Non lavoro più, manco per un'ora.
Sono un operaio, trasferito a Nola
butto giù il caffè, giorni sempre uguali
non li vedo più neanche con gli occhiali
Ma sono rimasto là come un cretino
per le notizie arrivate un mattino:
con altri trecento portato al confino
perdemmo il lavoro già da quel mattino
Mo vanno dicendo aspetta paziente
che tante vetture faremo in gran fretta
presto tra giorni, tra mesi, tra anni
al tuo lavoro ci torni per certo
Ma questa storia l'ho già sentita
e quest'attesa mi ruba la vita
Non lavoro più, manco per un'ora.
Sono un operaio, trasferito a Nola
butto giù il caffè, giorni sempre uguali
non li vedo più neanche con gli occhiali
Ma sono rimasto ancor più cretino
sentendo il resto in quel grigio mattino:
da molte parti il silenzio è perfetto
aspettano solo che moriamo nel letto
So, che io c'entro, però non è giusto,
morire d'inedia e proprio qui!
Ho messo nel conto i pensieri più neri
ma in quest'inferno non chiudo alla vita
mai più funerali vogliamo vedere
di chi disperato si toglie la vita
Non lavoro più, manco per un'ora.
Sono un operaio, trasferito a Nola
basta col caffè, giorni sempre uguali
e non vedo più neanche con gli occhiali
Sono un operaio, trasferito a Nola
butto giù il caffè, giorni sempre uguali
non li vedo più neanche con gli occhiali
Ma sono rimasto là come un cretino
per le notizie arrivate un mattino:
con altri trecento portato al confino
perdemmo il lavoro già da quel mattino
Mo vanno dicendo aspetta paziente
che tante vetture faremo in gran fretta
presto tra giorni, tra mesi, tra anni
al tuo lavoro ci torni per certo
Ma questa storia l'ho già sentita
e quest'attesa mi ruba la vita
Non lavoro più, manco per un'ora.
Sono un operaio, trasferito a Nola
butto giù il caffè, giorni sempre uguali
non li vedo più neanche con gli occhiali
Ma sono rimasto ancor più cretino
sentendo il resto in quel grigio mattino:
da molte parti il silenzio è perfetto
aspettano solo che moriamo nel letto
So, che io c'entro, però non è giusto,
morire d'inedia e proprio qui!
Ho messo nel conto i pensieri più neri
ma in quest'inferno non chiudo alla vita
mai più funerali vogliamo vedere
di chi disperato si toglie la vita
Non lavoro più, manco per un'ora.
Sono un operaio, trasferito a Nola
basta col caffè, giorni sempre uguali
e non vedo più neanche con gli occhiali
envoyé par dq82 - 16/1/2016 - 15:32
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«È una canzone sulla drammatica situazione – ci sono stati anche dei suicidi – dei cassintegrati confinati a Nola. Esiste una versione registrata da una parte degli Zezi (con Massimo Mollo, Marzia Del Giudice e altri) in un CD pirata fatto dagli SLAI Cobas di Pomigliano. La linea melodica è appunto quella della famosa canzone 'Les amants d'un jour' di Edit Piaf, che fu cantata anche da Herbert Pagani, da Ornella Vanoni e Gino Paoli in italiano col titolo “Albergo ad ore”»
Maria Baratto