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Sieħbi fil-cupboard tal-kċina

Walter Micallef
Language: Maltese


Walter Micallef

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(Grup Yorum)


[2012]
Scritta da / Written by Walter Micallef
Interpretata assieme alla Big Band Brothers
Performed together with Big Band Brothers
Album: Ftakar

Walter Micallef.
Walter Micallef.


Walter Micallef è nato a Birkirkara (la più grande città dell'arcipelago di Malta) nel 1955, ed è considerato il più importante (e prolifico) kantawtur maltese; tra le sue precise influenze che ama citare ci sono quelle di Gino Paoli e di Giorgio Gaber (ma anche quelle di Jim Croce e James Taylor). Su questa canzone, scritta per denunciare la violenza sull'infanzia, le fonti sono concordi: si tratta come della Luka maltese. “Il mio amico nell'armadio [o “nella credenza”] della cucina”, il luogo dove un bambino cerca di nascondersi per sfuggire alle violenze familiari. Disgraziatamente, le mie conoscenze della lingua maltese sono pari pressoché a zero, né ho potuto reperire in rete una qualsiasi traduzione -seppure parziale- della canzone in inglese, in italiano o in qualsiasi altra lingua (è stato piuttosto difficile anche reperirne il testo originale maltese). Proponiamo quindi -per ora- il semplice testo accompagnato da alcuni video. Per avere una qualche conferma, ebbene sì, ho anche inserito il testo nel traduttore automatico di Google: ne viene fuori un'idea abbastanza precisa (e chiunque può farlo, naturalmente, anche se ovviamente un testo passato al Google Translator è improponibile). L'augurio è che qualche amica o amico maltese che capiti qua dentro ci possa, prima o poi, dare una mano; perché la canzone è bella e meriterebbe di essere conosciuta. [RV]

Id-dawl baxx bilkemm nara hawn ġew
Il-bieb magħluq naf li moħbija sew
Għax sakemm tinsab hawnhekk xejn mhu se jbeżżani

Il-bambin bagħtek mingħajrek m'jien xejn
L-għajjat ta' barra jtarrax il-widnejn
Għax sakemm tinsab hawnhekk ħadd ma jinkwetani

Sieħbi fil-cupboard tal-kċina
Qatt ma telaq minn ħdejja
Qatt ma kellimni bil-herra
Qatt ma sakkarni fil-kamra

It-tfal l-iskola ma nsemmulhom xejn
Dan is-sigriet jibqa bejnietna t-tnejn
Għax sakemm tibqa hawnhekk xejn ma jkun jonqosni

Jekk hawn l-istorbju toqgħodx tagħti kas
Issa l’hawn jien tgħaddi l-uġiegħ ta’ ras
Għax sakemm nibqgħu flimkien ħadd mhu se jweġġgħana

Sieħbi fil-cupboard tal-kċina
Qatt ma telaq minn ħdejja
Qatt ma kellimni bil-herra
Qatt ma sakkarni fil-kamra

Sieħbi fil-cupboard tal-kċina
Qatt ma benġilli jdejja
Qatt ma ħaraqni bil-ġamra
Qatt ma gidimli widnejja

Sieħbi fil-cupboard tal-kċina
Qatt ma rabatni mas-sodda
Qatt ma waddabli l-platti
U qatt ma qalli jien naħti

Sieħbi fil-cupboard tal-kċina
Qed jgħidu li mhuwiex vera
Qed jgħidu li mmaġinajtu
Biss jiena naħlef li rajtu

Sieħbi fil-cupboard tal-kċina
Qatt ma telaq minn ħdejja
Qatt ma kellimni bil-herra
Qatt ma sakkarni fil-kamra

Sieħbi fil-cupboard tal-kċina
Qatt ma benġilli jdejja
Qatt ma ħaraqni bil-ġamra
Qatt ma gidimli widnejja

Sieħbi fil-cupboard tal-kċina
Qed jgħidu li mhuwiex vera
Qed jgħidu li mmaġinajtu
Biss jiena naħlef li rajtu

Contributed by Riccardo Venturi - 2017/12/15 - 07:11




Language: Italian

Traduzione italiana / Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös: Conrad Aquilina

Una delle canzoni Maltesi più significative. Un soggetto sempre difficile da trattare; ci piace pensare che in un'isola piccola di quattrocento mila persone, l'abuso fisico e mentale contro i bambini e i più deboli, non esiste.

Invece, eccoci qua.

Walter e` schietto nelle parole. Anche la melodia in minore, con accordi semplici, rende bene l'idea.

One of the most significant Maltese songs. A hard topic to talk about; we would like to think that in a small island of four hundred thousand people, physical and mental abuse against children and the weak in society is non-existant.

Yet, here we are.

Walter is direct with his lyrics. Even the melody, in simple minor keys, gives us a good perspective.
IL MIO AMICO NELL'ARMADIO DELLA CUCINA

La luce è poca non intravedo granché
La porta chiusa, so che sono ben nascosto
Finché sei qua, niente mi può spaventare

Dio ti ha mandato senza di te sono nulla
Le urla di fuori rompono i timpani
Finché sei qua nessuno mi da fastidio

Il mio amico nell'armadio
Non se n'è mai andato
Non mi ha mai parlato con disprezzo
Non mi ha chiuso mai dentro la stanza

I bambini a scuola li teniamo all'oscuro
Questo segreto rimane tra di noi
Finché rimani qua, niente mi può mancare

Se c'è trambusto non farci caso
Ora che ci sono io, il mal di testa svanisce
Finché restiamo insieme, nessuno ci farà del male

Il mio amico nell'armadio
Non se n'è mai andato
Non mi ha mai parlato con disprezzo
Non mi ha chiuso mai dentro la stanza

Il mio amico nell'armadio
Non mi ha mai procurato lividi sulle mani
Non mi ha mai bruciato con il mozzicone
Non mi ha mai morso l'orecchio

Il mio amico nell'armadio
Non mi ha mai legato sul letto
Non mi ha mai tirato dei piatti
Non mi ha mai colpevolizzato

Il mio amico nell'armadio
Dicono che non esiste
Dicono che me lo sono immaginato
Però io giuro l'ho visto

Il mio amico nell'armadio
Non se n'è mai andato
Non mi ha mai parlato con disprezzo
Non mi ha chiuso mai dentro la stanza

Il mio amico nell'armadio
Non mi ha mai procurato lividi sulle mani
Non mi ha mai bruciato con il mozzicone
Non mi ha mai morso l'orecchio

Il mio amico nell'armadio
Dicono che non esiste
Dicono che me lo sono immaginato
Però io giuro l'ho visto

Contributed by Conrad Aquilina - 2020/2/4 - 13:07




Language: English

English Translation / Traduzione inglese / Traduction anglaise / Englanninkielinen käännös:
Conrad Aquilina
MY FRIEND IN THE KITCHEN CUPBOARD

Light is low, I can barely see
The door is closed, I know I am well hidden
Coz as long you remain here, nothing will scare me

God sent you, without you I'm nothing
Screams from outside that deafen
Coz as long you remain here, nobody will worry me

My friend in the kitchen cupboard
Never left my side
Never spoke to me in anger
Never locked me in my room

Let's not say anything to the friends at school
This secret remains between us
Coz as long you remain here, I will need nothing else

Nevermind the noise
Now that I am here, headaches will pass
Coz as long as we are together, nobody will hurt us

My friend in the kitchen cupboard
Never left my side
Never spoke to me in anger
Never locked me in my room

My friend in the kitchen cupboard
Never bruised my hands
Never burned me with a cigarette butt
Never bit my ear

My friend in the kitchen cupboard
Never tied me to the bed
Never threw plates at me
Never told me I am to blame

My friend in the kitchen cupboard
They're saying 'tis not true
They're saying I imagined him
Yet I swear I saw him

My friend in the kitchen cupboard
Never left my side
Never spoke to me in anger
Never locked me in my room

My friend in the kitchen cupboard
Never bruised my hands
Never burned me with a cigarette butt
Never bit my ear

My friend in the kitchen cupboard
They're saying 'tis not true
They're saying I imagined him
Yet I swear I saw him

Contributed by Conrad Aquilina - 2020/2/4 - 23:47


@ Conrad Aquilina

Prima di tutto, grazie infinite per la traduzione: un piacere doppio, sia per la canzone in sé, sia perché il mio appello di oltre due anni fa...è stato raccolto. Nella tua traduzione italiana, Conrad, ho effettuato solo qualche lievissimo aggiustamento ortografico; per il resto il tuo italiano è perfetto. Naturalmente, se vuoi e se puoi, puoi inviare anche una traduzione inglese della canzone.

Ti chiedo infine una curiosità personale: sei per caso parente del prof. Joseph Aquilina? Te lo chiedo perché, pur non avendo praticamente nessuna conoscenza pratica della lingua maltese, tra i miei libri ho da decenni il suo Teach Yourself Maltese. Sadly enough, I've never taught myself Maltese with that book....but who knows! Tanti carissimi saluti e grazie ancora!

Riccardo Venturi - 2020/2/4 - 13:35


Non ho potuto non collaborare! Trovare il testo in Maltese e` stato difficile anche per me, Maltese di nascita. Quindi, quando trovo il testo in un sito non Maltese, ho pensato di ringraziare con la traduzione :)

Allego la traduzione in Inglese.

Riguardo se sono parentato con il Prof. Aquilina, sfortunatamente non lo sono. Vedo che era anche preside della facolta` delle arti presso il mio posto di lavoro, l'Universita` di Malta.

Non e` mai tardi per imparare, dicono. Lingua bellissima, che ruba dal Arabo, dal Inglese, dal Italiano, ma che e` sempre unica nel suo genere!

Ti saluto e ti ringrazio.

2020/2/4 - 14:12


@ Conrad Aquilina

Per prima cosa, grazie anche per la tua traduzione inglese della canzone di Walter Micallef. Come puoi vedere, per motivi pratici e di presentazione, l'ho scorporata dal tuo commento, al quale sto rispondendo.

Se ti capiterà ancora di dare un'occhiata al "mare magnum" di questo sito un po' particolare, potrai facilmente vedere che siamo piuttosto abituati ed inclini a cose uniche nel loro genere, e soprattutto a lingue non comunemente frequentate. Come mi capita spesso di dire, questo è un sito che ha tra le sue caratteristiche la biodiversità linguistica.

Poiché di famiglia provengo anche io da un'isola, più piccola di Malta, capisco bene il fatto che tu non sia imparentato con il prof. Aquilina: nelle isole, i cognomi di famiglia sono sempre gli stessi, e "girano". Ho avuto due zii, ad esempio, che si chiamavano lui Dino Dini e lei Sebastiana Dini. Lo stesso cognome, ma non erano minimamente imparentati tra loro. Eppure erano tutti e due di un paese di 1500 abitanti scarsi!

Quanto alla lingua maltese, ripeto, non ne ho nessuna conoscenza pratica, purtroppo. E', fra l'altro, una lingua che ritengo molto, molto difficile. Il libro del prof. Aquilina lo ho però letto e riletto, e so come "funziona" il maltese, l'unica lingua semitica d'Europa e, probabilmente, discendente dell'antico arabo di Sicilia, quello dei tempi medievali. Mi piace il concetto di "rubare" che hai espresso per la tua lingua, aggiungendo che ha "rubato" a piene mani dal siciliano, più che dall'italiano. E' un miscuglio di tutto il Mediterraneo, viene da dire, e su una base araba. Come amante viscerale delle lingue, sono forzatamente anche un amante viscerale dei miscugli.

Caro Conrad, se per caso tu avessi altre canzoni maltesi da proporre per questo sito, sarai sempre ovviamente il benvenuto. Intanto grazie ancora per quello che hai fatto ieri, ed un saluto da parte mia e di tutto lo staff di questo sito!

Riccardo Venturi - 2020/2/5 - 00:12




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