Canzone contro la guerra risalente alla prima guerra mondiale, non ne conosciamo l'autore. L'esecuzione (si tratta di volontariato, scusate la qualità scarsa del video) è stata registrata durante la festa del 25 aprile 2015 alla Casa del Popolo di Sottolongera-Podlonjer, Trieste.
Mentre il diretto cammina
è già l’Italia in rovina
due viaggiatori in sordina
parlano tra di lor.
È di voi signori la maschera
di quei fantocci che vissero
voi che portaste quel simbolo
quello dell’arlecchin.
Voi che voleste la guerra
la gioventù sotto terra
voi che parlaste di eroi
quelli non tornano più.
Maledetta la guerra e i ministri
che tutto el mondo i ga rovinà
se tutti fossimo de un solo pensiero
anche la guerra no fussi mai sta’.
è già l’Italia in rovina
due viaggiatori in sordina
parlano tra di lor.
È di voi signori la maschera
di quei fantocci che vissero
voi che portaste quel simbolo
quello dell’arlecchin.
Voi che voleste la guerra
la gioventù sotto terra
voi che parlaste di eroi
quelli non tornano più.
Maledetta la guerra e i ministri
che tutto el mondo i ga rovinà
se tutti fossimo de un solo pensiero
anche la guerra no fussi mai sta’.
Contributed by Claudia Cernigoi - 2015/11/19 - 19:46
Questa è la versione anni '30 contro il fascismo. Quella originale (fonte mio nonno ,che la cantava al ritorno dalla Galizia) aveva queste parole : ... due viaggiatori in incognito parlano del tempo che fu (cioè in borghese, altrimenti venivano deportati in Sardegna (sloveni) oppure in Calabria (filo austriaci o austriaci) per la "rieducazione" (sic). Il simbolo dell' arlecchin è la bandiera italiana (tre colori) e non il fascio.
DIMENTICAVO ... è già l'Italia vicina.. i reduci (travisati) si avvicinavano al Friuli,a Gorizia ed a Trieste. Prima di allora il Friuli sino a Palmanova era Austria.
È di voi signori la maschera
di quei fantocci che vissero
voi che portaste quel simbolo
quello dell’arlecchin.
Era una canzone proibita durante il fascismo, ma papà me la cantava sottovoce ancora negli anni '60.
Papà spiegava che in uno scompartimento c'erano due profittatori di guerra e un fante, cieco e col viso devastato dalle ferite. I due sbeffeggiano i soldati (fante = fantoccio), finchè il cieco sbotta, mostrando il suo viso bruciato:
"Questa, signori, è la maschera
di quei fantocci che vinsero,
voi che portate per simbolo
quella dell'arlecchin".
di quei fantocci che vissero
voi che portaste quel simbolo
quello dell’arlecchin.
Era una canzone proibita durante il fascismo, ma papà me la cantava sottovoce ancora negli anni '60.
Papà spiegava che in uno scompartimento c'erano due profittatori di guerra e un fante, cieco e col viso devastato dalle ferite. I due sbeffeggiano i soldati (fante = fantoccio), finchè il cieco sbotta, mostrando il suo viso bruciato:
"Questa, signori, è la maschera
di quei fantocci che vinsero,
voi che portate per simbolo
quella dell'arlecchin".
Liliana - 2020/4/3 - 23:43
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