From the Falklands to the Balkans
I've fought in every war
I've seen every battle
And always wanted more
From Troy to Berlin
Down to the Western Shore
With my weapon by my side
I've fought in every war
I've fought in every war
Again and again
From the battleline
To the empty trench
Against every foe
And the children of men
I've fought every war
And I know I'll fight again
I've fought in every war
I've seen every battle
And always wanted more
From Troy to Berlin
Down to the Western Shore
With my weapon by my side
I've fought in every war
I've fought in every war
Again and again
From the battleline
To the empty trench
Against every foe
And the children of men
I've fought every war
And I know I'll fight again
Contributed by Bernart Bartleby - 2017/1/23 - 22:53
Language: Italian
Tentativo di traduzione di Bernart Bartleby.
(DALLE FALKLANDS AI BALCANI) HO COMBATTUTO IN OGNI GUERRA
Dalle Falklands ai Balcani
Ho combattuto in ogni guerra
Ho visto ogni battaglia
E non mi basta mai
Da Troia a Berlino
Lungo la costa occidentale
Con la mia arma al fianco
Ho combattuto in ogni guerra
Ho combattuto in ogni guerra
Ancora e ancora
Dalla prima linea
Alla vuota trincea
Contro ogni nemico
Contro il genere umano (*)
Ho combattuto tutte le guerre
E so che combatterò ancora
Dalle Falklands ai Balcani
Ho combattuto in ogni guerra
Ho visto ogni battaglia
E non mi basta mai
Da Troia a Berlino
Lungo la costa occidentale
Con la mia arma al fianco
Ho combattuto in ogni guerra
Ho combattuto in ogni guerra
Ancora e ancora
Dalla prima linea
Alla vuota trincea
Contro ogni nemico
Contro il genere umano (*)
Ho combattuto tutte le guerre
E so che combatterò ancora
(*) Letteralmente “i bambini degli uomini”. Ha un che di biblico, come l’espressione “figlio dell’uomo” che nell’Antico Testamento e nei Vangeli indica Gesù e che in aramaico vuole dire solo essere umano. Penso che Beck intendesse far dire al protagonista che nella sua guerra totale e permanente non ha mai fatto distinzione tra uomini, vecchi, donne e bambini.
Contributed by Bernart Bartleby - 2017/1/24 - 09:02
In margine.
Curioso lo pseudonimo che Beck si è scelto per questo brano, "H. Haglund". Hägglund era il vero cognome di Joe Hill, e quella "H." chissà che non stia, appunto, per "Hill"...
Curioso lo pseudonimo che Beck si è scelto per questo brano, "H. Haglund". Hägglund era il vero cognome di Joe Hill, e quella "H." chissà che non stia, appunto, per "Hill"...
L'Anonimo Toscano del XXI Secolo - 2017/1/24 - 23:01
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Una canzone “patriottica” scritta da Beck sotto lo pseudonimo di H. Haglund.
Testo trovato su Wiskeyclone
Si tratta di un inedito, presente fra una sessantina di brani scritti da Beck a partire dal 2004, 20 dei quali andarono poi a far parte della raccolta di spartiti “Song Reader”, pubblicata nel 2012, che l'anno seguente divenne un disco collettivo in cui ogni singolo brano fu interpretato da un artista diverso, da Jeff Tweedy a Norah Jones, da Jack White a Marc Ribot, Loudon Wainwright III, Jack Black e lo stesso Beck.
A proposito del progetto “Song Reader” si vedano anche America Here's My Boy e The 335 Years' War