Ahora resulta que la guerra
la quieren tener por el aire:
el odio ya sobra en la tierra,
se quiere tragar las estrellas.
Lo único que nos quedaba
para conquistar nuevos sueños:
el sol divino y la noche.
El hombre, la historia y su empeño.
Y ¿cómo será el aguacero?
¿De dónde vendrá la mañana?
Ahora si Dios no aparece
¿en qué posaremos las alas?
¿De qué nos sirvió la palabra?
Resulta que nadie se entiende.
Locura, dueña del instinto,
sembrándonos dentro la muerte.
Entonces, las almas vencidas
¿qué espacio tendrán en el cielo?
Y el cielo gritando su herida,
muriendo para nuestro infierno
Y cuenta una estrella llorando
que pudo escapar del desastre,
que vio una paloma volando
lanzando su último viaje.
Arde…
la quieren tener por el aire:
el odio ya sobra en la tierra,
se quiere tragar las estrellas.
Lo único que nos quedaba
para conquistar nuevos sueños:
el sol divino y la noche.
El hombre, la historia y su empeño.
Y ¿cómo será el aguacero?
¿De dónde vendrá la mañana?
Ahora si Dios no aparece
¿en qué posaremos las alas?
¿De qué nos sirvió la palabra?
Resulta que nadie se entiende.
Locura, dueña del instinto,
sembrándonos dentro la muerte.
Entonces, las almas vencidas
¿qué espacio tendrán en el cielo?
Y el cielo gritando su herida,
muriendo para nuestro infierno
Y cuenta una estrella llorando
que pudo escapar del desastre,
que vio una paloma volando
lanzando su último viaje.
Arde…
envoyé par Bernart Bartleby - 11/4/2016 - 13:38
Langue: italien
Traduzione italiana di Riccardo Venturi
12 aprile 2016 17:07
12 aprile 2016 17:07
LA GUERRA DELLE GALASSIE
Ora si sa che la guerra
la voglion fare in aria:
di già l'odio sulla terra
si vuole inghiottire le stelle.
L'unica cosa che ci restava
per conquistare nuovi sogni:
il sole divino e la notte.
L'uomo, la storia e il suo impegno.
E come sarà il temporale?
Da dove verrà la mattina?
Ora, se Dio non compare,
su cosa poseremo le ali?
A che ci è servita la parola.
Si sa che nessuno si intende.
Follia, padrona dell'istinto,
che ci semina dentro la morte.
Allora, le anime vinte
quale spazio avranno in cielo?
E il cielo che urla la sua ferita,
che muore per il nostro inferno.
Racconta una stella, piangendo,
che poté scampare al disastro,
che vide una colomba volare
librandosi nel suo ultimo viaggio.
Brucia…
Ora si sa che la guerra
la voglion fare in aria:
di già l'odio sulla terra
si vuole inghiottire le stelle.
L'unica cosa che ci restava
per conquistare nuovi sogni:
il sole divino e la notte.
L'uomo, la storia e il suo impegno.
E come sarà il temporale?
Da dove verrà la mattina?
Ora, se Dio non compare,
su cosa poseremo le ali?
A che ci è servita la parola.
Si sa che nessuno si intende.
Follia, padrona dell'istinto,
che ci semina dentro la morte.
Allora, le anime vinte
quale spazio avranno in cielo?
E il cielo che urla la sua ferita,
che muore per il nostro inferno.
Racconta una stella, piangendo,
che poté scampare al disastro,
che vide una colomba volare
librandosi nel suo ultimo viaggio.
Brucia…
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Parole e musica di Santiago Feliú (1962-2014), cantautore cubano prematuramente scomparso
Nell’album registrato dal vivo a Buenos Aires, 10 maggio 1986, intitolato “Trovadores”
Testo trovato su Cancioneros.com