Davvero poi siamo entusiasti
Della famiglia eterosessuale?
Che ci ha mostrato dov’era il bene
Che ci ha distolto quand’era male
Da non vedere più la prigione
Stretta nel chiostro dei nostri denti
E che i figli vengano su a posto
Al posto esatto di noi perdenti
Possiamo sostenere il costo
Di questa policy aziendale
Rassicuranti codicilli a barre
Tanto in contanti paghi sempre uguale
Siamo contenti delle nostre sbarre
Della famiglia carabiniera
Adusa ad obbedir tacendo
Tacendo da mattina a sera
Per chiudere gli occhi sul mondo
Ci ubriacano di terrore
Di cosa abbiamo mai paura?
Che ai figli insegnino l’amore!
Diciamo “è legge di natura”
Poi ci imbottiamo di tranquillanti
Per potere sopportar la vita
Per evitare di guardare avanti
Lasciamoci una via d’uscita
Affidiamoci a chi è più FUORI
Che sulla jungla della legge
S’imponga il regno dei colori
Scemo chi legge, viva chi sfugge
Dai modelli precostituiti
E dalla pessima fantascienza
Dei futuri già fin troppo noti
Lasciamo la santa pazienza
Ad aspettarci il giorno della morte
Santa paura, tanto il signore
È distante e con le gambe corte
Facciamoci il tagliando al cuore
Revisioniamoci i sentimenti
Ridipingiamo la sacra famiglia
Di meno santi un po’ più contenti
Per un qualcosa che non ci somigli
Che non rispecchi il nostro fallimento
I tratti devastati e uguali
L’angoscia trattenuta a stento
Si spieghino le nostre ali
Un giorno chiuse sul dolore
Che la paura più non ci sovrasti
E i figli imparino l’amore
Della famiglia eterosessuale?
Che ci ha mostrato dov’era il bene
Che ci ha distolto quand’era male
Da non vedere più la prigione
Stretta nel chiostro dei nostri denti
E che i figli vengano su a posto
Al posto esatto di noi perdenti
Possiamo sostenere il costo
Di questa policy aziendale
Rassicuranti codicilli a barre
Tanto in contanti paghi sempre uguale
Siamo contenti delle nostre sbarre
Della famiglia carabiniera
Adusa ad obbedir tacendo
Tacendo da mattina a sera
Per chiudere gli occhi sul mondo
Ci ubriacano di terrore
Di cosa abbiamo mai paura?
Che ai figli insegnino l’amore!
Diciamo “è legge di natura”
Poi ci imbottiamo di tranquillanti
Per potere sopportar la vita
Per evitare di guardare avanti
Lasciamoci una via d’uscita
Affidiamoci a chi è più FUORI
Che sulla jungla della legge
S’imponga il regno dei colori
Scemo chi legge, viva chi sfugge
Dai modelli precostituiti
E dalla pessima fantascienza
Dei futuri già fin troppo noti
Lasciamo la santa pazienza
Ad aspettarci il giorno della morte
Santa paura, tanto il signore
È distante e con le gambe corte
Facciamoci il tagliando al cuore
Revisioniamoci i sentimenti
Ridipingiamo la sacra famiglia
Di meno santi un po’ più contenti
Per un qualcosa che non ci somigli
Che non rispecchi il nostro fallimento
I tratti devastati e uguali
L’angoscia trattenuta a stento
Si spieghino le nostre ali
Un giorno chiuse sul dolore
Che la paura più non ci sovrasti
E i figli imparino l’amore
envoyé par adriana - 21/6/2017 - 07:29
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Album : Mare nero [2017]