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Vi är inte skit

Kartellen
Langue: suédois


Kartellen

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2014
kartellen

Musik: Jens "Chords" Resch.
Text: Sebastian Stakset, Leo Carmona Gonzales, M. Wiehe
Vi är inte skit

Vi är inte skit
Vi är inte skit

Först på benen, sist i säng
Ingens herre, allas dräng
Full beredskap dygnet runt
varje timme, var sekund

Vi röjer upp där ni svinar ner
De'e vi som serverar när ni vill ha mera
Vi spelar och sjunger när ni har kalas
Vi lappar och lagar det som ni slår i kras

Inkomstklyfter, va e syftet?
Mer åt de rikaste 10an mannen, om du inte visste
Å den så kallade eliten som manipulerat mitten
att förtrycka proletärer utan meriter
Klart de vill släppa marknaden fri
fucka folk enligt Milton Friedmanns utopi
där miljardärer förslavar oss 2050
fråga Piketti om kapital som styr vår politik
och blandas med styrelser hos näringsliv
D e moderat retorik, d krona för krona
Men i praktiken e deras fickor redan fulla
medans hälften av oss förlorar
Sätt dessa psykopater under uppsyn
Jag pratar om vargarna i fårkostym
Jag pratar om Carl Bildt och familjen Lundin
D Kartellen Mikael Wiehe, vi e en brinnande stubin

Vi är inte skit
Vi är inte skit
Vi är inte skit
Vi är inte skit

För dom som har makten är folket ett hot
De'e vi som är folket som ni försvarar er mot
Ni säger vi ljuger och stjäl och slår dank
och att såna som vi aldrig kan styra ett land

Men ni vill ha oss som röstboskap eller kanonmat
en reservarmé av arbetskraft som ni har behov av
Och dom fattiga ungar som inte tar för sej
kastas på tippen som ett ruttnande smörberg

Vi är inte skit
Vi är inte skit
Vi är inte skit
Vi är inte skit

Ungdomens kulor träffar: boom boom
när underklassens arbetsmarknad övermättas
Äta eller ätas medan händelser berättas
av Kartellen som synat er en aning
Vi anklagas för vänsterextremism och dyrkan till Stalin
Kalla mej våldsam, obehaglig o farlig
men d sanning mannen,
VI skildrar händelser, dont shoot the messenger,
Vilka e ni? Auktoriteter?
Ni e fucking bluff som sätter en dyr kostym på verkligheten
Duckat uppvärmningen av planeten
som har totalt glömt bort arbetarnas rättigheter
Vilken demokrati, oss ni skiter i
Ni polariserar d land min pappa sliter i
Er tid e förbi, inget varar för evigt
Gör en Filippa i september, säg hej då till Fredrik

Vi är inte skit
Vi är inte skit
Vi är inte skit
Vi är inte skit

envoyé par dq82 - 21/3/2017 - 12:14



Langue: italien

Traduzione italiana di Riccardo Venturi
22-3-2017 20:29

Due parole del traduttore. La traduzione è corredata di alcune note, dato che affronta (anche) temi molto "dentro" la realtà svedese. Il testo è redatto (anche graficamente) in una lingua estremamente popolaresca e "rappeggiante" (p.es. "de e", o "d e" per "det är" ecc.).
NON SIAMO MERDA

Non siamo merda

Non siamo merda
Non siamo merda

Prima in piedi, poi a letto
padrone di niente, servo di tutti
a completa disposizione il giorno intero
ogni ora, ogni secondo

Puliamo dove voi insudiciate
Siamo noi a far da servi quando voi volete di più
Noi suoniamo e cantiamo quando voi fate baldoria
Noi aggiustiamo e rattoppiamo quel che voi rompete

Disuguaglianze di reddito, a chi giovano?
Di più ai dieci più ricchi, se non sai
che la cosiddetta élite ha manipolato i sistemi
per opprimere immeritatamente i proletari
chiaramente vogliono lasciare libero il mercato
fottere la gente secondo l'utopia di Milton Friedman [1]
dove i miliardari ci schiavizzeranno fino al 2050
chiedere a Piketty [2] sul capitale che dirige la nostra politica
poi mischiare con le direttive industriali e commerciali
è la retorica del moderatismo, risparmiare quattrino su quattrino [3]
ma in pratica hanno già le tasche piene
mentre la metà di noi perde ogni cosa
questi psicopatici devono essere messi sotto controllo
parlo dei lupi travestiti da pecorelle
parlo di Carl Bildt [4] e della famiglia Lundin [5]
Kartellen e Mikael Wiehe, siamo una miccia accesa

Non siamo merda
Non siamo merda
Non siamo merda
Non siamo merda

Per chi ha il potere, la gente è una minaccia
Siamo noi la gente da cui vi dovete difendere
Noi diciamo, voi mentite, rubate e non fate un cazzo
e poi dite che gente come noi non potrà mai governare un paese

Ma voi ci volete come bestiame da voto o carne da cannone
una riserva di forza lavoro di cui avete bisogno
e i giovani poveri che non ce la fanno
sono buttati nella spazzatura come burro andato a male

Non siamo merda
Non siamo merda
Non siamo merda
Non siamo merda

Le pallottole dei giovani fanno centro, bum bum,
quando il mercato del lavoro per le classi inferiori si satura
mangiare o essere mangiati mentre i fatti sono raccontati
da Kartellen che vi ha instillato un sospetto
Siamo accusati di estremismo di sinistra e di adorare Stalin
chiamatemi violento, sgradevole e pericoloso
però ehi è la verità
NOI descriviamo fatti, don't shoot the messenger,
e voi chi siete? Autorità?
Siete un fottuto bluff che traveste a caro prezzo la realtà
evitando di parlare del riscaldamento planetario,
che ha totalmente dimenticato i diritti dei lavoratori,
ma quale democrazia, fate solo cacare,
polarizzate il paese mentre mio nonno deve ammazzarsi di lavoro
il vostro tempo è passato, niente dura per sempre
fatevi una Filippa a settembre e fate un ciaone a Fredrik [6]

Non siamo merda
Non siamo merda
Non siamo merda
Non siamo merda
[1] Il famoso economista americano (1912-2006), fondatore del pensiero monetarista, premio Nobel per l'economia nel 1976 e fautore di principi ultraliberisti. Il laboratorio privilegiato per l'applicazione pratica di tali principi fu, come è noto, il Cile di Pinochet dopo il golpe dell'11 settembre 1973, soprattutto a cura dei suoi allievi (i celebri ”Chicago Boys”). Nel testo disponibile il cognome viene scritto Friedmann alla tedesca; l'economista era di famiglia ebrea ucraina e il cognome, in yiddish, significa curiosamente ”uomo di pace”.

[2] Si tratta dell'economista francese Thomas Piketty (nel testo, i nomi degli economisti sono stati un po' ”massacrati”, forse volutamente?), i cui studi si sono occupati, appunto, delle disuguaglianze di reddito. La canzone fa precisi riferimenti all'opera più nota di Piketty, Il capitale nel XXI secolo, pubblicata nel 2013 (cioè un anno prima della composizione della canzone: è uno studio che è da annoverare tra i più importanti testi economici degli ultimi anni e ha avuto risonanza mondiale). Piketty è considerato un economista di sinistra.

[3] Traduco così, ma letteralmente è ”corona su corona”.

[4] Carl Bildt è un politico svedese del ”Partito di Unione Moderata” (Moderata Samlingspartiet), di cui è stato leader dal 1986 al 1999. Dal 1991 al 1994 è stato primo ministro svedese. Dal 2006 al 2014 è stato ministro degli esteri nel governo di Fredrik Reinfeldt (v. Nota 6).

[5] La potente famiglia Lundin è proprietaria della Lundin Petroleum, una compagnia petrolifera attiva specialmente in Sudan. Di particolare interesse il fatto che Carl Bildt (v. Nota 4), che è anche un importante imprenditore, ha interessi privati esattamente con la Lundin Petroleum (oltre che con il colosso del gas russo Gazprom).

[6] John Fredrik Reinfeldt, a sua volta leader del ”Partito di Unione Moderata”, è stato primo ministro svedese dal 2006 al 2014. Fa parte dell' ”ala conservatrice” del partito. Filippa Reinfeldt , née Holmberg, è stata sposata con Fredrik Reinfeldt dal 1992 al 2013; all'epoca di questa canzone mancava poco alle elezioni generali del settembre 2014, e Filippa Reinfeldt (storica sindaca di Täby) concorreva alla carica di consigliera comunale (kommunalråd); non fu eletta contro Torbjörn Rosdahl. Da allora si è completamente ritirata dalla vita politica.

22/3/2017 - 20:31




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