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Ghemmà

Fausto Mesolella


Fausto Mesolella

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[2015]
Versi di Stefano Benni,
Musica di Fausto Mesolella, chitarrista, compositore e arrangiatore, membro della Piccola Orchestra Avion Travel.
Nell’album di Mesolella intitolato “Cantostefano”, pubblicato nel 2015 e interamente dedicato alle poesie di Benni.
cantostefano

Questo testo era stato segnalato da Krzysiek nel lontano 2015. Oggi sono riuscito a trovarne il testo... e dopo i fatti di Macerata, credo che sia ancora più attuale.
Come spiega Benni parte del testo è in un dialetto camerunese (ma i dialetti camerunensi sono ewondo, douala, fufulde, ghomala', baham, medùmbà, kom e altri) e non saprei dire qual è.
Ghemmaà vuol dire "Stai attento a te".
Se vuoi uccidere i miei amici
Diventerò leone
Se vuoi spaventarli
Più forte ruggirò
Se la tua giungla è spietata
Imparerò a nascondermi
Se hai armi più grandi
Più forte io correrò
Ghemmaaa
Ne touche pas mon pote [1]
Hapana aya harambè [2]

Se vuoi rubarmi l’acqua
Diventerò un diavolo pesce
Salirò alla sorgente
Col fiume parlerò
E lui verserà su di te
Il suo fango e la sua fredda corrente
Per quanto tu sia avido
Un coccodrillo lo è più di te
Ghemmaaa
Ne touche pas mon pote
Hapana aya harambè

Se vuoi chiudermi in prigione
Diventerò un colorato uccello
Volerò per boschi e pianure
E racconterò di te
Mille uccelli verranno
A beccarti gli occhi e il cuore
Per quante sbarre puoi costruire
Tante mani le scuoteranno
Ghemmaaa
Ne touche pas mon pote
Hapana aya harambè

Se vuoi cacciarmi dalla tua terra
Dimmi perché vuoi farlo
Ho mani per lavorare
E cuore per voler bene
Nessuno ho mai lasciato
Fuori dalla mia capanna
Anche se mi odi un giorno
Accoglierò anche te
Ghemmaaa
Ne touche pas mon pote
Hapana aya harambè

Se vuoi uccidere il mio amico
Ruggirò come un leone
Se vuoi rubarmi l’acqua
Un pesce diavolo diventerò
Se vuoi chiudermi in prigione
Scapperò come un uccello
Se vuoi cacciarmi dalla mia terra
Ragno e serpente io sarò
Ma io sono un uomo e tu sei un uomo
E se tu lo dimentichi
Io mai lo dimenticherò
Ghemmaaa
Ne touche pas mon pote
Hapana aya harambè
[1] In francese (scorretto): "Non ti azzardare a toccare il mio amico".

[2] In swahili: "(Però) nessuno lo fa"

envoyé par Dq82 - 11/2/2018 - 10:25


Sinceramente non ho proprio idea di quale "dialetto camerunense" si tratti. Benni stesso lo chiama "dialetto camerunense" ma sospetto che sia più a suo agio col dialetto bolognese. Quanto a "hapana haya harambè", non è nel famoso dialetto camerunense ma in swahili: significa "però nessuno lo fa" (putroppo, la risposta a "touche pas à mon pote"). L'ho segnalato in nota. Avverto però che, al pari dello swahili, l'ewondo è una lingua bantu e le lingue bantu si somigliano molto l'una all'altra. Una parola anche sul francese: se il verso voleva riprodurre il famoso slogan di S.0.S. Racisme, è scorretto: lo slogan era, ed è, "Touche pas à mon pote", ove la particolare costruzione "toucher à" indica "non azzardarsi a toccare".

sosra


Il termine popolare francese "pote" (amico, amicone, migliore amico ecc.) deriva dal bretone paotr "ragazzo", che si pronuncia esattamente pôt'.

Riccardo Venturi - 12/2/2018 - 10:00




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