Hästhandlare Wallenberg hänger upp sin päls på kroken
Tager dän den gummisnodd som håller ihop plånboken
Åtta färska tior är Wallenbergs pris
För fyra döda hästar och en halvrutten gris
Hästhandlare Wallenberg kör bort med alla liken
Stannar utanför den egna korvstoppningsfabriken
Fem kadaver var det här för åttio spänn!
Skär dom raskt i tärningar och koka dom sen
Skåda nu arbetarna här komma de i klasar
Bockar sig för Wallenberg så ryggkotorna krasar
Fackföreningsledaren själv tar emot
Hästhandlare Wallenberg och kysser hans fot
Nu börjar arbetet det svenska stålet biter
Här ska det göras korv, ur vägen moskeviter!
Hästhandlare Wallenberg har rätt till sin vinst
Visst får vi jobba hårdast men vi tjänar ju minst!
Här kommer demonstranterna och här kommer polisen
Hästhandlare Wallenberg, vi ska nog klara krisen
Ända in i döden försvarar vi er bank
"Leve kapitalet" sa en som var pank
Hästhandlare Allenberg vi orkar inte mera
Korvarna blir över vi får lov att exportera
Negrernas handelsbalans är ambivalent
Där kan ni höja priset med 700 procent, minst!
Prickig korv och randig korv ifrån löpande bandet
Matas ut åt alla håll och översvämmar landet
Alla måste köpa den fast ingen har beställt
Vill du inte äta den så dör du av svält
Hästhandlare Wallenberg hänger upp sin päls på kroken
Tager dän den gummisnodd som håller ihop plånboken
Åtta färska tior är Wallenbergs pris
För fyra döda hästar och en halvrutten gris
För fyra döda hästar och en halvrutten gris
Tager dän den gummisnodd som håller ihop plånboken
Åtta färska tior är Wallenbergs pris
För fyra döda hästar och en halvrutten gris
Hästhandlare Wallenberg kör bort med alla liken
Stannar utanför den egna korvstoppningsfabriken
Fem kadaver var det här för åttio spänn!
Skär dom raskt i tärningar och koka dom sen
Skåda nu arbetarna här komma de i klasar
Bockar sig för Wallenberg så ryggkotorna krasar
Fackföreningsledaren själv tar emot
Hästhandlare Wallenberg och kysser hans fot
Nu börjar arbetet det svenska stålet biter
Här ska det göras korv, ur vägen moskeviter!
Hästhandlare Wallenberg har rätt till sin vinst
Visst får vi jobba hårdast men vi tjänar ju minst!
Här kommer demonstranterna och här kommer polisen
Hästhandlare Wallenberg, vi ska nog klara krisen
Ända in i döden försvarar vi er bank
"Leve kapitalet" sa en som var pank
Hästhandlare Allenberg vi orkar inte mera
Korvarna blir över vi får lov att exportera
Negrernas handelsbalans är ambivalent
Där kan ni höja priset med 700 procent, minst!
Prickig korv och randig korv ifrån löpande bandet
Matas ut åt alla håll och översvämmar landet
Alla måste köpa den fast ingen har beställt
Vill du inte äta den så dör du av svält
Hästhandlare Wallenberg hänger upp sin päls på kroken
Tager dän den gummisnodd som håller ihop plånboken
Åtta färska tior är Wallenbergs pris
För fyra döda hästar och en halvrutten gris
För fyra döda hästar och en halvrutten gris
envoyé par Riccardo Venturi - 17/11/2017 - 10:56
Langue: italien
Traduzione italiana di Riccardo Venturi
17 novembre 2017 10:56
17 novembre 2017 10:56
ALLA BANCA DI STATO
Il mercante di cavalli Wallenberg appende la pelliccia al gancio
tira via l'elastico che regge insieme il portafoglio
otto bei pezzi da dieci di nuovo taglio sono il prezzo di Wallenberg
per quattro cavalli morti e un maiale mezzo marcio
Il mercante di cavalli Wallenberg si sbarazza di tutti i cadaveri
sta in piedi fuori dal suo salumificio
ottanta corone [1], questo son costati cinque cadaveri!
Li fa subito tagliare a dadini, e poi li fa lessare
A guardare ora arrivano gli operai a grappoli,
si inchinano davanti a Wallenberg tanto da far scricchiolare le vertebre
anche il capo del sindacato in persona riceve
il mercante di cavalli Wallenberg e gli bacia i piedi
Ora comincia il lavoro, l'acciaio svedese morde,
qui si fanno salsicce, e fuori i moscoviti! [2]
Il mercante di cavalli Wallenberg ha diritto al suo profitto,
certo, dobbiamo lavorare più duro, però almeno serviamo a qualcosa!
Ecco che arrivano i dimostranti, e arriva la polizia,
mercante di cavalli Wallenberg, eccome che sbroglieremo 'sta crisi
fino alla morte difenderemo la Sua banca,
“Evviva il capitale”, disse uno che era al verde
Mercante di cavalli Wallenberg, non ce la facciamo più,
avanzano salumi, possiamo esportarli
la bilancia commerciale dei negri ha un saldo ambivalente,
e allora possiamo aumentare il prezzo almeno del 700%!
Salumi a pois e salumi a strisce dalla catena di produzione
son sbolognati dappertutto e inondano il paese,
tutti devono comprarli, anche se nessuno li ha ordinati,
e se non vuoi mangiarli, allora morirai di fame
Il mercante di cavalli Wallenberg appende la pelliccia al gancio
tira via l'elastico che regge insieme il portafoglio
otto bei pezzi da dieci di nuovo taglio sono il prezzo di Wallenberg
per quattro cavalli morti e un maiale mezzo marcio
per quattro cavalli morti e un maiale mezzo marcio.
Il mercante di cavalli Wallenberg appende la pelliccia al gancio
tira via l'elastico che regge insieme il portafoglio
otto bei pezzi da dieci di nuovo taglio sono il prezzo di Wallenberg
per quattro cavalli morti e un maiale mezzo marcio
Il mercante di cavalli Wallenberg si sbarazza di tutti i cadaveri
sta in piedi fuori dal suo salumificio
ottanta corone [1], questo son costati cinque cadaveri!
Li fa subito tagliare a dadini, e poi li fa lessare
A guardare ora arrivano gli operai a grappoli,
si inchinano davanti a Wallenberg tanto da far scricchiolare le vertebre
anche il capo del sindacato in persona riceve
il mercante di cavalli Wallenberg e gli bacia i piedi
Ora comincia il lavoro, l'acciaio svedese morde,
qui si fanno salsicce, e fuori i moscoviti! [2]
Il mercante di cavalli Wallenberg ha diritto al suo profitto,
certo, dobbiamo lavorare più duro, però almeno serviamo a qualcosa!
Ecco che arrivano i dimostranti, e arriva la polizia,
mercante di cavalli Wallenberg, eccome che sbroglieremo 'sta crisi
fino alla morte difenderemo la Sua banca,
“Evviva il capitale”, disse uno che era al verde
Mercante di cavalli Wallenberg, non ce la facciamo più,
avanzano salumi, possiamo esportarli
la bilancia commerciale dei negri ha un saldo ambivalente,
e allora possiamo aumentare il prezzo almeno del 700%!
Salumi a pois e salumi a strisce dalla catena di produzione
son sbolognati dappertutto e inondano il paese,
tutti devono comprarli, anche se nessuno li ha ordinati,
e se non vuoi mangiarli, allora morirai di fame
Il mercante di cavalli Wallenberg appende la pelliccia al gancio
tira via l'elastico che regge insieme il portafoglio
otto bei pezzi da dieci di nuovo taglio sono il prezzo di Wallenberg
per quattro cavalli morti e un maiale mezzo marcio
per quattro cavalli morti e un maiale mezzo marcio.
[1] Il termine spänn è comune slang per la corona svedese.
[2] Cornelis utilizzava volentieri citazioni dalla più classica letteratura svedese. Qui prende di peso da una famosa poesia di Esaias Tegnér (1782-1846), grande poeta nazionale e vescovo luterano, dedicata a re Carlo XII di Svezia, il sovrano sotto il quale la Svezia raggiunse prima la sua massima potenza, e poi la disfatta totale quando tentò di invadere l'Impero Russo finendo per essere sbaragliato nella battaglia di Poltava dell'8 luglio 1709 (la “Grande Guerra del Nord”, come è ricordata). Da allora, la Svezia andò incontro a una serie di sconfitte fino alla definitiva rovina nel 1718. Il 30 novembre 1718, mentre ispezionava le truppe a Fredrikshald, in Norvegia, il re Carlo XII fu beccato da una misteriosa pallottola che gli trapassò il cranio. La poesia di Esaias Tegnér dice così:
Ci sono da dire un paio di cose. La prima è che le citazioni classiche di Cornelis sono sempre una decisa presa per i fondelli non dei classici, ma del modo in cui venivano utilizzati dal nazionalismo svedese, non di rado pappa e ciccia col grande capitale e con l'aristocrazia (di cui la famiglia Wallenberg era altissima rappresentante). Il verso Ur vägen moskeviter! “Fuori [dalla strada] i moscoviti!” può senz'altro, qui, essere un riferimento a “cacciare i rossi” dalle fabbriche, mentre anche il “capo del sindacato” lecca i piedi al grande capitalista (un riferimento che, forse non a caso, questa canzone ha in comune con De mördades fria republik di Dan Berglund: ”Vi bugade för bödeln, vi gödde honom stor / Medan sossarna och facket sprang och putsade hans skor). Per il resto, Cornelis Vreeswijk onorò da par suo i grandi classici, cantando Bellman, Taube e persino mettendo in musica Skulle iagh söria då vore iagh tokott del “Bacco svedese” seicentesco Lasse Lucidor.
Quanto comunque i classici abbiano tuttora importanza in Svezia, lo si vede anche dal fatto che, in certo gergo giornalistico, il verso tegnériano "svenska stålet biter" (o "biter inte mera") viene usato nel senso "l'acciaio svedese tira" (o "non tira più").
[2] Cornelis utilizzava volentieri citazioni dalla più classica letteratura svedese. Qui prende di peso da una famosa poesia di Esaias Tegnér (1782-1846), grande poeta nazionale e vescovo luterano, dedicata a re Carlo XII di Svezia, il sovrano sotto il quale la Svezia raggiunse prima la sua massima potenza, e poi la disfatta totale quando tentò di invadere l'Impero Russo finendo per essere sbaragliato nella battaglia di Poltava dell'8 luglio 1709 (la “Grande Guerra del Nord”, come è ricordata). Da allora, la Svezia andò incontro a una serie di sconfitte fino alla definitiva rovina nel 1718. Il 30 novembre 1718, mentre ispezionava le truppe a Fredrikshald, in Norvegia, il re Carlo XII fu beccato da una misteriosa pallottola che gli trapassò il cranio. La poesia di Esaias Tegnér dice così:
Kung Karl, den unge hjälte,
Han stod i rök och damm.
Han drog sitt svärd från bälte,
och bröt i striden fram.
"Hur svenska stålet biter,
kom, låt oss pröva på!
Ur vägen moskeviter!
Friskt mod. I gossar blå!"
Re Carlo, il giovane eroe,
stava nel fumo e nel vapore.
Sguainò la spada dalla cintola
e si gettò nella battaglia.
“Come morde l'acciaio svedese
venite, e dimostriamolo!
Fuori i moscoviti!
Coraggio, ragazzi in blu!”
Han stod i rök och damm.
Han drog sitt svärd från bälte,
och bröt i striden fram.
"Hur svenska stålet biter,
kom, låt oss pröva på!
Ur vägen moskeviter!
Friskt mod. I gossar blå!"
Re Carlo, il giovane eroe,
stava nel fumo e nel vapore.
Sguainò la spada dalla cintola
e si gettò nella battaglia.
“Come morde l'acciaio svedese
venite, e dimostriamolo!
Fuori i moscoviti!
Coraggio, ragazzi in blu!”
Ci sono da dire un paio di cose. La prima è che le citazioni classiche di Cornelis sono sempre una decisa presa per i fondelli non dei classici, ma del modo in cui venivano utilizzati dal nazionalismo svedese, non di rado pappa e ciccia col grande capitale e con l'aristocrazia (di cui la famiglia Wallenberg era altissima rappresentante). Il verso Ur vägen moskeviter! “Fuori [dalla strada] i moscoviti!” può senz'altro, qui, essere un riferimento a “cacciare i rossi” dalle fabbriche, mentre anche il “capo del sindacato” lecca i piedi al grande capitalista (un riferimento che, forse non a caso, questa canzone ha in comune con De mördades fria republik di Dan Berglund: ”Vi bugade för bödeln, vi gödde honom stor / Medan sossarna och facket sprang och putsade hans skor). Per il resto, Cornelis Vreeswijk onorò da par suo i grandi classici, cantando Bellman, Taube e persino mettendo in musica Skulle iagh söria då vore iagh tokott del “Bacco svedese” seicentesco Lasse Lucidor.
Quanto comunque i classici abbiano tuttora importanza in Svezia, lo si vede anche dal fatto che, in certo gergo giornalistico, il verso tegnériano "svenska stålet biter" (o "biter inte mera") viene usato nel senso "l'acciaio svedese tira" (o "non tira più").
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Testo e musica di Cornelis Vreeswijk
Lyrics and music by Cornelis Vreeswijk
Text och musik: Cornelis Vreeswijk
Album: I stället för vykort
Sempre che la canzone di Cornelis Vreeswijk (dall'album del 1973 I stället för vykort “Invece di una cartolina illustrata”) si riferisca a Jacob Wallenberg, l'onnipotente banchiere e finanziere svedese che nel medesimo 1973 veniva preso di mira con nome, cognome e qualifica di assassino in De mördades fria republik di Dan Berglund, questa canzoncina di Cornelis Vreeswijk serve perfettamente -se mai ce ne fosse ancora il bisogno- i meccanismi fondamentali del capitalismo. Quasi sicuramente il “mercante di cavalli Wallenberg” della canzone è proprio Jacob Wallenberg; in uno scrupolo di ricerca, mi sono messo a vedere se per caso, tra le aziende che controllava, vi fosse anche un salumificio. Possibilissimo, ma non ho trovato nulla; e quindi, mettiamola così, in attesa di notizie più precise mi attengo ad una spiegazione metaforica della canzone vreeswicchiana a base di salumi e salsicce.
La famiglia Wallenberg, nonostante sia stata parecchio “ripulita” come immagine da Raoul Wallenberg “giusto fra le nazioni”, è stata accusata anche di aver fatto parecchi affaroni con la Germania nazista, a suo tempo. Può darsi che questo c'entri qualcosa con la “metafora dei würstel”, chissà. I würstel che escono fuori dalla catena di produzione (si potrebbe dire anche tranquillamente “di montaggio”) mi hanno poi ricordato precisamente qualcosa: i terribili salsicciotti del famoso video della “Domenica delle salme” di Fabrizio De André.
Non che De André (o Gabriele Salvatores) conoscessero Cornelis Vreeswijk, ci mancherebbe. Certo che a volte le coincidenze sono curiose: quando si parla di capitalisti, di maiali, di cadaveri e di nazisti spuntano fuori i würstel dalla catena di montaggio. [RV]