Dorce è 'r silenzio
dentro 'sto monno
aspetto er giorno che finirà
e guardo er sole che sbuca
dentro 'sta cella se 'nbuca
scacchi ner cielo
posso guarda'
Ninetta mia
te ne sei annata
stanotte 'n sogno
t'ho ritrovata
vedo er tuo volto gioire
sento er mio core morire
scacchi ner cielo
posso guarda'
E guardo er sole che sbuca
dentro 'sta cella se 'nbuca
scacchi ner cielo
posso guarda'
dentro 'sto monno
aspetto er giorno che finirà
e guardo er sole che sbuca
dentro 'sta cella se 'nbuca
scacchi ner cielo
posso guarda'
Ninetta mia
te ne sei annata
stanotte 'n sogno
t'ho ritrovata
vedo er tuo volto gioire
sento er mio core morire
scacchi ner cielo
posso guarda'
E guardo er sole che sbuca
dentro 'sta cella se 'nbuca
scacchi ner cielo
posso guarda'
envoyé par adriana - 4/4/2007 - 20:08
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Dal sito ufficiale
Siamo una compagnia di detenuti, ex-detenuti e non-detenuti. In ogni caso, al momento, ci sentiamo tutti liberi. Facciamo teatro e suoniamo rock. Raccontiamo storie che parlano di carcere. E lo facciamo col sorriso. Perché, spesso, ridendo si riflette meglio.
Vorremmo…
…comunicare il carcere in forma artistica per rompere il muro tra società dei reclusi e società dei liberi. Creando, invece, un solidissimo ponte. Realizzare tutto questo attraverso l’uso dell’espressione artistica, dell’ironia e della comicità. Della forza della parola. E della musica.
Stufi delle chiacchiere sul carcere, delle posizioni forcaiole di chi di ogni cella vorrebbe che si buttasse via la chiave ma anche nauseati da chi, nel tentativo di prendere posizioni “illuminate” su carcere e detenuti, rivolge al pubblico i più controproducenti e cariogeni sermoni pieni di inutili piagnistei. Adesso prendiamo noi la parola, ci riprendiamo i nostri gesti e riscriviamo daccapo le nostre storie. Mettendoci sopra anche la nostra musica. E, non ci crederete: vi faremo ridere. Ridere e riflettere. Su di noi, sul carcere, sull’inutilità e controproduttività di questa istituzione. La nostra idea nasce per questo. Crediamo che solo il libero esercizio della creatività possa realmente comunicare la verità, parlare chiaro a chi vuole ascoltare e, quindi, dialogare davvero.