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Αϊ σιχτίρ

Vandaloup / Βανδαλούπ
Langue: grec moderne


Vandaloup / Βανδαλούπ

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Aï sihtír
[1997]
Στίχοι και μουσική:
Παύλος, Μάριος, 'Εφης, Τάσος
'Αλμπουμ: Νέα Τάξη Καθαρμάτων

Testo e Musica:
Pavlos, Marios, Efis, Tasos
Album: Νέα Τάξη Καθαρμάτων
("Una nuova banda di canaglie")

Vandaloup, anni '90.
Vandaloup, anni '90.


Le nostre incursioni nella Grecia dei (rii) tempi d'oggi ci portano stamani in mezzo al punk. I Vandaloup si sono formati nel 1990 a Salonicco; hanno continuato a chiamarsi così fino al 2000 nella formazione originaria. Dal 2000, con alcune new entries, si chiamano invece Ζώα Προς Εξαφάνηση, ovvero “Animali in via di estinzione”. Nella formazione originaria “Vandaloup” (Pavlos, Marios, Efis, Tasos; dal 2000 Paschalis e Christos hanno preso il posto di Marios e Efis) hanno pubblicato, dopo vari “demo”, il primo album nel 1997, Νέα τάξη καθαρμάτων (“Una nuova banda di canaglie”), dal quale è tratto giustappunto questo brano.

Nel 1997 erano state appena prese delle “nuove misure” riguardo alla Polizia greca, delle quali si fa appunto menzione qua. Secondo tali “nuove misure”, i poliziotti dovevano portare il casco bianco e sarebbero stati obbligati a farsi riconoscere. Al tempo stesso, specialmente alle forze antisommossa (MAT) venivano riconosciuti aumenti di stipendio e incentivi. La Polizia greca, intendiamoci, non è fondamentalmente diversa da quella di tutti gli altri paesi; la riconosciuta “specialità” della Polizia greca è però, come è noto, di contare tra i suoi effettivi uno spropositato numero di autentici nazisti, che hanno trovato in seguito una magnifica espressione in “Alba Dorata”. Talmente magnifica (come è stato del resto rilevato precisamente analizzando i flussi elettorali delle sezioni dove erano presenti commissariati, caserme ecc.) da aver fatto parlare della Polizia come filiale di Alba Dorata. o di Alba Dorata come filiale della Polizia. Piena interazione.

Ma non c'era neppure bisogno di Alba Dorata: dare di nazisti ai poliziotti greci è sempre, come dire, venuto naturale. Dove se ne parla, l'accostamento a Hitler, alle SS, ai lager e a quant'altro spunta fuori da sé; figuriamoci, com'è ovvio che sia, in un testo punk che pure mostra una sorta di ingenuo compiacimento per le “nuove misure”. Per il resto, ohimè, nulla di nuovo sotto il sole. Nel 1997, magari, nessun musicista era stato ancora ammazzato dai nazisti con il beneplacito della Polizia. Poi c'è stato Killah P. [RV]
Μπατσινόμοι με στολές !
Αϊ σιχτίρ, αϊ σιχτίρ
σε πορείες ρουφιανιές !
Αϊ σιχτίρ, αϊ σιχτίρ
Μπάτσοι υπεράνω όλων!
Αϊ σιχτίρ, αϊ σιχτίρ
μες στους δρόμους να σκοτώνουν!
Αϊ σιχτίρ, αϊ σιχτίρ

Τώρα με τα νέα μέτρα, σου το λέω ρε μαλάκα,
πως δε θα την βγάλεις καθαρή.
Πρέπει να φορέσεις κράνος
για να μοιάζεις με μπασκίνα,
με γουρούνι και με ματατζή
Δείξε τώρα τα χαρτιά σου
Δεν περνάει η μαγκιά σου
Θα το φας το κλομπ στην πλάτη
Θα σε κάνουμε σακάτη

Τώρα το κάθε γουρούνι
που φοράει άσπρο κράνος
κι έχει στο κεφάλι του σκατά
του αυξήσαν το μισθό του,
και του δώσανε αξία
για να σε βαράει πιο καλά
Αν γουστάρεις να `σαι θύμα
έμπα αμέσως μες στο τμήμα
κι άμα τα ξεράσεις όλα
θα σου δώσουν coca cola

Είσαι θύμα αν νομίζεις
πως τα τίναξε ο Χίτλερ
το Dachau, οι SS και οι ναζί (eins, zwei, drei!)
Έλα δω σε μας ρε φίλε
για να δεις πως σε σκοτώνει
η ελληνική καταστολή
Αϊ σιχτίρ!

envoyé par Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" - 22/6/2016 - 06:53



Langue: italien

Traduzione italiana e note di Riccardo Venturi
22 giugno 2016 07:44



Due parole del traduttore. Le note esplicative hanno sì carattere linguistico, ma servono anche per addentrarsi un po' nel "gergo di piazza" greco, che è una metalingua ricchissima utilizzata moltissimo nei generi musicali giovanili attuali (punk, rap eccetera).
MA VAFFANCULO

Sbirri in divisa ! [1]
Ma va', ma vaffanculo [2]
in cortei pieni di spie ! [3]
Ma va', ma vaffanculo
Sbirri sopra ogni cosa !
Ma va', ma vaffanculo
Per le strade a ammazzare !
Ma va', ma vaffanculo

Ora con le nuove misure, lo dico a te, stronzo, [4]
non pensare di farla franca [5]
Dovrai portare il casco
per sembrare uno sbirro [6],
un maiale, un celerino [7]
Ora mostra i documenti,
non serve più che fai il bullo, [8]
te lo ficchi in culo il manganello,
e il culo te lo facciamo noi. [9]

Ora però a ogni maiale
che porta un casco bianco [10]
e che in capo ci ha merda
gli hanno aumentato lo stipendio
e gli han dato un incentivo
per farlo pestare ancora meglio.
Se ti piace far da vittima
entra subito in un commissariato,
e se tutto questo ti farà schifo
ti daranno una cocacola

Sei una vittima se credi
che son crepati Hitler,
Dachau, le SS e i nazisti (eins, zwei, drei!)
Vieni qua con noi, amico,
a vedere come ti ammazza
la repressione greca.
Ma vaffanculo!
[1] Μπατσινόμοι sembra una creazione “ad hoc”, combinando μπάτσος “sbirro” (dal turco baç “doganiere, guardia di finanza”) e il corrente termine dotto αστυνόμος “poliziotto” (ovvero “colui che mantiene la legge nella Rocca ateniese”, tanto per esemplificare come si è venuto formando il lessico ufficiale greco). Da qui la αστυνομία “polizia”; sarebbe stato impossibile utilizzare πολιτεία, da cui deriva “polizia” in quasi tutte le lingue, dato che in greco significa “civiltà, educazione”.

[2] L'intero testo del brano, redatto nel più rigoroso Αργκό της πιάτσας (gergo di strada, o “di piazza” visto che πιάτσα viene proprio dalla parola italiana), esemplifica alla perfezione quanto il greco gergale debba alla lingua turca; secoli di dominio ottomano hanno lasciato il segno. Il “vaffanculo” è il turco ay siktir, propriamente “ma va' a farti fottere”.

[3] L'italiano “ruffiano” ha dato il greco ρουφιανός, che si usa sia in senso proprio, sia (forse anche più spesso) come “spia, delatore”.

[4] Per le “nuove misure” si veda l'introduzione. Μαλάκας è probabilmente la parola greca gergale più famosa all'estero, specie tra le giovani generazioni; non appena si mette piede in Grecia, la si impara. Ha un campo vastissimo: si va da termine quasi affettuoso tra amici maschi (significherebbe, alla lettera, “segaiolo”, “pipparolo”, dal classicissimo μαλακίζομαι “masturbarsi”), al niente affatto affettuoso “stronzo, coglione, rincoglionito” (μαλακίζομαι significava “rimbecillire” anche per Platone). Tutto è derivato da μαλακός “tenero, morbido, carezzevole” (da qui il significato sessuale) e anche “scemo, sempliciotto, tenerone”.

[5] Τη βγάζω καθαρή, gergale per “farla franca”, “sfangarsela”. Qui ha chiaramente il senso di “restare impunito”. Alla lettera, i due versi significano: “Ora con le nuove misure, te lo dico, stronzo, che non la farai franca”.

[6] Altro termine per “sbirro”, sempre derivato dal turco. Baskın (derivato da bas “testa, capo”) significa propriamente “superiore, preponderante”, ma anche “assalto notturno, incursione domestica dell'autorità” (la famosa scampanellata alle sei di mattina, insomma).

[7] Ματατζής, scritto spesso ΜΑΤατζής, indica un agente antisommossa delle MAT, ovvero le Μονάδες Αποκατάστασης Τάξης “Unità per il Ristabilimento dell'Ordine Pubblico”. I celerini greci, insomma. Si noti che alla sigla è stato applicato un suffisso turco (-(a)ci, da cui (α)τζής).

[8] Μαγκιά “atteggiamento da bullo, da teppista”, è derivato dal ben noto μάγκας, un tempo “scapestrato, scavezzacollo, vagabondo”, ma ben presto passato a “delinquentello, teppista, malavitoso”. Il μάγκας è chi fa parte genericamente della “mala” ateniese, della teppa cittadina. Il termine sembra essere derivato dal veneto mànega nel senso di “banda di delinquenti”, ma anche in toscano si dice “una manica di ladri” e roba del genere.

[9] L'espressione ha il gentilissimo significato letterale di “ti renderemo storpio, invalido”. Σακάτης è dal turco sakat, dal medesimo significato. Σακατεύω significa “picchiare, pestare”: τον σακάτεψαν στο ξύλο “lo hanno pestato (a bastonate) di santa ragione”.

[10] Il casco delle forze antisommossa greche è, appunto, di colore bianco.

22/6/2016 - 07:45




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