Dietro i monti tramonta il sole
Mormora una preghiera una mamma,
cento mamme, una preghiera al signor:
Campane di Monte Nevoso
che suonate nel vespro divin
quel suono in un giorno radioso
salutò cento giovani alpin.
Lasciarono il bianco paesello
cento mamme e altrettanti tesor
un fior tra la piuma e il cappello
e una dolce canzone nel cuor:
Ritorneremo ancor sui nostri monti
e falceremo il grano al sole
berremo l'acqua viva delle fonti
che è pura come il nostro amor
campane di Monte Nevoso
quei rintocchi nel cielo divin
sembravano un grido angoscioso:
"Proteggete i miei giovani alpin!".
Tutto fu distrutto; ma tu torni a rintoccar,
campanil di Monte Nevoso
tra le mura lacere c'è sempre un focolar
cento mamme in ansia ad aspettar.
Campane di Monte Nevoso
che suonate nel vespro divin
quel suono in un giorno radioso
salutò cento giovani alpin.
La primavera è tornata, ha infiorato le valli e i sentieri che videro partire gli alpini e non li han visti più ritornare. Ma ogni sera ogni mamma aspetta. Ogni sera la valle riporta l'eco di una canzone lontana:
Ritorneremo ancor sui nostri monti
e falceremo il grano al sole
berremo l'acqua viva delle fonti
che è pura come il nostro amor.
campane col suono giocondo
invocate la pace e l'amor
non quella che predica il mondo
ma la pace che vuole ogni cuor;
Dietro i monti tramonta il sole
mormora una preghiera una mamma
cento mamme una preghiera al signor.
Mormora una preghiera una mamma,
cento mamme, una preghiera al signor:
Campane di Monte Nevoso
che suonate nel vespro divin
quel suono in un giorno radioso
salutò cento giovani alpin.
Lasciarono il bianco paesello
cento mamme e altrettanti tesor
un fior tra la piuma e il cappello
e una dolce canzone nel cuor:
Ritorneremo ancor sui nostri monti
e falceremo il grano al sole
berremo l'acqua viva delle fonti
che è pura come il nostro amor
campane di Monte Nevoso
quei rintocchi nel cielo divin
sembravano un grido angoscioso:
"Proteggete i miei giovani alpin!".
Tutto fu distrutto; ma tu torni a rintoccar,
campanil di Monte Nevoso
tra le mura lacere c'è sempre un focolar
cento mamme in ansia ad aspettar.
Campane di Monte Nevoso
che suonate nel vespro divin
quel suono in un giorno radioso
salutò cento giovani alpin.
La primavera è tornata, ha infiorato le valli e i sentieri che videro partire gli alpini e non li han visti più ritornare. Ma ogni sera ogni mamma aspetta. Ogni sera la valle riporta l'eco di una canzone lontana:
Ritorneremo ancor sui nostri monti
e falceremo il grano al sole
berremo l'acqua viva delle fonti
che è pura come il nostro amor.
campane col suono giocondo
invocate la pace e l'amor
non quella che predica il mondo
ma la pace che vuole ogni cuor;
Dietro i monti tramonta il sole
mormora una preghiera una mamma
cento mamme una preghiera al signor.
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Scritta da Bixio Cherubini e Carlo Concina, il duo di "Vola Colomba" (quella che nell'interpretazione di Nilla Pizzi vinse il Festival di Sanremo 1952).
Mi pare che esistano almeno due versioni di "Campane di Monte Nevoso", quella originale, più patriottarda e religiosa, e una successiva (qui proposta), più "laica" e incentrata sugli affetti.