Serge Gainsbourg: Requiem pour un con
GLI EXTRA DELLE CCG / AWS EXTRAS / LES EXTRAS DES CCGLanguage: French
Écoute les orgues
Elles jouent pour toi
Il est terrible cet air là
J'espère que tu aimes
C'est assez beau, non?!?
C'est le requiem pour un con
Je l'ai composé spécialement pour toi
A ta mémoire de scélérat
C'est un joli thème
Tu ne trouves pas, non?!?
Semblable à toi même
Pauvre con
Voici les orgues
Qui remettent ça
Faut que t'apprennes par coeur cet air là
Que tu n'aies pas même
Une hésitation
Sur le requiem pour un con
Quoi tu me regardes?!?
Tu n'apprécies pas?!?
Mais qu'est-ce qu'y a là dedans
Qui te plaît pas?!?
Pour moi c'est idem
Que ça te plaise ou non
Je te le rejoue quand même
Pauvre con
Écoute les orgues
Elles jouent pour toi
Il est terrible cet air là
J'espère que tu aimes
C'est assez beau, non?!?
C'est le requiem pour un con
Je l'ai composé spécialement pour toi
A ta mémoire de scélérat
Sur ta figure blême
Aux murs des prisons
J'inscrirai moi-même: "Pauvre con"
Elles jouent pour toi
Il est terrible cet air là
J'espère que tu aimes
C'est assez beau, non?!?
C'est le requiem pour un con
Je l'ai composé spécialement pour toi
A ta mémoire de scélérat
C'est un joli thème
Tu ne trouves pas, non?!?
Semblable à toi même
Pauvre con
Voici les orgues
Qui remettent ça
Faut que t'apprennes par coeur cet air là
Que tu n'aies pas même
Une hésitation
Sur le requiem pour un con
Quoi tu me regardes?!?
Tu n'apprécies pas?!?
Mais qu'est-ce qu'y a là dedans
Qui te plaît pas?!?
Pour moi c'est idem
Que ça te plaise ou non
Je te le rejoue quand même
Pauvre con
Écoute les orgues
Elles jouent pour toi
Il est terrible cet air là
J'espère que tu aimes
C'est assez beau, non?!?
C'est le requiem pour un con
Je l'ai composé spécialement pour toi
A ta mémoire de scélérat
Sur ta figure blême
Aux murs des prisons
J'inscrirai moi-même: "Pauvre con"
Contributed by Bernart Bartleby - 2016/12/5 - 22:29
Fotoreporter di Repubblica riprende casualmente il misterioso Anonimo Toscano del XXI Secolo!
Firenze, 6 dicembre. Autentico e clamoroso scoop di un fotoreporter della redazione fiorentina del quotidiano Repubblica: nel tardo pomeriggio di ieri sera, 5 dicembre, è riuscito infatti a fotografare l'ultramisterioso Anonimo Toscano del XXI secolo, la cui identità permane comunque del tutto sconosciuta. L'Anonimo (da tutti apostrofato come "Twenty-One", ndr) si trovava alla testa di un corteo antagonista che stava manifestando nel centro di Firenze per la vittoria nel "referendum costituzionale" del 4 dicembre, che ha visto la caduta del premier Matteo Renzi. Secondo la testimonianza del fotoreporter, l'Anonimo stava in quel momento cantando al microfono una delle 112 versioni dell'Internazionale, ma non saprebbe dire precisamente in quale lingua. Tra la folla presente al corteo si udivano gentilissimi e pacati slogan, quali: Renzi in miniera / Nardella in fonderia! / E' questa la nostra / democrazia !, oppure: Nardella in Campania / Renzi a Pontassieve / la strada pe' andà in culo / 'e gli è dimolto breve!. Si notino peraltro i possenti mezzi dispiegati dai manifestanti, con la cassa acustica e il modernissimo sistema di amplificazione sistemati su una bicicletta (scassata, ndr). Assai curioso anche l'abbigliamento "grunge-operaistico" dell'Anonimo; secondo la testimonianza del fotoreporter, egli avrebbe "tra i 50 e i 60 anni", "capelli lunghi ma legati a coda di cavallo", "un fisico abbastanza intimidatorio, con una statura senz'altro superiore a 1,90" e "portava sulle spalle un vecchissimo zaino bisunto". [Reuters]
Firenze, 6 dicembre. Autentico e clamoroso scoop di un fotoreporter della redazione fiorentina del quotidiano Repubblica: nel tardo pomeriggio di ieri sera, 5 dicembre, è riuscito infatti a fotografare l'ultramisterioso Anonimo Toscano del XXI secolo, la cui identità permane comunque del tutto sconosciuta. L'Anonimo (da tutti apostrofato come "Twenty-One", ndr) si trovava alla testa di un corteo antagonista che stava manifestando nel centro di Firenze per la vittoria nel "referendum costituzionale" del 4 dicembre, che ha visto la caduta del premier Matteo Renzi. Secondo la testimonianza del fotoreporter, l'Anonimo stava in quel momento cantando al microfono una delle 112 versioni dell'Internazionale, ma non saprebbe dire precisamente in quale lingua. Tra la folla presente al corteo si udivano gentilissimi e pacati slogan, quali: Renzi in miniera / Nardella in fonderia! / E' questa la nostra / democrazia !, oppure: Nardella in Campania / Renzi a Pontassieve / la strada pe' andà in culo / 'e gli è dimolto breve!. Si notino peraltro i possenti mezzi dispiegati dai manifestanti, con la cassa acustica e il modernissimo sistema di amplificazione sistemati su una bicicletta (scassata, ndr). Assai curioso anche l'abbigliamento "grunge-operaistico" dell'Anonimo; secondo la testimonianza del fotoreporter, egli avrebbe "tra i 50 e i 60 anni", "capelli lunghi ma legati a coda di cavallo", "un fisico abbastanza intimidatorio, con una statura senz'altro superiore a 1,90" e "portava sulle spalle un vecchissimo zaino bisunto". [Reuters]
CCG/AWS Staff - 2016/12/6 - 05:21
"grunge-operaistico" è dire poco!
Gli mancava solo l'elmo e lo scramasax!
Ecco spiegato perchè l'Anonimo Toscano se la cava così bene con le antiche lingue germaniche!
A me l'Anonimo Toscano mi fa un poco paura!
Meglio non farlo arrabbiare quello lì!
Gli mancava solo l'elmo e lo scramasax!
Ecco spiegato perchè l'Anonimo Toscano se la cava così bene con le antiche lingue germaniche!
A me l'Anonimo Toscano mi fa un poco paura!
Meglio non farlo arrabbiare quello lì!
B.B. - 2016/12/6 - 08:32
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Parole e musica di Serge Gainsbourg.
Un proto-rap la cui melodia pare fu ispirata a Gainsbourg dall'ascolto di un movimento dalla “Sinfonia del Nuovo Mondo” di Dvořák.
Nella colonna sonora del film poliziesco “Le Pacha” diretto nel 1968 da Georges Lautner, con Jean Gabin.
Spero che nessuno chieda oggi per quale motivo ho proposto questo brano e a chi lo dedico...
Se comunque a qualcuno pungesse vaghezza in tal senso, prego di fare riferimento ad una canzone già contenuta sulle CCG/AWS, un'antica ballata inglese ritenuta perduta ma recentemente riscoperta nel “Percy's Folio” e ricondotta senza ombra di dubbio a “The English and Scottish Popular Ballads”, la celebre raccolta ottocentesca curata da Francis James Child...
Parlo ovviamente di Matty Rentz (Child #306).
Ça c'est génial!