C'e nell'aria,
il profumo d'una pagina di storia,
scritta sopra un foglio bianco;
che riporta alla memoria,
giorni duri, giorni veri,
andò cosi:
Era Dicembre
e l'aria nevosa,
con la speranza
sepolta e ogni cosa,
ma non così
per quei cento ragazzi,
pronti a morir per qualcosa di più
Su per i monti
compagna una stella,
dolci vent'anni
vissuti in battaglia,
giorno su giorno
si stringono i denti,
per conquistare la liberta
Era di Marzo,
una rondine in volo,
scrive un ragazzo:
« Non sono più solo,
coraggio amore, vedrai son sicuro,
ancora un mese poi ritornerò »
Poi venne Aprile
e l'aria pulita,
questa mia terra è tutta fiorita,
con mille voci, con mille bandiere,
cantiamo in coro la libertà
Parlato:
Sono trent'anni,
e sembra un giorno,
di quei ragazzi e vivo il ricordo
i loro volti son fermi nel tempo,
la loro voce sussurra così:
Cerca sui monti,
c'e un fiore vermiglio,
se nasce ancora vuol dire che e meglio
meglio morir con il cuore bambino,
ma stretta al petto la tua libertà
ma stretta al petto la tua libertà
ma stretta al petto la tua libertà.
il profumo d'una pagina di storia,
scritta sopra un foglio bianco;
che riporta alla memoria,
giorni duri, giorni veri,
andò cosi:
Era Dicembre
e l'aria nevosa,
con la speranza
sepolta e ogni cosa,
ma non così
per quei cento ragazzi,
pronti a morir per qualcosa di più
Su per i monti
compagna una stella,
dolci vent'anni
vissuti in battaglia,
giorno su giorno
si stringono i denti,
per conquistare la liberta
Era di Marzo,
una rondine in volo,
scrive un ragazzo:
« Non sono più solo,
coraggio amore, vedrai son sicuro,
ancora un mese poi ritornerò »
Poi venne Aprile
e l'aria pulita,
questa mia terra è tutta fiorita,
con mille voci, con mille bandiere,
cantiamo in coro la libertà
Parlato:
Sono trent'anni,
e sembra un giorno,
di quei ragazzi e vivo il ricordo
i loro volti son fermi nel tempo,
la loro voce sussurra così:
Cerca sui monti,
c'e un fiore vermiglio,
se nasce ancora vuol dire che e meglio
meglio morir con il cuore bambino,
ma stretta al petto la tua libertà
ma stretta al petto la tua libertà
ma stretta al petto la tua libertà.
envoyé par Gianfranco - 20/4/2016 - 10:20
FRATELLO MIO, RIPOSA
Fratello mio riposa,
dormi vicino a me,
la liberta di vivere,
ora io so cos'e
Hai regalato al campo,
questa tua gioventù,
hai regalato al mondo,
certo, qualcosa in più
Addio fratello, ma ricordati
lontano cantano la libertà,
tu sai, quel canto brucia l'anima,
dei cuori semplici, non ha pietà,
libertà, libertà, già finita
Fratello mio riposa,
dormi vicino a me,
la liberta di vivere,
ora io so cos'è.
(tratta dal disco citato)
dormi vicino a me,
la liberta di vivere,
ora io so cos'e
Hai regalato al campo,
questa tua gioventù,
hai regalato al mondo,
certo, qualcosa in più
Addio fratello, ma ricordati
lontano cantano la libertà,
tu sai, quel canto brucia l'anima,
dei cuori semplici, non ha pietà,
libertà, libertà, già finita
Fratello mio riposa,
dormi vicino a me,
la liberta di vivere,
ora io so cos'è.
(tratta dal disco citato)
gianfranco - 20/4/2016 - 10:23
Buongiorno. Il testo della canzone Lontano Lontano '44 è di Rodolfo Carelli; la musica è di R. Gigli e M. Ramoino.
Rodolfo Carelli è stato paroliere e melodista per la RCA. Poeta, ha vinto il Premio Viareggio Opera prima con la raccolta "Un posto nel profondo" (Vallecchi). E' stato deputato alla Camera. Attualmente sta per pubblicare l'ultima raccolta di poesie Haiku dal titolo "La fioccola di Chen Li".
Per essere aggiornati sulla sua produzione poetica, basta seguirlo su Facebook. Cordialmente.
Rodolfo Carelli è stato paroliere e melodista per la RCA. Poeta, ha vinto il Premio Viareggio Opera prima con la raccolta "Un posto nel profondo" (Vallecchi). E' stato deputato alla Camera. Attualmente sta per pubblicare l'ultima raccolta di poesie Haiku dal titolo "La fioccola di Chen Li".
Per essere aggiornati sulla sua produzione poetica, basta seguirlo su Facebook. Cordialmente.
Donata Carelli - 25/4/2024 - 14:37
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Un bel ricordo di quei giorni (sempre più lontani) tratto dal disco LP Resistenza ieri e oggi
Non ho notizie degli autori del testo e della musica, eseguiti sul disco, penso celebrativo del trentennale della Liberazione, da Mirando Martino e i Cantori Moderni di Alessandroni.
Invio questa pagina per ricordare il 25 Aprile ‘45, la “festa d’aprile”, temo dimenticata da troppi (anche questo sito non mi sembra molto attento da questo punto di vista) quando non infarcita di insulsa retorica. Salvo poi lamentarsi che le cose vanno di male in peggio. Ma, dico io, se ad una pianta si tagliano le radici, questa secca inevitabilmente. Non avrei altro da aggiungere, se non invitarVi a rileggere la “Preghiera del Ribelle” di Teresio Olivelli.