In Flanders on the Christmas morn
The trenched foemen lay,
the German and the Briton born,
And it was Christmas Day.
The red sun rose on fields accurst,
The gray fog fled away;
But neither cared to fire the first,
For it was Christmas Day!
They called from each to each across
The hideous disarray,
For terrible has been their loss:
"Oh, this is Christmas Day!"
Their rifles all they set aside,
One impulse to obey;
'Twas just the men on either side,
Just men and Christmas Day.
They dug the graves for all their dead
And over them did pray:
And Englishmen and Germans said:
"How strange a Christmas Day!"
Between the trenches then they met,
Shook hands, and e'en did play
At games on which their hearts were set
On happy Christmas Day.
Not all the emperors and kings,
Financiers and they
Who rule us could prevent these things
For it was Christmas Day (1).
Oh ye who read this truthful rime
From Flanders, kneel and say:
God speed the time when every day
Shall be as Christmas Day.
The trenched foemen lay,
the German and the Briton born,
And it was Christmas Day.
The red sun rose on fields accurst,
The gray fog fled away;
But neither cared to fire the first,
For it was Christmas Day!
They called from each to each across
The hideous disarray,
For terrible has been their loss:
"Oh, this is Christmas Day!"
Their rifles all they set aside,
One impulse to obey;
'Twas just the men on either side,
Just men and Christmas Day.
They dug the graves for all their dead
And over them did pray:
And Englishmen and Germans said:
"How strange a Christmas Day!"
Between the trenches then they met,
Shook hands, and e'en did play
At games on which their hearts were set
On happy Christmas Day.
Not all the emperors and kings,
Financiers and they
Who rule us could prevent these things
For it was Christmas Day (1).
Oh ye who read this truthful rime
From Flanders, kneel and say:
God speed the time when every day
Shall be as Christmas Day.
(1) Le tregue di Dio sono nate per intercessione della Chiesa medievale a partire dall’anno mille, coincidevano con le grandi festività liturgiche o di domenica.
Contributed by Cattia Salto - 2017/12/24 - 13:05
Language: Italian
Versione italiana di Cattia Salto
io non sono una persona che ama la retorica e questa poesia si commenta da sola, e tuttavia i diversi credi religiosi sono solo un pretesto in più per farsi guerra, perché parafrasando Bob Dylan "Dio è sempre dalla nostra parte"
Terre celtiche
io non sono una persona che ama la retorica e questa poesia si commenta da sola, e tuttavia i diversi credi religiosi sono solo un pretesto in più per farsi guerra, perché parafrasando Bob Dylan "Dio è sempre dalla nostra parte"
Terre celtiche
UN CANTO DALLE FIANDRE
Nelle Fiandre il mattino di Natale
i nemici stavano in trincea
il tedesco e il britannico
ed era il giorno di Natale
Il sole arrossato si alzò sui campi maledetti,
la nebbia grigia svanì
ma nessuno dei due volle sparare per primo,
perchè era il giorno di Natale
Si richiamarono l'un con l'altro
tra l'orrenda distruzione
che terribili erano state le loro perdite
"Oh questo è il giorno di Natale"
I fucili lasciati in disparte
per obbedire ad un impulso;
sono solo uomini da ambo le parti
solo uomini e il giorno di Natale
Scavarono le tombe per i loro morti
e per loro pregarono;
un inglese e un tedesco dissero:
"Che strano giorno di Natale"
Tra le trincee s'incontrarono,
si strinsero le mani, e anche giocarono
ai giochi per cui i loro cuori battevano
nel felice giorno di Natale
Nemmeno tutti gli imperatori e i re,
nemmeno tutti i capitalisti e coloro
che ci governano possono vietare queste cose
perchè era il giorno di Natale
O tu che leggi questi versi sinceri
dalle FIandre, inginocchiati e dì:
Che Dio affretti il tempo quando ogni giorno
sarà come se fosse il giorno di Natale
Nelle Fiandre il mattino di Natale
i nemici stavano in trincea
il tedesco e il britannico
ed era il giorno di Natale
Il sole arrossato si alzò sui campi maledetti,
la nebbia grigia svanì
ma nessuno dei due volle sparare per primo,
perchè era il giorno di Natale
Si richiamarono l'un con l'altro
tra l'orrenda distruzione
che terribili erano state le loro perdite
"Oh questo è il giorno di Natale"
I fucili lasciati in disparte
per obbedire ad un impulso;
sono solo uomini da ambo le parti
solo uomini e il giorno di Natale
Scavarono le tombe per i loro morti
e per loro pregarono;
un inglese e un tedesco dissero:
"Che strano giorno di Natale"
Tra le trincee s'incontrarono,
si strinsero le mani, e anche giocarono
ai giochi per cui i loro cuori battevano
nel felice giorno di Natale
Nemmeno tutti gli imperatori e i re,
nemmeno tutti i capitalisti e coloro
che ci governano possono vietare queste cose
perchè era il giorno di Natale
O tu che leggi questi versi sinceri
dalle FIandre, inginocchiati e dì:
Che Dio affretti il tempo quando ogni giorno
sarà come se fosse il giorno di Natale
Contributed by Cattia Salto - 2017/12/24 - 13:08
Incredibol bat trù!
Io e Cattia Salto stiamo contribuendo la stessa canzone!
Sicchè, visto che lei è arrivata prima e l'aveva per giunta già contribuita sul suo sito Terre Celtiche, mi accodo soltanto con l'introduzione che ho scritto, perchè non vada sprecata:
[1914]
Una poesia di Frederick John Niven, scrittore canadese, pubblicata nel 1915 a Londra e Boston, poi nelle raccolte "In Flanders Fields And Other Poems" (1916) e "A Lover of the Land and Other Poems" (1925)
Messa in musica dal gruppo rock progressive finlandese Pax Romana (nel loro album "And The Dance Begins Again" del 2009) e dal compositore, pianista e direttore d'orchestra inglese Graham Fitkin nel 2011.
Ho trovato il testo su Hymns and Carols of Christmas e sul sito della nostra collaboratrice Cattia Salto, Terre Celtiche, dove la curatrice ha offerto la sua traduzione italiana.
Una poesia dedicata alla famosa "Tregua di Natale" del 1914, per cui rimando alla pagina n. 3.000 delle CCG/AWS, quella che accoglie Christmas 1914 di Mike Harding, e al relativo percorso.
Io e Cattia Salto stiamo contribuendo la stessa canzone!
Sicchè, visto che lei è arrivata prima e l'aveva per giunta già contribuita sul suo sito Terre Celtiche, mi accodo soltanto con l'introduzione che ho scritto, perchè non vada sprecata:
[1914]
Una poesia di Frederick John Niven, scrittore canadese, pubblicata nel 1915 a Londra e Boston, poi nelle raccolte "In Flanders Fields And Other Poems" (1916) e "A Lover of the Land and Other Poems" (1925)
Messa in musica dal gruppo rock progressive finlandese Pax Romana (nel loro album "And The Dance Begins Again" del 2009) e dal compositore, pianista e direttore d'orchestra inglese Graham Fitkin nel 2011.
Ho trovato il testo su Hymns and Carols of Christmas e sul sito della nostra collaboratrice Cattia Salto, Terre Celtiche, dove la curatrice ha offerto la sua traduzione italiana.
Una poesia dedicata alla famosa "Tregua di Natale" del 1914, per cui rimando alla pagina n. 3.000 delle CCG/AWS, quella che accoglie Christmas 1914 di Mike Harding, e al relativo percorso.
Bernart Bartleby - 2017/12/24 - 18:46
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Note for non-Italian users: Sorry, though the interface of this website is translated into English, most commentaries and biographies are in Italian and/or in other languages like French, German, Spanish, Russian etc.
La vigilia di Natale e il giorno di Natale in molti punti del fronte occidentale entrò in vigore un tacito "cessate il fuoco" i soldati uscirono dalle rispettive trincee per incontrarsi nella striscia di terra tra i due eserciti a fraternizzare, celebrare comuni cerimonie religiose, scambiarsi il cibo e divertirsi con una partita di calcio (amichevole). In alcuni punti la tregua venne limitata alla sepoltura dei rispettivi caduti, in altri schieramenti invece si continuò a combattere.
Impossibile passare alle armi i soldati che avevano fraternizzato, bollati come "disertori, traditori della patria", l'alto comando preferì trasferire le truppe e deferire gli ufficiali, senza agitare troppo le acque perchè l'opinione pubblica non venisse a conoscenza dei fatti! Per buona misuta l'anno successivo i generali di ambo gli schieramenti preferirono pianificare una bella battaglia!
Ecco quanto racconta la poesia scritta da Frederick John Niven
il gruppo neo-prog Pax Romana ha messo in musica (compositori: Matti Inkinen e Matti Kervinen) la poesia e registrata nell'album And the Dance Begins Again" 2009