Tres ojos, cuatro orejas
Mucho pelo entre medio 'e las cejas
Con los cachetes llenos de granos
Sin brazos ni piernas, como los gusanos
Imperfecciones en to' los lugares
Cicatrices, jorobas, lunares
Juanetes en los dos pies
Con ocho dedos en vez de diez
Blanco que se te ven las venas del cerebro
Como café sin leche bien negro
Mal distribuidos, como las vacas
Mucha barriga pero con las patas flacas
Cabeza grande, cuerpo chiquito
Celulitis con lo mulos blanditos
Mucho labio bembón o bembona
Una nariz que parece otra persona
Aquí todos somos deformes
Y nos resistimos a usar uniformes
Lo más feo de la flor es el tallo
La belleza se alimenta de fallos
Como nos vemos curiosos
Ponemos a los lindos nerviosos
Que toda la gente nos señale
Lo que no es igual, sobresale
Soy anormal
Soy anormal
Soy anormal
Somos anormales
Lo que me gusta de ti es que tú eres anormal
Nuestra sexualidad se despierta
El ADN con las piernas abiertas
Los cromosomas bailando bolero
Las hormonas con hambre lamiéndose los cueros
Y procreamos una cosa bien rara
Como nosotros pero con otra cara
Nuestra genética, un laberinto
Somos igual de distintos
Lo que se mezcla es más interesante
Como una mosca con orejas de elefante
Lo colores se triplican, nadie pierde
Amarillo con azul hacen verde
Original
No lo pueden copiar
Lo que es impuro no se puede duplicar
La raza se arregla cuando se daña
Somos de la tribu que con sucio se baña
Soy anormal
Soy anormal
Soy anormal
Somos anormales
Lo que me gusta de ti es que tu eres anormal
Soy anormal
Soy anormal
Soy anormal
Soy anormal
Soy anormal
Soy anormal
Soy anormal
Soy anormal
Soy anormal
Soy anormal
Soy anormal
Soy anormal
Mucho pelo entre medio 'e las cejas
Con los cachetes llenos de granos
Sin brazos ni piernas, como los gusanos
Imperfecciones en to' los lugares
Cicatrices, jorobas, lunares
Juanetes en los dos pies
Con ocho dedos en vez de diez
Blanco que se te ven las venas del cerebro
Como café sin leche bien negro
Mal distribuidos, como las vacas
Mucha barriga pero con las patas flacas
Cabeza grande, cuerpo chiquito
Celulitis con lo mulos blanditos
Mucho labio bembón o bembona
Una nariz que parece otra persona
Aquí todos somos deformes
Y nos resistimos a usar uniformes
Lo más feo de la flor es el tallo
La belleza se alimenta de fallos
Como nos vemos curiosos
Ponemos a los lindos nerviosos
Que toda la gente nos señale
Lo que no es igual, sobresale
Soy anormal
Soy anormal
Soy anormal
Somos anormales
Lo que me gusta de ti es que tú eres anormal
Nuestra sexualidad se despierta
El ADN con las piernas abiertas
Los cromosomas bailando bolero
Las hormonas con hambre lamiéndose los cueros
Y procreamos una cosa bien rara
Como nosotros pero con otra cara
Nuestra genética, un laberinto
Somos igual de distintos
Lo que se mezcla es más interesante
Como una mosca con orejas de elefante
Lo colores se triplican, nadie pierde
Amarillo con azul hacen verde
Original
No lo pueden copiar
Lo que es impuro no se puede duplicar
La raza se arregla cuando se daña
Somos de la tribu que con sucio se baña
Soy anormal
Soy anormal
Soy anormal
Somos anormales
Lo que me gusta de ti es que tu eres anormal
Soy anormal
Soy anormal
Soy anormal
Soy anormal
Soy anormal
Soy anormal
Soy anormal
Soy anormal
Soy anormal
Soy anormal
Soy anormal
Soy anormal
envoyé par Lorenzo Masetti - 2/2/2017 - 23:31
Langue: italien
Traduzione italiana di Laura da LyricsTranslate
(con qualche limitatissima correzione)
(con qualche limitatissima correzione)
SIAMO ANORMALI
Tre occhi, quattro orecchie
Molti peli nel mezzo delle sopracciglia
Con le guance piene di brufoli
Senza braccia né gambe come i vermi
Imperfezioni in tutti i luoghi
Cicatrici, gobbe, nei
Alluce valgo nei due piedi
Con otto dita invece di dieci
Così bianco che ti si vedono le vene del cervello
Come il caffè senza latte, ben nero
Mal distribuito come le vacche
Molta pancia, ma con le gambe magre
Testa grande, corpo piccolo
Cellulite con le cosce tenere
Labbra grosse, bembón o bembona [1]
Un naso che sembra un'altra persona
Qui siamo tutti deformi
E ci resistiamo ad indossare uniformi
La cosa più brutta del fiore è lo stelo
La bellezza si nutre di fallimenti
Perché ci vediamo curiosi
Rendiamo ai belli nervosi
Che tutta la gente ci indichi
Quello che non è uguale salta all'occhio.
Sono anormale!
Sono anormale!
Sono anormale!
Siamo anormali
Quello che mi piace di te
È che tu sei anormale.
La nostra sessualità si sveglia
Il DNA con le gambe aperte
I cromosomi che ballano il bolero
Gli ormoni affamati a leccarsi i cuoi
E procreiamo una cosa piuttosto rara
Proprio come noi ma con un'altra faccia
La nostra genetica, un labirinto
Siamo ugualmente diversi
Ciò che si mischia è più interessante
Come una mosca con le orecchie di elefante
I colori triplicano, nessuno perde
Giallo e blu insieme danno il verde
Originale
non lo possono copiare
Ciò che è impuro non può essere duplicato
La razza si aggiusta quando si danneggia
Noi siamo della tribù che si fa un bagno nel sudicio.
Sono anormale!
Sono anormale!
Sono anormale!
Siamo anormali
Quello che mi piace di te
È che tu sei anormale.
Sono anormale!
Sono anormale!
Sono anormale!
Sono anormale!
Sono anormale!
Sono anormale!
Sono anormale!
Sono anormale!
Tre occhi, quattro orecchie
Molti peli nel mezzo delle sopracciglia
Con le guance piene di brufoli
Senza braccia né gambe come i vermi
Imperfezioni in tutti i luoghi
Cicatrici, gobbe, nei
Alluce valgo nei due piedi
Con otto dita invece di dieci
Così bianco che ti si vedono le vene del cervello
Come il caffè senza latte, ben nero
Mal distribuito come le vacche
Molta pancia, ma con le gambe magre
Testa grande, corpo piccolo
Cellulite con le cosce tenere
Labbra grosse, bembón o bembona [1]
Un naso che sembra un'altra persona
Qui siamo tutti deformi
E ci resistiamo ad indossare uniformi
La cosa più brutta del fiore è lo stelo
La bellezza si nutre di fallimenti
Perché ci vediamo curiosi
Rendiamo ai belli nervosi
Che tutta la gente ci indichi
Quello che non è uguale salta all'occhio.
Sono anormale!
Sono anormale!
Sono anormale!
Siamo anormali
Quello che mi piace di te
È che tu sei anormale.
La nostra sessualità si sveglia
Il DNA con le gambe aperte
I cromosomi che ballano il bolero
Gli ormoni affamati a leccarsi i cuoi
E procreiamo una cosa piuttosto rara
Proprio come noi ma con un'altra faccia
La nostra genetica, un labirinto
Siamo ugualmente diversi
Ciò che si mischia è più interessante
Come una mosca con le orecchie di elefante
I colori triplicano, nessuno perde
Giallo e blu insieme danno il verde
Originale
non lo possono copiare
Ciò che è impuro non può essere duplicato
La razza si aggiusta quando si danneggia
Noi siamo della tribù che si fa un bagno nel sudicio.
Sono anormale!
Sono anormale!
Sono anormale!
Siamo anormali
Quello che mi piace di te
È che tu sei anormale.
Sono anormale!
Sono anormale!
Sono anormale!
Sono anormale!
Sono anormale!
Sono anormale!
Sono anormale!
Sono anormale!
[1] Persona che ha le labbra molto grosse. Peggiorativo.
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primo singolo estratto dall'album Residente in uscita nel marzo 2017
La normalità non esiste. Il termine "anormale" che viene usato con una connotazione dispregiativa, sta rivelando il suo lato positivo, perché è interessante essere anormali. Inoltre tutti hanno qualcosa di anormale, quindi la definizione stessa di normalità non ha senso.
Tutti veniamo dall'Africa. I primi homo sapiens venivano dal Kenya. Tutti gli esseri umani hanno nel DNA la parte nera dell'Africa. La maggior parte dei sudamericani ha almeno un 7% del DNA che viene dalla Siberia, dalle popolazioni che avevano attraversato lo stretto di Bering per colonizzare il continente americano. Veniamo tutti dallo stesso posto e non hanno senso queste guerre per motivi razziali o religiosi. Anche se l'umanità si è diffusa in tutti i paesi e ognuno possiede una propria cultura, non dovremmo mai dimenticare che siamo tutti fratelli.
Così racconta il suo nuovo pezzo, tratto dal suo primo album solista dopo lo scioglimento dei Calle 13, il cantante portoricano Réné Pérez Joglar, conosciuto con il nome d'arte di Residente. La canzone è accompagnata da un bel video che ne esplicita il messaggio, diretto dallo stesso autore.
La canzone è stata registrata con la collaborazione di alcuni membri del gruppo tuvano Chirgilchin, che utilizzano la tecnica ancestrale del canto difonico Xöömej.
Residente