Long have we all waited
Many times have we seen
In the eyes of the labourers
In the eyes of the neighbours
A feeling that leaves none to guess
Who’s been doing what
For who & when for less & who’s
Been left out there with
Dust on his dead feet,
Shot down in the streets
Look right, at the sunset
Look left, pour the tea
Look on in amusement
Milk first and mass crazy here
Nowhere else in the world can you
See so many monsters & mutations
That creep out so efficiently & leave
You wondering what happened to all
Those sacred things, they got
Shot down in the streets
New morning, new morning
Old ways get away
But here in my cradle
I lie incapable
I’m a white boy who looked at his life
Gathered in his hands and saw it was
All due to the sweat of some other man
That one who got
Shot down in the streets
Many times have we seen
In the eyes of the labourers
In the eyes of the neighbours
A feeling that leaves none to guess
Who’s been doing what
For who & when for less & who’s
Been left out there with
Dust on his dead feet,
Shot down in the streets
Look right, at the sunset
Look left, pour the tea
Look on in amusement
Milk first and mass crazy here
Nowhere else in the world can you
See so many monsters & mutations
That creep out so efficiently & leave
You wondering what happened to all
Those sacred things, they got
Shot down in the streets
New morning, new morning
Old ways get away
But here in my cradle
I lie incapable
I’m a white boy who looked at his life
Gathered in his hands and saw it was
All due to the sweat of some other man
That one who got
Shot down in the streets
envoyé par Bernart Bartleby - 18/11/2015 - 16:08
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Parole di James Phillips (1959 –1995), rocker sudafricano, bianco
Musica de The Cherry Faced Lurchers
Canzone presente nell’album registrato dal vivo “Live at Jameson's”, pubblicato nel 1985.
James Phillips era nato nella conservatrice città di Springs, nella provincia mineraria del Gauteng sudafricano. Da giovanissimo incontrò il rock 'n' roll e Bob Dylan, e la sua vita cambiò.
Contribuirono al cambiamento anche due anni di servizio militare cui Phillips fu costretto e durante i quali maturò la sua scelta di obiezione di coscienza.
Sul finire dei 70, fondò la sua prima band, i Corporal Punishment, che a differenza della gran parte degli altri gruppi non si dilettava in cover nei pub ma proponeva canzoni proprie, tutte caratterizzate da ironia e sarcasmo contro la dirigenza politica del tempo che, oltre ad opprimere e massacrare la maggioranza nera, frustrava le istanze di libertà dei giovani bianchi consapevoli attraverso la coscrizione militare, il calvinismo, la soppressione di ogni dibattito politico e l’intollerenza verso il non-conformismo.
All’inizio degli anni 80 le autorità cominciarono a tenere d’occhio gli artisti considerati “sovversivi”, censurandoli, interrompendo i concerti e stroncandone le carriere. Ma James Phillips era determinato e riuscì ad avere un contratto discografico con una piccola e coraggiosa etichetta indipendente, la Shifty. Scioltisi i Corporal Punishment, Phillips fondò i Cherry Faced Lurchers (credo che il nome possa tradursi come “Sbandati con le facce da vergini”), che divennero la resident band del Jameson's, un locale di Johannesburg del tutto particolare dove giovani bianchi e neri si ritrovavano insieme a bere ed ascoltare musica. Fu al Jameson's che i Cherry Faced Lurchers proposero canzoni come “The Branch”, sulla violenza della polizia politica, “Detainees”, sui tanti morti – quasi tutti neri – sotto custodia, e “Hou my vas Korporaal”, brano in afrikaans contro il servizio militare… James Phillips e i suoi Cherry Faced Lurchers ispirarono anche parecchi nuovi musicisti della scena punk afrikaner…
Con la fine dell’apartheid i Cherry Faced Lurchers non ottennero più il successo precedente, ma James Phillips è sempre rimasto – fino alla morte prematura in un incidente stradale nel 1995 – un artista, un rocker coerente, indisciplinato e inconforme.