Una strada una lunga strada
fatta di altissimi grattacieli
dove un corteo di squallida gente
ha fame e freddo e chiede aiuto
e chi sta in alto fa finta di niente.
Una scuola una grande scuola
piena di gente analfabeta
dove si insegnano cose sbagliate
dove i più furbi riescono meglio
e i disonesti sono premiati.
Una chiesa una grande chiesa
piena di fregi in oro zecchino
dove una folla misera e triste
inginocchiata prega qualcuno
che non la sente o che non esiste.
Un cimitero un grande cimitero
pieno di croci tutte uguali
dove si inseguono anime incerte
in una corsa che non ha senso
credon di vivere e sono già morte.
fatta di altissimi grattacieli
dove un corteo di squallida gente
ha fame e freddo e chiede aiuto
e chi sta in alto fa finta di niente.
Una scuola una grande scuola
piena di gente analfabeta
dove si insegnano cose sbagliate
dove i più furbi riescono meglio
e i disonesti sono premiati.
Una chiesa una grande chiesa
piena di fregi in oro zecchino
dove una folla misera e triste
inginocchiata prega qualcuno
che non la sente o che non esiste.
Un cimitero un grande cimitero
pieno di croci tutte uguali
dove si inseguono anime incerte
in una corsa che non ha senso
credon di vivere e sono già morte.
Contributed by Bernart Bartleby - 2018/2/1 - 08:18
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Parole e musica di Giorgio Gaber
Nell’album “L’asse di equilibrio”, pubblicato nel 1968
Testo trovato sul sito della Fondazione Giorgio Gaber