Madre Maria delle tabacchine
vegliaci oltre il confine, vegliaci oltre il confine
Madre Maria delle tabacchine
vegliaci oltre il confine che c’era e non c’è
Quando andavamo per il tabacco
ne partivamo in due, ne tornavamo in quattro
sputi e bastone e carezze del potere
e sudore da buttare per vivere ancora
Madre Maria dei pomodori appesi
vegliaci tutti stesi, vegliaci tutti stesi
Santa Madonna e ulivo benedetto
dellu trappitu e dellu tiralettu
Dopo la Manifattura, quando chiusero i tabacchi
a cogliere i pomodori ci vanno i polacchi
batte il sole sulla febbre nel Tavoliere
sulla bara di un ignoto lavoratore
Madre Maria delle pizzicate
veglia sulle tarantate, veglia sulle tarantate
Santa Madonna della nevrastenia
svegliami il violinista nella barberia
quando ci pizzicava quel ragno scorpione
nel ballo scatenato c’era la guarigione
ora ci sta il dottore, la benzodiazepina
la televisione accesa da sera a mattina
Madre Maria del latifondo
mostraci un altro mondo, mostraci un altro mondo
Santa Madonna dell’occupazione
trova tu la soluzione per questa povertà
Quando l’Arneide fu l’oratorio
ora di De Martino, ora di Di Vittorio
ora et labora alla Capitanata
quando Maria Catena si fu liberata
Quel fazzoletto rosso che tu portavi al collo
è l’amore che ti voglio, è l’amore che ti voglio
Quel fazzoletto azzurro che tu porti in testa
per la vita che ci resta, la festa di lassù
Madre Maria delle tabacchine
svegliaci oltre il confine, svegliaci oltre il confine
Madre Maria delle tabacchine
svegliaci oltre il confine di questa realtà.
vegliaci oltre il confine, vegliaci oltre il confine
Madre Maria delle tabacchine
vegliaci oltre il confine che c’era e non c’è
Quando andavamo per il tabacco
ne partivamo in due, ne tornavamo in quattro
sputi e bastone e carezze del potere
e sudore da buttare per vivere ancora
Madre Maria dei pomodori appesi
vegliaci tutti stesi, vegliaci tutti stesi
Santa Madonna e ulivo benedetto
dellu trappitu e dellu tiralettu
Dopo la Manifattura, quando chiusero i tabacchi
a cogliere i pomodori ci vanno i polacchi
batte il sole sulla febbre nel Tavoliere
sulla bara di un ignoto lavoratore
Madre Maria delle pizzicate
veglia sulle tarantate, veglia sulle tarantate
Santa Madonna della nevrastenia
svegliami il violinista nella barberia
quando ci pizzicava quel ragno scorpione
nel ballo scatenato c’era la guarigione
ora ci sta il dottore, la benzodiazepina
la televisione accesa da sera a mattina
Madre Maria del latifondo
mostraci un altro mondo, mostraci un altro mondo
Santa Madonna dell’occupazione
trova tu la soluzione per questa povertà
Quando l’Arneide fu l’oratorio
ora di De Martino, ora di Di Vittorio
ora et labora alla Capitanata
quando Maria Catena si fu liberata
Quel fazzoletto rosso che tu portavi al collo
è l’amore che ti voglio, è l’amore che ti voglio
Quel fazzoletto azzurro che tu porti in testa
per la vita che ci resta, la festa di lassù
Madre Maria delle tabacchine
svegliaci oltre il confine, svegliaci oltre il confine
Madre Maria delle tabacchine
svegliaci oltre il confine di questa realtà.
Contributed by adriana - 2016/8/5 - 17:40
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Alessio Lega e I Malfattori - Albumconcerto
Canta e suona la chitarra classica Alessio Lega
Canta e suona il cembalino Giusi Delvecchio
Chitarra resofonica Roberto Zamagna
Basso elettrico Nicola Zamagna
Organo Hammond Guido Baldoni
registrata live a Gambettola il 27 ottobre 2015
Maria Tabacchina (con Maria Solitaria e Maria Tortura) fa parte della trilogia della "Madonne", preghiere laiche sulle figure femminili scritte originariamente da Alessio Lega per il film di Ascanio Celestini "Viva la sposa" (2015) dove è appunto stata inserito un frammento di Maria Tabacchina.