Stotine kilometara daleko od mene
il' prostim jezikom sa one strane reke
gde noću gore duše, planine i kuće
i neke svetiljke sad toliko daleke
Hiljadu krikova i iscrtkanih slika
hiljadu užasa i strahova u noći
hiljadu stvari o kojim ne želiš da pričaš
hiljadu onih o kojim nećeš moći
Gde si, Bože, gde si
crni se dani ređaju u nizu
šta još da se desi
tako daleko, a tako tako blizu
Sada je neko drugačije doba
i pevaju se neke druge pesme
na kraju veka razlupala se slika
i ništa više isto biti ne sme
Sve one ulice što poznavao sam dobro
niz koje ove noći niko neće proći
svi oni ljudi koje voleo sam mnogo
a videti ih više nikad neću moći
Za jedan dan desilo se trista
ova glava više nikad neće biti ista
Za jedan dan desilo se trista
ova zemlja više nikad neće biti ista
Gde si, Bože, gde si
crni se dani ređaju u nizu
šta još da se desi
tako daleko, a tako tako blizu?
il' prostim jezikom sa one strane reke
gde noću gore duše, planine i kuće
i neke svetiljke sad toliko daleke
Hiljadu krikova i iscrtkanih slika
hiljadu užasa i strahova u noći
hiljadu stvari o kojim ne želiš da pričaš
hiljadu onih o kojim nećeš moći
Gde si, Bože, gde si
crni se dani ređaju u nizu
šta još da se desi
tako daleko, a tako tako blizu
Sada je neko drugačije doba
i pevaju se neke druge pesme
na kraju veka razlupala se slika
i ništa više isto biti ne sme
Sve one ulice što poznavao sam dobro
niz koje ove noći niko neće proći
svi oni ljudi koje voleo sam mnogo
a videti ih više nikad neću moći
Za jedan dan desilo se trista
ova glava više nikad neće biti ista
Za jedan dan desilo se trista
ova zemlja više nikad neće biti ista
Gde si, Bože, gde si
crni se dani ređaju u nizu
šta još da se desi
tako daleko, a tako tako blizu?
envoyé par Riccardo Venturi - 25/4/2016 - 21:47
Langue: italien
Traduzione italiana di Riccardo Venturi
25 aprile 2016 21:47
25 aprile 2016 21:47
DOVE SEI
Centinaia di chilometri lontano da me
o, in parole povere, dall'altra parte del fiume
dove anime, montagne e case bruciano la notte
e qualche lanterna, ora così distante
Migliaia di grida e di figure tratteggiate
migliaia di terrori e di paure nella notte
migliaia di cose che non vuoi raccontare
migliaia di cose che non potrai raccontare
Dove sei, Dio, dove sei
giorni bui, uno dietro l'altro
e che cos'altro dovrà accadere
tanto lontano, eppure tanto vicino
Ora è una specie di tempo diverso
e si cantano canzoni differenti
a fine secolo l'immagine è stata spezzata
e niente può più essere lo stesso
Tutte queste strade che conoscevo bene
dove nessuno passerà questa notte
tutte queste persone che amavo tanto,
ma rivederle io non potrò mai più
Trecento cose accadute in un giorno
questa testa non sarà più la stessa
trecento cose accadute in un giorno
questa terra non sarà più la stessa
Dove sei, Dio, dove sei
giorni bui, uno dietro l'altro
e che cos'altro dovrà accadere
tanto lontano, eppure tanto vicino
Centinaia di chilometri lontano da me
o, in parole povere, dall'altra parte del fiume
dove anime, montagne e case bruciano la notte
e qualche lanterna, ora così distante
Migliaia di grida e di figure tratteggiate
migliaia di terrori e di paure nella notte
migliaia di cose che non vuoi raccontare
migliaia di cose che non potrai raccontare
Dove sei, Dio, dove sei
giorni bui, uno dietro l'altro
e che cos'altro dovrà accadere
tanto lontano, eppure tanto vicino
Ora è una specie di tempo diverso
e si cantano canzoni differenti
a fine secolo l'immagine è stata spezzata
e niente può più essere lo stesso
Tutte queste strade che conoscevo bene
dove nessuno passerà questa notte
tutte queste persone che amavo tanto,
ma rivederle io non potrò mai più
Trecento cose accadute in un giorno
questa testa non sarà più la stessa
trecento cose accadute in un giorno
questa terra non sarà più la stessa
Dove sei, Dio, dove sei
giorni bui, uno dietro l'altro
e che cos'altro dovrà accadere
tanto lontano, eppure tanto vicino
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Scritta da Momčilo “Bajaga” Bajagić
Written by Momčilo “Bajaga” Bajagić
Album: Muzika na struju
L'anno di pubblicazione dell'album Muzika na struju (“Musica elettrica”) del gruppo Bajaga i Instruktori (formato da Momčilo “Bajaga” Bajagić, già membro dei famosissimi Riblja Čorba) è il 1993; e quando si dice “1993” in Serbia e in tutta la ex Jugoslavia, si può bene immaginare quale possa essere stato il leitmotiv dell'album. Contiene infatti almeno tre canzoni chiaramente contro la guerra, Golubica, Ovo je Balkan e questa Gde si. Ma dove sarà "Dio"? Dall'altra parte del fiume, ovvero "a centinaia di chilometri lontano", Dio se n'è andato. Paure, terrori, grida nella notte. Persone, luoghi e cose amate che bruciano, sempre nella notte; la notte dei giorni bui uno dietro l'altro, senza interruzione. Niente e nessuno sarà più lo stesso, soprattutto dentro in testa; una precisa sensazione che si aveva in quel lontano e vicino 1993, quando mi è capitato di vedere tutto questo coi miei stessi occhi. Una sensazione precisa che ognuno aveva, e che è stata, purtroppo, rispettata. [RV]