Normalmente è facile
perché non grido
dura a lungo è garantito
perché non mi muovo
fate con me
ciò che volete fare
provate con me
smettete di sognare
fatelo con me
fatelo con me.
Uno strappo e via
la giacca è già sparita
e il rasoio è quasi dolce
fra le vostre dita
uno strappo più forte
che segni le spalle
lo sapete bene voi
che il nylon taglia la pelle
fatelo con me
fatelo con me.
Combatterete in segreto
per un mondo migliore
ne uscirà rafforzato
il senso del vostro pudore
dai, fatelo con me, con me
provate su di me, su di me
provate su di me
con la mia copertina
con un ritaglio di giornale,
una mia cartolina
provate su di me, su di me
Fatelo con me
normalmente non grido
fatelo con me
normalmente io rido
fate con me
ciò che volete fare
provate con me
smettete di sognare
fatelo con me
fatelo con me
perché non grido
dura a lungo è garantito
perché non mi muovo
fate con me
ciò che volete fare
provate con me
smettete di sognare
fatelo con me
fatelo con me.
Uno strappo e via
la giacca è già sparita
e il rasoio è quasi dolce
fra le vostre dita
uno strappo più forte
che segni le spalle
lo sapete bene voi
che il nylon taglia la pelle
fatelo con me
fatelo con me.
Combatterete in segreto
per un mondo migliore
ne uscirà rafforzato
il senso del vostro pudore
dai, fatelo con me, con me
provate su di me, su di me
provate su di me
con la mia copertina
con un ritaglio di giornale,
una mia cartolina
provate su di me, su di me
Fatelo con me
normalmente non grido
fatelo con me
normalmente io rido
fate con me
ciò che volete fare
provate con me
smettete di sognare
fatelo con me
fatelo con me
Contributed by Lorenzo - 2018/4/9 - 00:12
Amo questo pezzo e la sua interprete. Ci vedo una allusione anche alle automutilazioni che tante ragazzine si infliggono perché non si accettano, e non si sentono amate per ciò che sono. Sempre attuale.
kate - 2023/2/12 - 18:55
@ Kate
Non ti preoccupare per gli errori e i refusi: in questo sito siamo talmente pazzoidi da "editare" anche i commenti :-) Grazie per quello che hai scritto e a risentirci!
Non ti preoccupare per gli errori e i refusi: in questo sito siamo talmente pazzoidi da "editare" anche i commenti :-) Grazie per quello che hai scritto e a risentirci!
CCG/AWS Staff - 2023/2/12 - 19:10
ciao. dalla prima volta che l'ho sentita m'ha preso. io l'ho poi portata con me, cantandola con chitarra e amici alle feste . dopo quasi 5 anni di silenzio (mio) e dopo quasi 25 anni dalle feste, chitarra in mano e stessi amici di fronte, fra un ricordo e l'altro, tra le corde dello strumento e quelle vocali, mi risorge questa canzone (mai più sentita o cantata) che, prontamente, due dello zoccolo duro intonano con me. l'ho cercata e mi sono ritrovato qui a ccg. avevo appena letto la recensione di orrorea33giri.com, che, rispetto alla vostra, difetta di qualcosa di, a mio avviso, essenziale: "allude (...) alla violenza e alla mercificazione del corpo delle donne". l'ho sempre sentita, interpretata, gridata con quell'idea in me. cercavo il testo, ma ho apprezzato la vostra spiegazione ed il commento di kate: vi ringrazio.
faber1487 - 2023/7/6 - 02:42
La canzone della Oxa non era affatto contro la mercificazione delle donne, ma era una canzone sul sesso cioè l'argomento più in voga negli anni '70.
Emon - 2023/8/30 - 17:45
O bravo Emon, si vede che sei un esperto. Facevi molto sesso negli anni '70, o lo dici per sentito dire? Comunque dovresti tenere presente che il sesso è un argomento parecchio in voga da ben prima dei mitici anni '70; ad esempio, ti segnalerei un interessante autore fiorentino del XIV secolo, tale Giovanni Boccaccio, che nelle sue novelle ne parla parecchio. Saluti.
Caro ed espertissimo Emon, io le consiglierei, che so io, di leggersi la 4a novella del 5° giorno oppure l'8a novella dell'8° giorno per constatare quanto se ne parlasse nel XIV secolo. Buona lettura!
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Testo e musica di Ivano Fossati
Interpretata da Anna Oxa nel suo album "Oxanna"
Un brano che parte con un riff di chitara elettrica alla Lou Reed e , nella versione completa, si chiude con un coro che ricorda volutamente Give Peace A Chance. Una giovanissima Anna Oxa (reduce dal successo sanremese in cui si era presenta con un look androgino creato per lei da Ivan Cattaneo) declama un testo dalle sfumature sadomaso ma che allude, tra fruste, manette, sex-toys e giornalini per adulti, alla violenza e alla mercificazione del corpo delle donne.
Probabilmente per questo la canzone è stata scelta dall'artista spagnola (ma che da anni vive e lavora a Ginevra) La Ribot, in una delle sue 13 Piezas Distinguidas del 1993. In questo pezzo breve, che dura il tempo della canzone, la ballerina completamente nuda (nel pezzo precedente si è liberata di vari strati di vestiti in un esilarante spogliarello comico) balla correndo al ritmo della canzone e tenendo davanti a sé dei grandi cartoni. Non c'è una divisione tra l'attrice e il pubblico che si trova ad assistere alla performance condividendo lo spazio con l'artista. Anche tutti gli altri pezzi della serie hanno in comune il tema della violenza sulle donne e utilizzano oggetti semplicissimi come una sedia pieghevole.