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Langue: grec moderne


Giorgos Pilalas (Georges Pilali) / Γιώργος Πιλάλας (Ζωρζ Πιλαλί)

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(Giorgos Pilalas (Georges Pilali) / Γιώργος Πιλάλας (Ζωρζ Πιλαλί))


To tsakáli
[1983]
Στίχοι: Ζωρζ Πιλαλί
Μουσική: Ζωρζ Πιλαλί
'Αλμπουμ: Επιθυμία!
Γιώργος Πιλάλας και το Καραβάνι του
Testo e musica di "Zorz Pilalì" (Giorgos Pilalas)
Album - Επιθυμια! ("Voglia")

epithymia


Su Giorgos Pilalas, o Georges Pilalì (Ζωρζ Πιλαλί) che dir si voglia, si veda quanto scritto da Gian Piero Testa, il 4 settembre 2013, a introduzione di Χωροφύλαξ. Come intendere questa canzone? Sembrerebbe, a occhio, la “classica” canzone sul padre portato via nella notte dai nazisti davanti al figlio che, poi, si aggira a Dachau per cercarlo... ma è scritta in un linguaggio esageratamente retorico, preceduta addirittura dalle SS che, in tedesco, portano via il malcapitato, e con espressioni riprese dalle canzoni popolari e resistenziali, quali tante ce ne sono in questo sito. Qualcosa, insomma, che fa sospettare -cosa del tutto facile, con “Zorz Pilalì”- una perfetta presa per i fondelli. Prima di tutto siamo in una “gelida nottata d'aprile”; e, poi, ad un tratto compaiono dei “colonnelli”, e qui si capisce ogni cosa. Altro che tedeschi e Dachau: nello stesso paese dove si è fatta e si continua a fare tanta retorica e tante làgrime sulle malefatte dei nazifascisti durante l'Occupazione, il fascismo ha poi dominato a lungo, facendo esattamente le stesse cose. Almeno così ho inteso questa canzone, magari sbagliando; disgraziatamente, un parere a GPT, che pure si era ripromesso di “esplorare il filone”, non posso più chiederglielo. Si legge “Dachau”, comunque, ma si intende Leros, Oropòs e compagnia bella. Mi sembra che sia sufficiente per inserire questa canzone nel percorso sulla dittatura greca, tenendo naturalmente conto del sarcasmo terrificante che è proprio di Giorgos Pilalas. La canzone proviene proprio da quel primo album del 1983 di cui GPT aveva detto che fece dire a molto: "Ma chi è questo cane?"; naturalmente, poi, l'album è diventato una specie di "oggetto di culto". Si chiama Επιθυμία! ("Voglia", "Desiderio"), pubblicato da "Giorgos Pilalas e la sua Carovana". [RV]
(Χτύπημα στην πόρτα)
Μπίττε!
Φερτσέεν ζη μάιν χίερ...
Βας βήξεν ζη;
Γκέμπεν ζη μίαρ μάιν φάτερ...
Ιχ φαρστέχε νιχτ! Βας μέχτεστ ντου;
Το γέρο μου ρε παιδί μου!!!


Μες στη νύχτα σαν τσακάλι θα ουρλιάζω
Το χαμένο μου πατέρα θα φωνάζω
Στο Νταχάου τριγυρνώ στην εξορία
Τι πικρή που είναι γέρο η τιμωρία

Κόκκινο του Μάη και τ’ Απρίλη ήσουν κλωνάρι
Μενεξεδιά κλωστή και νέο παλληκάρι
Μήτε λέξη δε σου βγάλαν απ’ το στόμα
Την ψυχή σου δώρισες γαρύφαλλο στο χώμα

Μες στη νύχτα σαν τσακάλι θα ουρλιάζω
Το χαμένο μου πατέρα θα φωνάζω
Στο Νταχάου τριγυρνώ στην εξορία
Τι πικρή που είναι γέρο η τιμωρία

Ανάμνησες γλυκιές το νου μου στροβιλίζουν
Εικόνες, θύμησες παλιές τώρα ξαναγυρίζουν
Έφυγες μέσα στη νυχτιά, την παγερή τ’ Απρίλη
Συνταγματάρχες προύχοντες σου σφάλισαν τα χείλη

Μες στη νύχτα σαν τσακάλι θα ουρλιάζω
Το χαμένο μου πατέρα θα φωνάζω
Στο Νταχάου τριγυρνώ στη Γερμανία
Τι σκληρή που είναι γέρο η τιμωρία

envoyé par Riccardo Venturi - Ελληνικó Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" - 17/3/2017 - 22:45



Langue: italien

Traduzione italiana di Riccardo Venturi
17-3-2017 22:45
LO SCIACALLO

(Colpi alla porta)
Bitte!
Versehen sie mein Herr...
Was wünschen sie?
Geben sie mir mein Vater...
Ich verstehe nicht! Was möchtest du?
[1]
Il mio vecchio, ehi, ragazzo mio!!!

Nella notte urlerò come uno sciacallo,
chiamerò gridando mio padre perduto
e mi aggiro qua confinato a Dachau
padre mio, com'è amara la pena

Eri un boccio rosso di maggio e di aprile,
un filo viola e un giovane e fulgido eroe
non ti cavarono neanche una parola dalla bocca
e donasti la tua vita come un garofano buttato in terra

Nella notte urlerò come uno sciacallo,
chiamerò gridando mio padre perduto
e mi aggiro qua confinato a Dachau
padre mio, com'è amara la pena

Dolci ricordi mi turbinano nella mente
immagini, vecchie rimembranze ora ritornano
te ne sei andato in quella gelida nottata d'aprile,
dei colonnelli di rango ti han tappato la bocca

Nella notte urlerò come uno sciacallo,
chiamerò gridando mio padre perduto
e mi aggiro qua in Germania, a Dachau
padre mio, com'è amara la pena
[1] In tedesco:

- Prego!
- Aspettate, signore...
- Che volete?
- Datemi mio padre...
- Non capisco! Che vuoi...?


La trascrizione delle parole tedesche nel testo originale, almeno come appare dai testi reperibili (e dal video) è parecchio “fantasiosa”.

17/3/2017 - 22:46




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