Mais que sont ils venus faire? (Que sont ils venus faire?)
Que sont ils venus faire sur nos terres? (Que sont ils venus faire?)
Sont ils venus prendre soin de nos frères? (Que sont ils venus faire?)
Sont ils venus dessiner nos frontières? (Que sont ils venus faire?)
Mais que sont ils venus faire? (Que sont ils venus faire?)
Sont ils venus salir la pureté de nos mères?
Sont ils venus voler l’or qui sommeille sous nos terres?
Sont ils venus tester leurs ogives nucléaires?
Ils n’arrivent pas à enterrer leur histoire négrière
Il y a une dette coloniale, il y a un prix à payer
Ils n’arrivent pas à cacher leur mentalité négrière
Il y a une dette coloniale et le prix est élevé
Il y a une dette coloniale, il y a un prix à payer
Mais que sont ils venus faire? (Que sont ils venus faire?)
Sont ils venus dérober diamants et pierres? (Que sont ils venus faire?)
Sont ils venus infiltrer leurs mercenaires?
Sont ils venus braconner nos éléphants nos panthères?
Ils n’arrivent pas à enterrer leur mentalité négrière
Il y a une dette coloniale, il y a un prix à payer
Ils n’arrivent pas à oublier leur mentalité négrière
Il y a une dette coloniale et le prix est élevé
Ils n’arrivent pas à cacher leur mentalité négrière
Il y a une dette coloniale, il y a un prix à payer
Ils n’ arrivent pas à oublier leur histoire négrière
Que sont ils venus faire sur nos terres? (Que sont ils venus faire?)
Sont ils venus prendre soin de nos frères? (Que sont ils venus faire?)
Sont ils venus dessiner nos frontières? (Que sont ils venus faire?)
Mais que sont ils venus faire? (Que sont ils venus faire?)
Sont ils venus salir la pureté de nos mères?
Sont ils venus voler l’or qui sommeille sous nos terres?
Sont ils venus tester leurs ogives nucléaires?
Ils n’arrivent pas à enterrer leur histoire négrière
Il y a une dette coloniale, il y a un prix à payer
Ils n’arrivent pas à cacher leur mentalité négrière
Il y a une dette coloniale et le prix est élevé
Il y a une dette coloniale, il y a un prix à payer
Mais que sont ils venus faire? (Que sont ils venus faire?)
Sont ils venus dérober diamants et pierres? (Que sont ils venus faire?)
Sont ils venus infiltrer leurs mercenaires?
Sont ils venus braconner nos éléphants nos panthères?
Ils n’arrivent pas à enterrer leur mentalité négrière
Il y a une dette coloniale, il y a un prix à payer
Ils n’arrivent pas à oublier leur mentalité négrière
Il y a une dette coloniale et le prix est élevé
Ils n’arrivent pas à cacher leur mentalité négrière
Il y a une dette coloniale, il y a un prix à payer
Ils n’ arrivent pas à oublier leur histoire négrière
envoyé par Dq82 - 2/3/2018 - 17:05
Langue: italien
Traduzione italiana ufficiale
DEBITO COLONIALE
Ma cosa sono venuti a fare?
Che cosa sono venuti a fare sulle nostre terre?
Ma cosa sono venuti a fare?
Sono venuti a prendersi cura dei nostri fratelli?
Ma cosa sono venuti a fare?
Sono venuti a disegnare i nostri confini
Ma cosa sono venuti a fare?
Ma cosa sono venuti a fare?
Sono venuti a rubare l’oro
che dorme sotto la nostra terra?
Sono venuti a insidiare la purezza delle nostre madri?
Sono venuti a testare le loro armi nucleari?
Non possono seppellire la loro storia negriera...
C’è un debito coloniale, c’è un prezzo da pagare.
Non possono seppellire la loro mentalità negriera.
C’è un debito coloniale e il prezzo è alto.
C’è un debito coloniale, c’è un prezzo da pagare.
Ma cosa sono venuti a fare?
Sono venuti a derubare diamanti e pietre?
Sono venuti a bracconare i nostri elefanti? le nostre pantere?
Sono venuti ad infiltrare i loro mercenari?
Non possono dimenticare la loro storia negriera...
C’è un debito coloniale, c’è un prezzo da pagare.
Non possono seppellire la loro mentalità negriera.
C’è un debito coloniale e il prezzo è alto.
C’è un debito coloniale, c’è un prezzo da pagare
Non possono nascondere la loro storia di schiavismo.
Ma cosa sono venuti a fare?
Che cosa sono venuti a fare sulle nostre terre?
Ma cosa sono venuti a fare?
Sono venuti a prendersi cura dei nostri fratelli?
Ma cosa sono venuti a fare?
Sono venuti a disegnare i nostri confini
Ma cosa sono venuti a fare?
Ma cosa sono venuti a fare?
Sono venuti a rubare l’oro
che dorme sotto la nostra terra?
Sono venuti a insidiare la purezza delle nostre madri?
Sono venuti a testare le loro armi nucleari?
Non possono seppellire la loro storia negriera...
C’è un debito coloniale, c’è un prezzo da pagare.
Non possono seppellire la loro mentalità negriera.
C’è un debito coloniale e il prezzo è alto.
C’è un debito coloniale, c’è un prezzo da pagare.
Ma cosa sono venuti a fare?
Sono venuti a derubare diamanti e pietre?
Sono venuti a bracconare i nostri elefanti? le nostre pantere?
Sono venuti ad infiltrare i loro mercenari?
Non possono dimenticare la loro storia negriera...
C’è un debito coloniale, c’è un prezzo da pagare.
Non possono seppellire la loro mentalità negriera.
C’è un debito coloniale e il prezzo è alto.
C’è un debito coloniale, c’è un prezzo da pagare
Non possono nascondere la loro storia di schiavismo.
envoyé par Dq82 - 2/3/2018 - 17:07
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Migrant
Sandro Joyeux: voce, chitarra acustica
Mauro Romano: basso, cori
Antonio Ragosta: chitarra elettrica
Matteo “Mammolo” Mammoliti: batteria
Bifalo Kouyate: djembé
Giovanni “Mamadì” Maione: shekeré
Fabio Renzullo: tromba
Davy Deglave: cori
Nasce nelle campagne italiane, tra i ghetti dove vivono i braccianti stranieri, Migrant, il nuovo album del musicista franco-italiano Sandro Joyeux. Il progetto è il frutto dell’Antischiavitour, la speciale tournée per i lavoratori africani dei campi, che l’artista ha lanciato nel 2011 e che ha percorso la penisola, dal Piemonte alla Puglia, fino all’ultima tappa nel luogo simbolo della rivolta dei lavoratori sfruttati, Rosarno. Come un giullare moderno Joyeux ha raccolto tappa dopo tappa le storie di chi vive ai margini e gli ha dato voce nei singoli che compongono il suo ultimo lavoro, realizzato con la partecipazione di Eugenio Bennato e Dean Bowman.
“In questo album affronto vari aspetti della stessa questione, la migrazione: la parte storica, quella del debito coloniale, ma anche quella sociale – spiega Joyeux – Di fatto oggi tra un campo dove si fa la raccolta di pomodori in Puglia e una piantagione in Missisipi c’è poca differenza: sono passati 500 anni dalla schiavitù delle popolazioni nere ma non è cambiato molto. Oggi c’è una nuova schiavitù moderna, in cui le persone sono forse più libere ma di certo sfruttate come allora. Ma di questo nessuno parla”. E così ad alzare la voce su questi temi Joyeux ci prova con le sue canzoni: “credo che la musica abbia oggi un grandissimo potere, che possa incidere veramente anche sulle coscienze. Quando ho iniziato l’Antischiavitour pensavo solo di andare a regalare un po’ di musica ai ragazzi esiliati in queste tendopoli. Poi stando lì ho conosciuto le loro storie: sono in prevalenza ragazzi che arrivano dall’Africa, dal Burkina Faso, dal Mali, dalla Costa d’Avorio – racconta – E che qui invece di riuscire a costruirsi una vita migliore, finiscono vittime dei caporali, costretti a pagare anche le baracche di fortuna dove vivono, in mezzo al fango”.