Benvenuti, e prendete posto sul divano in pelle umana
è qui che tirano il collo al pollo arrosto, io sono il primo della settimana
state comodi, di là dal vetro? Tanto seduto qui rimango io
ad offrirvi lo spettacolo segreto di vedere una faccia nelle mani di dio
il maggiordomo, però, mi guarda preoccupato
saranno i trent'anni o il muso nero che abbiamo in comune
tiene gli occhi molto bassi
non sembra che c'entri in questa festa in costume
E dopo un pugno che gli tiro, e un altro ancora
mi sono addosso dieci o più persone
c'è una sirena che fischia la mia ultima ora
potete accendere la televisione
Dead Man Walkin'
sa di sangue questa sera la TV
dead man walking
Radio Bugliolo non canta più
E’ una storia sentita mille volte di un padre che gli indica la strada
e gli dice "Figlio, allargati le spalle ovunque il vento vada"
è una storia subita troppe volte dai forzati della legge del bastone
che si danno appuntamento tra le maglie del silenzio di una prigione
Ma nel mondo che chiaman dei giusti stasera qualcuno protesta
e accende candele che sanno il mio nome
mentre volpi scodate senza più coscienza
aumentano solo il volume della televisione
dead man walking
sa di sangue questa sera la TV
dead man walking
Radio Bugliolo non canta più
è qui che tirano il collo al pollo arrosto, io sono il primo della settimana
state comodi, di là dal vetro? Tanto seduto qui rimango io
ad offrirvi lo spettacolo segreto di vedere una faccia nelle mani di dio
il maggiordomo, però, mi guarda preoccupato
saranno i trent'anni o il muso nero che abbiamo in comune
tiene gli occhi molto bassi
non sembra che c'entri in questa festa in costume
E dopo un pugno che gli tiro, e un altro ancora
mi sono addosso dieci o più persone
c'è una sirena che fischia la mia ultima ora
potete accendere la televisione
Dead Man Walkin'
sa di sangue questa sera la TV
dead man walking
Radio Bugliolo non canta più
E’ una storia sentita mille volte di un padre che gli indica la strada
e gli dice "Figlio, allargati le spalle ovunque il vento vada"
è una storia subita troppe volte dai forzati della legge del bastone
che si danno appuntamento tra le maglie del silenzio di una prigione
Ma nel mondo che chiaman dei giusti stasera qualcuno protesta
e accende candele che sanno il mio nome
mentre volpi scodate senza più coscienza
aumentano solo il volume della televisione
dead man walking
sa di sangue questa sera la TV
dead man walking
Radio Bugliolo non canta più
Contributed by Bernart Bartleby - 2016/1/7 - 20:40
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Parole e musica di Carlo Pestelli
Nell’album intitolato “Un’ora d’aria” del 2009
Testo trovato sul sito dell’autore
“Radio Bugliolo [bugliolo: recipiente usato come latrina nelle carceri, ndr] nasce da una notizia di cronaca risalente a qualche tempo fa, quando era in pieno svolgimento la campagna elettorale tra Al Gore e George Bush. Parla della pena di morte, in modo particolare della storia di un ragazzo entrato in carcere a 17 anni e ucciso a 33 dall'iniezione letale. In quel caso ricordo che si mosse un vasto movimento di opinione per scongiurare la diretta televisiva dell'esecuzione che era stata chiesta da alcuni delfini di Bush jr per lisciare il pelo all'elettorato più oltranzista.” (Carlo Pestelli)
Credo che il condannato a morte in questione fosse Shaka Sankofa, afroamericano di 36 anni, nato Gary Lee Graham, giustiziato nel 2000 per un omicidio commesso quando aveva 18 anni. Lui si è professato sempre innocente, anche in punto di morte.
Gary Graham imparò a leggere e scrivere una volta in prigione e lì divenne attivista politico per i diritti dei neri e contro la pena di morte. Nel 1995 assunse il nome di Shaka Sankofa, ispirandosi a quello di un militante zulu sudafricano e ad un termine/simbolo della diaspora africana.
Shaka Sankofa fu preparato per l’esecuzione in ben 5 occasioni, ma la procedura fu sempre rinviata (un’altra bella forma di tortura!). La nuova seduta di morte fu programmata per giugno del 2000. I legali del condannato fecero ricorso in extremis alla Corte Suprema, che si pronunciò con 5 voti contro 4 per il via libera all’esecuzione. A questo punto Shaka Sankofa decise di resistere fino all’ultimo, forte del fatto che fuori della prigione si erano radunate centinaia di persone a protestare per lui. Fu necessario l’intervento dello speciale “Cell Extraction Team” per tirarlo fuori dalla sua stanza, e 5 uomini per legarlo sul lettino di morte.
Shaka Sankofa fu ucciso con un’iniezione letale il 22 giugno del 2000, nel carcere di Huntsville, Texas, proprio mentre si faceva caldissimo lo scontro tra Al Gore e George W. Bush nella campagna presidenziale, che si concluse in favore del secondo non perchè ebbe il maggior numero di preferenze ma perchè vinse nel maggior numero di Stati, compresa la Florida, dove il risultato rimase in bilico per settimane e ci vollero diverse pronunce della Corte Suprema per dirimere la questione dei conteggi, dei riconteggi e dei ventilati brogli.
In quell’anno 2000 lo Stato non ammazzò soltanto l’ennesimo essere umano ma pure la democrazia, per l’ennesima volta...