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Babilonia

Dub All Sense
Languages: Italian, Neapolitan


Dub All Sense

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Ma tu no
(Giancane)
Pagherete caro
(99 Posse)
Schlag sie tot
(Georg Kreisler)


Dedicato alla memoria di Carlo Giuliani e Renato Biagetti
Babilonia-DAS

Babilonia


“Babilonia” è un brano dedicato a chi ha lottato per un mondo migliore e non c'è più: per la particolare occasione intervengono Zulù dei 99 Posse e Treble, ex voce e fondatore dei Sud Sound System.

Il pezzo nasce dall’esigenza di realizzare un “manifesto“ sociale nel quale si guarda ad un passato romantico e ribelle dove l’identità e la dignità erano un pilastro fondamentale di ogni uomo e di ogni donna che guardavano ad un altro mondo possibile riflettendo oggi invece su come “Babilonia“ abbia preso il controllo sulla vita di ognuno di noi, facendoci dimenticare i motivi per il quale volevamo un mondo diverso da quello in cui viviamo oggi!
Artisti che non parlano più di realtà, ragazzi che inseguono false promesse politiche, obiettivi che mirano a crescere il proprio profitto ignorando completamente tutto ciò che accade intorno… non è questo il mondo che vogliamo!

“BRO” è un disco caratterizzato da numerosi ospiti e vanta la collaborazione di un'eccellenza della produzione dub mondiale, Neil Perch (Zion Train), che ha curato mix e mastering. Il sound è curato da Dubline, produttore e fondatore del progetto DAS.
L'album si compone di 12 tracce ed è arricchito da numerosi featuring da ogni angolo del mondo: da Los Angeles alla Grecia, dal Messico all'Inghilterra fino ovviamente all'Italia.
Gli ospiti di “BRO” sono: Mr.Williamz, Speng Bond, Marina P, Zulù (99 Posse), Treble Lu Professore, Luca (Polina), MrDill Lion Warriah, Mc Baco, Fikir Amlak, Fleck, Virtus & JanahDan, TadeoMan.
Il disco è stilisticamente vario e abbraccia molte sfumature della bass music. Impregnato del background dub/reggae con elementi mediterranei dei Dub All Sense, “BRO” è caratterizzato da variazioni sul tema improvvise e spesso sperimentali, come Uk stepper, digital rubadub, echi profondi e ricercate strutture in chiave EDM, ipnotici ritmi dubstep, trip hop, sfacciata jungle.
“BRO” è un gergo della subcultura di questo secolo, forma abbreviata della parola 'brother', fratello. L'universalità di questa sillaba, esaustiva nel suo stesso essere, è una forma di connessione immediata, di superamento di ogni barriera, di provenienza, colore o razza.
“BRO” è inclusivo, è un farne parte, un accogliere, un miscelare esperienze, attimi, passioni. Questo album prende forma nella commistione di talenti, idee creative e generi in un melting pot musicale figlio legittimo dell'era in cui viviamo; un mix sapiente di tradizione e innovazione che non preclude alcun percorso, ma che tende ad accoglierlo in sè per rivelare una sola ed unica anima.
Da sempre per il collettivo DAS la musica è mezzo di cambiamento e di rivoluzione culturale ed è per questo che in “BRO” c'è ampio spazio per liriche incentrate su scottanti temi sociali cosi come è consistente il numero di tracce nate per far ballare l'ascoltatore dal vivo. Questo lavoro può considerarsi un punto di arrivo e contemporaneamente di partenza, un album maturo che guarda alla cultura dei sound system con rispetto, con più di una produzione con quel particolare “taglio”.
Treble:

Percè nu vivi menza vita a babilonia e poi iti quiddhru ca aggiu istu chieu
La gente si dimentica la terra sotto i piedi,
i giovani che perdono cultura e radici,
pochi sono i figli che rispettano i padri e
Ancora meno, assurdo ancora meno rispettano le madri.
E quanti sono artisti che difendono i valori
Che vanno oltre il tempo oltre le generazioni
Artisti gracchiano, ma l'arte vera parla di realtà
E piange per la tua e la mia di libertà.
Percè nu vivi menza vita e babilonia e poi iti quiddhru ca aggiu istu chieu
(perchè non vivi mezza vita a Babilonia e poi vedi quello che io ho visto)

Zulù:

Babilonia è un virus che cancella la memoria,
Babilonia è un virus per riscrivere la storia, Babilonia è un virus devi stare molto attento,
Babilonia è un virus insinua nel cambiamento.

Treble:

Guerra chiama guerra, pace chiama pace critime (credimi),
basta li guardi an facce tenune la faccia de lu crimine (basta guardarli, hanno la faccia del crimine)
alla bontà ca nasce e crisce nu nci critune (alla bontà che nasce e cresce non credono)
De intra la rete li giovane pijane (dentro la rete prendono i giovani come pesci)
Cu sciamu annanzi cussine come si fa (per andare avanti, come si fa?)
E senza direzione quiddhra l'imu persa già (e senza direzione quella l'abbiamo persa già)
Ecco percene canto e resto qua.
Suntu de la tribù che non si arrenderà
Percè nu vivi menza vita a babilonia e poi iti quiddhru ca aggiu istu chieu

Zulù:

Babilonia è un virus che cancella la memoria,
Babilonia è un virus per riscrivere la storia,
Babilonia è un virus devi stare molto attento,
Babilonia è un virus insinua nel cambiamento.

cagnà tutt’ cos’, cagnà tutt’ addà cagnà..
cagnà e nun serve a niente si nun tieni identità..
cagnà tutto cos’, cagnà tutt’ addà cagnà..
se cagnà meglio o peggio sul tu ‘o può misurà..
non è l’identità razziale o della tua nazione,
l’identità che conta se hai di fronte il tuo padrone,
nun o saje chi è il padrone si nun tieni identità,
identifica na linea, o staje a ccà o staje a llà !
se stai con gli sfruttati e mai con gli sfruttatori,
se sei un vecchio buttadentro in mezzo a tanti buttafuori,
o sei un vecchio buttafuori che però mo buttadentro ,
è la tua identità che definisce il cambiamento.

Babilonia è un virus che cancella la memoria,
Babilonia è un virus per riscrivere la storia,
Babilonia è un virus devi stare molto attento,
Babilonia è un virus insinua nel cambiamento.

Contributed by Erika - 2015/11/2 - 15:03




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