Il crepitio di ramoscelli
appena spezzati
da anfibi pesanti
come carri armati
le foglie che frusciano
sotto l’avanzare
di un nemico temuto
per le sue gesta infami
parole da prima sussurrate
che crescono con il sorgere del sole
“Allerta!” spezza il silenzio sulle tane
il comandante Giuda
grida ai valorosi Orlandini..
non c’è modo di realizzare
che in quel giorno di settembre
il tempo...
si fermò... alle sette del mattino
puoi gridare “Urrà” quando vuoi
a bruciapelo sparare tutti i colpi che vuoi
ma non ferirari mai
l’orgoglio partigiano
l’anima patriota
batte nel cuore
del popolo italiano.
appena spezzati
da anfibi pesanti
come carri armati
le foglie che frusciano
sotto l’avanzare
di un nemico temuto
per le sue gesta infami
parole da prima sussurrate
che crescono con il sorgere del sole
“Allerta!” spezza il silenzio sulle tane
il comandante Giuda
grida ai valorosi Orlandini..
non c’è modo di realizzare
che in quel giorno di settembre
il tempo...
si fermò... alle sette del mattino
puoi gridare “Urrà” quando vuoi
a bruciapelo sparare tutti i colpi che vuoi
ma non ferirari mai
l’orgoglio partigiano
l’anima patriota
batte nel cuore
del popolo italiano.
Contributed by dq82 - 2017/1/11 - 19:56
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2014
Esiste chi Resiste
Testo di Alessandro Caporossi
Testo fornitoci direttamente dai Gasparazzo (nella persona di Generoso Pierascenzi), Ringraziamo immensamente, sperando di far conoscere questo splendido disco a quante più persone possibili
da “Nessuno ha mai visto Dio” di Gabriella Caramore
La zona intorno a Modena e Reggio Emilia , verso il territorio di pianura e Nonantola, da quel fatidico 8 settembre 1943, ha conosciuto momenti di violenza e di lacrime, di atti di coraggio e di abnegazione che non devono essere cancellati. Non diversamente da altri paesi, ha visto i suoi figli combattersi e uccidersi, ha visto l’odio che “…si sfrena tra i fratelli in ira a morte…” (Ungaretti- Mio fiume anche tu); ha visto nuclei familiari brutalmente scomparire per sempre, mentre “…un gemito d’agnelli si propaga smarrito per le strade esterrefatte…”
Però, diversamente da Quasimodo, non penso che si debbano appendere “alle fronde dei salici…” le cetre, soprattutto in quei momenti tremendi; la parola, la poesia, la musica devono risuonare e poi mantenere viva la memoria, affinché chi è vissuto ed è morto per i valori in cui credeva, sia veramente esistito.
Le canzoni che sono raccolte in questo CD mi sembrano la strada giusta per il ricordo, sono una piccola antologia di Spoon River ; ognuna di loro è un epitaffio che sintetizza un momento significativo dell’esistenza di essere umano, nel quale la collettività si riconosce e che diventa fondamenta sulla quale ricostruire un’umanità che sembrava perduta.
“Appunti sui brani dedicati alla Resistenza”
Professoressa Mina Giunchi
Villa Emma - Rosso albero - La notte di San Giovanni - Staffette - Le tane - La grotta - Tira - La torre - Bussina - Vercallo - Navicello - Avanti lavativi! - Eco nel vuoto - Campazzo - Cortogno - Il sipario
Gli uomini devono nascondersi per evitare rastrellamenti, arruolamenti forzati, deportazione; sono come animali che devono imbucarsi. Le case non sono sicure, sono “tane incerte”, come canta Ungaretti. E a volte anche gli anfratti, i fossi non bastano: è sufficiente una battuta a tappeto a distruggere gli uomini in un giorno di settembre, ma non i loro sogni e i loro ideali.