Somos pájaros libres.
Hermano, es tarde ya.
¡Volemos a la cumbre!
¿Cúantos caminos recorre
el hombre sin descansar?
Y se muere en el camino
sin hallar la libertad.
¿Cúantas veces en la noche
el soldado llorará?
Debe cumplir el mandato,
le enseñaron a matar.
¿Hasta cúando la pobreza
se tiene que soportar?
El hambre es un pozo oscuro,
tan profundo como el mar.
Yo no soy aquel que soy,
yo soy aquel que será.
Si tengo las manos sucias
el viento las limpiará.
Hermano, es tarde ya.
¡Volemos a la cumbre!
¿Cúantos caminos recorre
el hombre sin descansar?
Y se muere en el camino
sin hallar la libertad.
¿Cúantas veces en la noche
el soldado llorará?
Debe cumplir el mandato,
le enseñaron a matar.
¿Hasta cúando la pobreza
se tiene que soportar?
El hambre es un pozo oscuro,
tan profundo como el mar.
Yo no soy aquel que soy,
yo soy aquel que será.
Si tengo las manos sucias
el viento las limpiará.
envoyé par Alessandro - 9/1/2007 - 12:52
Langue: italien
Versione italiana di Alice Bellesi
SIAMO UCCELLI LIBERI
Siamo uccelli liberi.
Fratello, è già tardi.
Voliamo sulla cima!
Quante strade percorre
l'uomo senza riposare?
e muore nel cammino
senza trovare la libertà.
Quante volte di notte
il soldato piangerà?
Deve compiere il mandato,
gli hanno insegnato ad uccidere.
Fino a quando la povertà
la si deve sopportare?
La fame è un pozzo oscuro,
profondo come il mare.
Io non sono quel che sono,
io sono quel che sarà.
Se ho le mani sporche
il vento le pulirà.
Siamo uccelli liberi.
Fratello, è già tardi.
Voliamo sulla cima!
Quante strade percorre
l'uomo senza riposare?
e muore nel cammino
senza trovare la libertà.
Quante volte di notte
il soldato piangerà?
Deve compiere il mandato,
gli hanno insegnato ad uccidere.
Fino a quando la povertà
la si deve sopportare?
La fame è un pozzo oscuro,
profondo come il mare.
Io non sono quel che sono,
io sono quel che sarà.
Se ho le mani sporche
il vento le pulirà.
envoyé par Alice Bellesi - 20/4/2009 - 17:17
×
Una canzone del 1966 che riecheggia la dylaniana "Blowin' in the wind". Testo tratto da cancioneros.com; riproposta recentemente dai Quilapayún nell'album "La Fuerza de la Historia" (2006)