Language   

I Sing of Olaf

e e cummings
Language: English


e e cummings

List of versions



[1917-18?]
Versi di e e cummings, il nome d'arte scelto da Edward Estlin Cummings (1894-1962), poeta, pittore e scrittore statunitense
Nella raccolta "is 5" pubblicata nel 1926. Poi anche in "W [ViVa]" del 1931
La poesia è anche stata messa in musica dai Bread & Roses, un gruppo di Boston, nel loro album "Songbooks of the War" del 2012

Songbooks of the War

In questa poesia, nel suo tipico stile modernista, e e cummings "cantava", celebrava il coraggio di Olaf, un soldato americano – forse di origine nordeuropea - grande e grosso, biondo, simpatico e coraggioso, come tanti spedito nelle trincee della Grande Guerra. e e cummings racconta che Olaf si era rifiutato di combattere e per questo era stato arrestato, brutalmente torturato e poi ucciso.



Non so se questo sia stato davvero il destino di Olaf ma se è vero che i disertori o anche solo gli psicotici da stress post traumatico venivano allegramente fucilati, è possibilissimo che a chi si rifiutava lucidamente di combattere e affermava, come Olaf, cose del tipo "non bacerò la vostra fottuta bandiera" o "non mangerò la vostra merda" venisse riservato un trattamento anche peggiore...

Ma se anche Olaf non fosse esistito, e e cummings stesso ebbe una pessima esperienza della guerra. Ambulanziere sul fronte francese, fin da subito non nascose e, anzi, pubblicamente dichiarò che odiava la guerra e non i tedeschi, sicchè fu arrestato con l'accusa di spionaggio. Solo l'intervento del padre, un uomo influente, lo tolse alla prigione militare. E poi fu richiamato nuovamente sotto le armi, fino al novembre del 1918.
i sing of Olaf glad and big
whose warmest heart recoiled at war:
a conscientious object-or

his wellbelovéd colonel (trig
westpointer most succinctly bred)
took erring Olaf soon in hand;
but--though an host of overjoyed
noncoms (first knocking on the head
him) do through icy waters roll
that helplessness which others stroke
with brushes recently employed
anent this muddy toiletbowl,
while kindred intellects evoke
allegiance per blunt instruments--
Olaf (being to all intents
a corpse and wanting any rag
upon what God unto him gave)
responds, without getting annoyed
"I will not kiss your fucking flag"

straightway the silver bird looked grave
(departing hurriedly to shave)

but --though all kinds of officers
(a yearning nation's blueeyed pride)
their passive prey did kick and curse
until for wear their clarion
voices and boots were much the worse,
and egged the firstclassprivates on
his rectum wickedly to tease
by means of skilfully applied
bayonets roasted hot with heat--
Olaf (upon what were once knees)
does almost ceaselessly repeat
"there is some shit I will not eat"

our president,being of which
assertions duly notified
threw the yellowsonofabitch
into a dungeon, where he died

Christ (of His mercy infinite)
i pray to see; and Olaf, too

preponderatingly because
unless statistics lie he was
more brave than me: more blond than you.

Contributed by Bernart Bartleby - 2018/2/14 - 22:24



Language: Italian

Traduzione italiana di Riccardo Venturi
15 febbraio 2018 13:12

Nota del traduttore, o comunque lo vogliate chiamare. Tradurre e e cummings non è difficile: è impossibile. Quindi ciò che state per leggere non è, in definitiva, “e e cummings”, ma Riccardo Venturi quasi nudo e crudo. Una differenza (all'anima!) tra e e cummings e RV, una tra le tante (sempre all'anima!) è che il poeta tortura Olaf con termini quasi scientifici (p. es. rectum) mentre RV lo tortura alla livornese, vale a dire in modo assai esplicito. RV ha cercato comunque di interpretare veramente alla lettera quel che dice e e cummings, trovandosi nell'impossibilità fattiva di essere e e cummings. Per questo motivo le note sono poche, e limitate ad alcuni punti che potrebbero un po' sconcertare il lettore del testo originale.
CANTO DI OLAF

canto di Olaf, enorme, allegro,
il cui cuore ardente si sottrasse alla guerra:
da coscienzioso oggetto
ad obiettore di coscienza [1]

il suo benamàto colonnello (elegante,
tirato su già ben azzimato, uscito
dall'accademia militare di West Point)
si prese presto in mano lo spaesato Olaf;
ma sebbene un'orda di sottufficiali
pazzi di gioia (prima prendendolo a nocchini)
facciano rotolare in acque gelate
quell'impotenza che altri spazzolavano
con un bruschino usato di recente
per smerdare una latrina
e mentre intelletti di razza evocano
obbedienza alla patria con arnesi acuminati –
Olaf (che era sotto ogni aspetto
un cadavere, e che addosso
più non aveva gli stracci che Iddìo gli aveva dato)
risponde senza scomporsi:
“No, non la bacio la vostra bandiera di merda”

e sùbito il colonnello inargentato [2]
prese un'aria tombalmente seria [3]
(andando in fretta a farsi la barba)

ma, sebbene ogni sorta di ufficiali
(orgoglio occhiazzurro di una nazione avida)
prendessero a calci la loro preda inerte,
insultandola, fino a consumare
e rendere inservibili, tromba, voci e stivali,
e continuassero a incitare i soldatiscélti
a ficcargli nel culo brutalmente
baionette arroventate usate con maestria -
Olaf (sulle ginocchia che ormai erano andate)
non fa che ripetere, quasi senza sosta:
“c'è merda che io non voglio mangiare”

il nostro presidente, dietro
asserzioni debitamente notificate
gettò quel vigliaccofigliodiputtàna
in una cella sotterranea, dove morì

E io prego (nella sua infinita grazia)
di veder Cristo, e pure Olaf

in linea di massima perché
a meno che le statistiche non mentano
lui era più coraggioso di me,
e più biondo di voi.

[1] Esistono in rete frammenti di questa poesia resi in italiano (probabilmente ripresi da una traduzione pubblicata). In uno di questi frammenti, l' object-or del testo originale è reso con “obietto-re”. Massimo rispetto per il traduttore, che sarà magari uno studioso o un letterato che ha dedicato la vita a e e cummings; ma non mi sembra proprio quel che il poeta voleva dire. Qui c'è il passaggio da essere un “conscientious object”, vale a dire un oggetto che deve obbedire ciecamente e coscienziosamente, ad essere un “conscientious objector”, che in inglese significa tout court “obiettore di coscienza”. Ho quindi sciolto il tutto in due righe. Casomai un'alternativa sarebbe potuta essere “diserto-re”, ma comunque non avrebbe reso quel che l'originale vuole davvero esprimere.

[2] Bird vale “colonnello” nello slang militare americano.

[3] Per rendere il gioco di parole, il “pun” tra grave “grave, serioso” e grave “tomba”.

2018/2/15 - 13:13


Contrariamente a quanto indicato su en.wikipedia, la poesia compare non nella raccolta "is 5" del 1926 ma in "W [ViVa]" del 1931.

Il brano potrebbe anche essere aggiunto nel percorso sulla Grande Guerra.

B.B. - 2018/2/15 - 08:11


Potrebbe anche essere inserito nel percorso "Musica classica contro la guerra", visto che nel 1974 è stato messo in musica per voci, violoncelli e flauti dal compositore americano John Cousins.

B.B. - 2018/2/15 - 08:16


Bellissima poesia.
Grazie Riccardo per la sentita traduzione.
Ciao!

B.B. - 2018/2/15 - 14:24


Spero d'avere reso almeno l'idea, mettiamola così...grazie a te comunque!

Riccardo Venturi - 2018/2/15 - 16:12




Main Page

Please report any error in lyrics or commentaries to antiwarsongs@gmail.com

Note for non-Italian users: Sorry, though the interface of this website is translated into English, most commentaries and biographies are in Italian and/or in other languages like French, German, Spanish, Russian etc.




hosted by inventati.org