Ani DiFranco: What If No One's Watching
GLI EXTRA DELLE CCG / AWS EXTRAS / LES EXTRAS DES CCGLangue: anglais
If my life were a movie
There would be a sunset
And the camera would pan away
But the sky is just a little sister
Tagging along behind the buildings
Trying to imitate their gray
The little boys are breaking bottles
Against the sidewalk
The big boys, too
The girls are hanging out at the candy store
Pumping quarters into the phone
'cause they don't want to go home
And I think,
What if no one's watching
What if when we're dead, we are just dead
What if it's just us down here
What if god ain't looking down
What if he's looking up instead
If my life were a movie
I would light a cigarette
And the smoke would curl around my face
Everything I do would be interesting
I'd play the good guy
In every scene
But i always feel I have to
Take a stand
And there's always someone on hand
To hate me for standing there
I always feel I have to open my mouth
And every time I do
I offend someone
Somewhere
But what
What if no one's watching
What if when we're dead, we are just dead
What if there's no time to lose
What if there's things we gotta do
Things that need to be said
You know I can't apologize
For everything I know
I mean you don't have to agree with me
But once you get me going
You better just let me go
We have to be able to criticize
What we love
Say what we have to say
'cause if you're not trying to make something better
Then as far as I can tell
You are just in the way
I mean what
What if no one's watching
What if when we're dead
We are just dead
What if it's just us down here
What if god is just an idea
Someone put in your head
I mean what
What if no one's watching
What if no one's watching...
There would be a sunset
And the camera would pan away
But the sky is just a little sister
Tagging along behind the buildings
Trying to imitate their gray
The little boys are breaking bottles
Against the sidewalk
The big boys, too
The girls are hanging out at the candy store
Pumping quarters into the phone
'cause they don't want to go home
And I think,
What if no one's watching
What if when we're dead, we are just dead
What if it's just us down here
What if god ain't looking down
What if he's looking up instead
If my life were a movie
I would light a cigarette
And the smoke would curl around my face
Everything I do would be interesting
I'd play the good guy
In every scene
But i always feel I have to
Take a stand
And there's always someone on hand
To hate me for standing there
I always feel I have to open my mouth
And every time I do
I offend someone
Somewhere
But what
What if no one's watching
What if when we're dead, we are just dead
What if there's no time to lose
What if there's things we gotta do
Things that need to be said
You know I can't apologize
For everything I know
I mean you don't have to agree with me
But once you get me going
You better just let me go
We have to be able to criticize
What we love
Say what we have to say
'cause if you're not trying to make something better
Then as far as I can tell
You are just in the way
I mean what
What if no one's watching
What if when we're dead
We are just dead
What if it's just us down here
What if god is just an idea
Someone put in your head
I mean what
What if no one's watching
What if no one's watching...
envoyé par Riccardo Venturi - 9/1/2018 - 21:51
Langue: italien
Traduzione italiana di Riccardo Venturi
Piacenza, 9 gennaio 2017 21:56
Piacenza, 9 gennaio 2017 21:56
E SE NON GUARDASSE NESSUNO?
Se la mia vita fosse un film
Ci sarebbe un tramonto
E la cinepresa farebbe una panoramica
Ma il cielo è solo una sorellina
Che gironzola dietro i palazzi
Cercando di esser grigia come loro
I ragazzini spaccano bottiglie
Sul marciapiede
E pure i ragazzi grandi
Le ragazze stanno là davanti al negozio di dolci [1]
Giù a infilare monetine nel telefono
Perché non vogliono tornare a casa
E io penso:
E se non guardasse nessuno?
E se, quando siamo morti, si fosse morti e basta?
E se quaggiù ci si fosse noi e basta?
E se dio non guardasse giù?
E se invece guardasse su?
Se la mia vita fosse un film
Mi accenderei una sigaretta
E il fumo mi farebbe spire attorno al viso
Qualsiasi cosa faccio sarebbe interessante
Farei la buona
In ogni scena
Però sento sempre che devo
Stare da una parte
E c'è sempre qualcuno nei pressi
Che mi odia perché sto da quella parte
E sento sempre che non devo stare zitta
E ogni volta che lo faccio
Offendo qualcuno
Da qualche parte
Ma se
Se non guardasse nessuno?
E se, quando siamo morti, si fosse morti e basta?
E se non ci fosse tempo da perdere?
E se ci fossero cose da fare,
E cose da dover dire?
Sapete, non posso scusarmi
Per ogni cosa che so
Insomma, non dovete per forza essere d'accordo con me
Ma una volta che mi istigate
Meglio che mi lasciate stare
Si deve poter criticare
Quel che si ama
Dire quel che si ha da dire
Che se non tentate di migliorare qualcosa
Allora, per quanto posso dire,
Siete proprio sulla strada
E insomma, se
Se non guardasse nessuno?
E se, quando siamo morti
Si fosse morti e basta?
E se quaggiù ci si fosse noi e basta?
E se dio fosse solo un'idea
Che qualcuno ci ha ficcato in testa?
E insomma, se
Se non guardasse nessuno?
Se non guardasse nessuno?...
Se la mia vita fosse un film
Ci sarebbe un tramonto
E la cinepresa farebbe una panoramica
Ma il cielo è solo una sorellina
Che gironzola dietro i palazzi
Cercando di esser grigia come loro
I ragazzini spaccano bottiglie
Sul marciapiede
E pure i ragazzi grandi
Le ragazze stanno là davanti al negozio di dolci [1]
Giù a infilare monetine nel telefono
Perché non vogliono tornare a casa
E io penso:
E se non guardasse nessuno?
E se, quando siamo morti, si fosse morti e basta?
E se quaggiù ci si fosse noi e basta?
E se dio non guardasse giù?
E se invece guardasse su?
Se la mia vita fosse un film
Mi accenderei una sigaretta
E il fumo mi farebbe spire attorno al viso
Qualsiasi cosa faccio sarebbe interessante
Farei la buona
In ogni scena
Però sento sempre che devo
Stare da una parte
E c'è sempre qualcuno nei pressi
Che mi odia perché sto da quella parte
E sento sempre che non devo stare zitta
E ogni volta che lo faccio
Offendo qualcuno
Da qualche parte
Ma se
Se non guardasse nessuno?
E se, quando siamo morti, si fosse morti e basta?
E se non ci fosse tempo da perdere?
E se ci fossero cose da fare,
E cose da dover dire?
Sapete, non posso scusarmi
Per ogni cosa che so
Insomma, non dovete per forza essere d'accordo con me
Ma una volta che mi istigate
Meglio che mi lasciate stare
Si deve poter criticare
Quel che si ama
Dire quel che si ha da dire
Che se non tentate di migliorare qualcosa
Allora, per quanto posso dire,
Siete proprio sulla strada
E insomma, se
Se non guardasse nessuno?
E se, quando siamo morti
Si fosse morti e basta?
E se quaggiù ci si fosse noi e basta?
E se dio fosse solo un'idea
Che qualcuno ci ha ficcato in testa?
E insomma, se
Se non guardasse nessuno?
Se non guardasse nessuno?...
[1] Candy store (slang newyorkese), posto dove si producono anfetamine "fatte in casa"
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Lyrics and music: Ani DiFranco
Testo e musica: Ani DiFranco
Paroles et musique: Ani DiFranco
Album: Imperfectly
“E’ Natale da fine ottobre. Le lucette si accendono sempre prima, mentre le persone sono sempre più intermittenti. Io vorrei un dicembre a luci spente e con le persone accese.” (Charles Bukowski).
Dicono che dicembre è passato, siamo al nove di gennaio e le lucette si sono spente, così come le persone sono rimaste generalmente spente anche con le lucette accese. Mai come quest'anno ho sentito l'assoluta inconsistenza del divino. Il divino è la più atroce fregatura che ci siamo fabbricati, è l'ignobile carogneria della bontà e l'inqualificabile cattiveria dell'indifferenza biascicata in consumi, in Black Fridays, in indici economici.
Questa cosa mi ha mandato in un assoluto, impenetrabile silenzio.
Gli auguri? Se ce ne fossero veramente da fare, di auguri, dovrebbero riguardare esclusivamente la fine, definitiva, dell'inganno “divino” o “spirituale”. Dovrebbero riguardare la gratitudine fondante verso il dubbio. Dovrebbero riguardare una semplice osservazione: più il mondo, con il suo orrendo e finto “divino”, biascica preghiere a tutti gli dèi del suo campionato, più si avvia salmodiando idiozie alla sua ennesima catastrofe. La quale è, oramai, più che altro una catastrofe delle coscienze che riproduce, peraltro, l'eterna catastrofe del campionato degli dèi, del suo dio-mercato, della sua idiocrazia.
Riproduco quindi questa vecchia canzone di Ani DiFranco. E se “dio” non fosse che un'idea che qualcuno ci ha ficcato in testa? E il bello è che sappiamo benissimo chi, nei secoli, ce lo ha ficcato in testa. Solo per la voglia di non morire, la quale però non ci fa vivere. [RV]