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I° maggio

Pietruccio Cerquetti
Langue: italien (Marchigiano civitanovese)



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(Pietruccio Cerquetti)
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(Pietruccio Cerquetti)
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(Pietruccio Cerquetti)


1926-1927

In piena dittatura fascista. Guai a festeggiare il I. Maggio… E gli operai venivano costretti ad iscriversi nel sindacati fascisti. Ma « Pietruccio» cantava e . . . . sferzava i gerarchi


Canzonette de Pietruccio
Le prefazioni servono a presentare gli uomini e le opere. Ma se si dovesse porre questo compito per presentare "Pietruccio" e le sue canzonette a Civitanova Marche, il tutto sarebbe una cosa superflua e quindi inutile. Chi non conosce Pietro Cerquetti? Chi, più o meno in sordina, non ha fischiettato le sue canzonette?
Ma se una specie di prefazione è necessaria quando l'immaginazione ci fa prevedere sulle labbra di qualche pasciuto "signore" un sorriso che vorrebbe essere di commiserazione e che non riesce neanche a ben dimostrare la stupidità del suo proprietario. Sono i sorrisi, questi a cui alludiamo, di coloro che si ritengono "persone per bene" e che si ritengono gli unici depositori ed intenditori di prose e di versi.
A costoro vogliamo dire che Pietruccio Cerquetti ha frequentato la sola terza elementare, che è un operaio, che è sempre stato operaio. A costoro vogliamo portare come esempio la figura adamantina dell'antifascista Pietruccio.
Dell'umile operaio che non ha cambiato mai casacca, che ha sempre contribuito a tenere alta la rossa bandiera della libertà.
A costoro che si ritengono possedere il monopolio dei valori più umani di coraggio, libertà, coerenza, del bello, del giusto e del buono, vogliamo portare l'esempio di un umile, onesto operaio.
È un operaio che si esprime con l'italiano che gli è stato possibile imparare tra una goccia e l'altra di sudore versate nell'officina. È un operaio che sa meglio estrinsecare i suoi pensieri servendosi delle espressioni fresche e colorite del suo dialetto.
Questa raccolta di versi di Pietro Cerquetti non è solo la prova dei dolori repressi che covano tra la classe operaia; è soprattutto l'anedito di questa classe verso una giustizia superiore.
È dimostrazione di resistenza e di lotta contro ogni sopruso.
Non è solo il lamento accorato dell'oppresso, ma il lavorio costante ed indefesso della goccia d'acqua che scava la roccia.
Sono gli animi sensibili ed onesti degli operai, come "Pietruccio", che hanno portato l'ingente massa degli sfruttati di tutto il mondo a cambiare, nei nostri giorni, alcune parole dell'inno proletario: non è più "Bandiera rossa trionferà" ma più propriamente "Bandiera rossa trionfa già"!.
Sezione del PCI di Portocivitanova

Le canzonette de Pietruccio, PCI Civitanova Marche, 1950


Prefazione - Portocivitanova nell'oscurità - I° maggio - In occasione della guerra d'Africa - La canzone degli sfollati di Civitanova Marche - La politica e l'altare - Lo ciocco - I lavori dello stadio - 7 novembre 1949 - La camisciola - Evviva l'unità



Una volta ricordi il I Maggio
Quando si andava a festeggiare
Tutti allegri in mezzo ad un villaggio
Con il vino, tra compagni, a brindare
Ma ora il fascio, crudele e vile
Ci fa festeggiare il 21 Aprile
I lavoratori, che saranno sempre d’animo sincero
Non lo festeggia con i fatti, ma sempre con il pensiero.
Prima quando la paga era un pò bassa
Si poteva scioperare
i lavoratori tutti in massa
Si facevano rispettare
Ed ora siam pieni di buffi e stracci
Perché siam guidati da Farinacci
Si lagnan tutti gli operai ed in special modo
i contadini,
Maledicendo tutte le leggi, Farinacci e Mussolini.
Son tant’ anni che siamo al sindacato
Sempre puntuali con le quote,
Senza aver nessun risultato
Ci viene messo il bastone tra le ruote.
Non si fa altro che cambiar segretari
Son tutti d’ accordo con i proprietari.
Ma una rivolta sebbene lontana, noi saremo
[vecchi
i pezzi più grossi degli oppositori saranno gli
orecchi!

envoyé par dq82 - 26/5/2017 - 10:01




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