
sognando un’offensiva di Vietcong…
Ti vidi a una manifestazione
quando ci caricò la polizia,
ti presi per la mano, fuggimmo in un portone,
venisti a medicarti a casa mia.
Da allora ci siam visti tutti i giorni
per ascoltare dischi di folk-songs,
poi si guardava insieme a Tv7
le bombe che cadevan su Haifong.
Il nostro amore nacque un po’ cinese,
parlavi di Ho-Chi-Min e di utopia;
l’inverno era finito, e maggio ci sorprese
con gli occhi ancora pieni di allegria.
Un giorno, dopo la dimostrazione,
tu mi donasti in pegno il distintivo,
io mi appuntai sul petto la tua rivoluzione,
e andammo a berci su l’aperitivo.
Da allora ci siam visti meno spesso,
l’estate accanto a noi scivolò via;
il nostro amore stanco di guerriglia
stava finendo, insieme all’utopia…
Avevi diciott’anni e in te io mi smarrivo:
di te mi resta solo un distintivo…
Contributed by Bernart Bartleby - 2018/6/9 - 23:16
Passione latina (Vademecum tango) di Enrico Vaime e Franco Nebbia era già negli Extra delle CCG/AWS!
B.B. - 2018/6/10 - 09:06
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Scritta da Mario De Luigi e Giovanni Del Giudice
Voce e pianoforte di Franco Nebbia
Nell'album "Punto e a capo"
Testo trovato sul blog Jons lo scudiero, a partire da uno stimolo ricevuto su Le note di Euterpe
"... Il disco si apre con Franco Nebbia, che i più forse ricordano come presentatore de "Il gambero", quiz radiofonico domenicale, ma che è stato anche musicista, collaboratore negli anni '50 di Modugno e in seguito cantautore in proprio con una vena umoristica (uno dei suoi brani più noti è "Vademecum tango", provate ad ascoltarlo); accompagnandosi con il pianoforte, propone "Dopo il Vietnam" in cui le vicende della guerra in Indocina si intersecano con quelle di una storia d'amore... Il finale del brano, di cui De Luigi è autore del testo, è amaro: 'Avevi diciott'anni e in te io mi smarrivo: / di te mi resta solo un distintivo'..." (da Le note di Euterpe)