Arandora Star è una nave da crociera
Arandora Star porta al vento la bandiera
il vessillo inglese si vede sventolare
l'Union Jack è inconfondibile nel mare
Il 2 luglio del '40 scattò l'operazione
arrestarono gli italiani come nemici della nazione
spediti in esilio verso paesi lontani
la nave partì carica di esseri umani
Quindi spie del duce l'infame bugia
arrestati sul lavoro, per le case sulla via
sedici anni il più giovane di loro
anche lui morto neanche una medaglia d'oro
Tanti gli emigrati da prima della guerra
lasciarono la patria cercando la sorte in Inghilterra
il viaggio sulla nave grigio militare
per chi la vide in mare un nemico da colpire
Appena avvistato quel bersaglio in mezzo al mare
l'ultimo siluro urla un lancio dentro al cuore
chiusi nella stiva col ferro spinato
moriron come topi senza colpa senza peccato
Partiti dall'Italia con la speranza nel cuore
in un attimo fuggì tutto, la vita i sogni l'amore
ottocento innocenti sparirono nel mare
con questa canzone li voglio ricordare
Davanti agli occhi passò tutta la vita
in poco più di mezzora era tutto finito
in tutti i paesi, anche nella mia Ciociaria
tante lacrime versate per quelle vite spazzate via
Ovunque il risveglio con suoni di campane
corre la notizia nelle città italiane
sono spariti in ottocento negli abissi del mare
la loro storia bisogna ricordare
Arandora Star porta al vento la bandiera
il vessillo inglese si vede sventolare
l'Union Jack è inconfondibile nel mare
Il 2 luglio del '40 scattò l'operazione
arrestarono gli italiani come nemici della nazione
spediti in esilio verso paesi lontani
la nave partì carica di esseri umani
Quindi spie del duce l'infame bugia
arrestati sul lavoro, per le case sulla via
sedici anni il più giovane di loro
anche lui morto neanche una medaglia d'oro
Tanti gli emigrati da prima della guerra
lasciarono la patria cercando la sorte in Inghilterra
il viaggio sulla nave grigio militare
per chi la vide in mare un nemico da colpire
Appena avvistato quel bersaglio in mezzo al mare
l'ultimo siluro urla un lancio dentro al cuore
chiusi nella stiva col ferro spinato
moriron come topi senza colpa senza peccato
Partiti dall'Italia con la speranza nel cuore
in un attimo fuggì tutto, la vita i sogni l'amore
ottocento innocenti sparirono nel mare
con questa canzone li voglio ricordare
Davanti agli occhi passò tutta la vita
in poco più di mezzora era tutto finito
in tutti i paesi, anche nella mia Ciociaria
tante lacrime versate per quelle vite spazzate via
Ovunque il risveglio con suoni di campane
corre la notizia nelle città italiane
sono spariti in ottocento negli abissi del mare
la loro storia bisogna ricordare
Contributed by dq82 - 2015/9/16 - 12:18
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Me 'Ne Vaje
L'Arandora Star fu una nave da crociera britannica; carica di internati civili, fu affondata da un U-Boot tedesco il 2 luglio 1940 durante la seconda guerra mondiale.
Durante la seconda guerra mondiale, i Paesi di entrambi gli schieramenti applicarono l'internamento dei cittadini originari dei Paesi nemici per timore dello spionaggio. La nave britannica quindi fu adattata a trasportare internati dell'Asse in Canada. Gli internati erano cittadini italiani, tedeschi e austriaci di sesso maschile, molti immigrati nelle Isole britanniche da decine di anni, tanto che molti avevano parenti, anche figli, che militavano nell'esercito britannico. A costoro vennero negati i diritti civili e politici, compresi quelli riconosciuti ai militari secondo la Convenzione di Ginevra. A molti venivano confiscate le proprietà. Ai familiari non fu detto che i parenti arrestati sarebbero stati deportati. Per disposizione del governo britannico, le famiglie degli internati residenti sulla costa, senza sostentamento e assistenza, furono costrette a trasferirsi nelle città.
Il 1º luglio luglio 1940, la nave salpò da Liverpool senza alcuna scorta, sotto il comando di Edgar Wallace Moulton fece rotta per trasportare in un campo di prigionia canadese circa 1500 uomini.
Esclusi 86 prigionieri di guerra, gli altri uomini erano civili tra i 16 e i 75 anni. La nave fu sovraccaricata e non fu rispettato il rapporto massimo passeggeri per scialuppa. I prigionieri furono ammassati nelle cabine, molti dormivano sul pavimento della sala da ballo. La nave, senza giustificazione funzionale, era stata ridipinta di grigio. Non esponeva segnali che potessero far identificare la sua funzione, come il simbolo della Croce Rossa. Peraltro l'uso di quell'emblema per una nave che non era una nave ospedale sarebbe stato una violazione delle Convenzioni di Ginevra. Né all'equipaggio, né agli internati furono date istruzioni sulle procedure d'emergenza.
Il 2 luglio 1940, a largo della costa nord-ovest dell'Irlanda, fu colpita da un siluro lanciato dall'U-Boot U-47. L'equipaggio dell'U-Boot dichiarò in seguito di essere stato tratto in inganno dalla livrea grigia che faceva sembrare la nave da crociera un mercantile provvisto di armi in dotazione alla marina britannica. L'Arandora Star, senza più potenza motrice, affondò in trentacinque minuti. Persero la vita più di ottocento persone, 446 dei quali erano italiani.
La nave, alla partenza del suo ultimo viaggio, era fornita di quattordici scialuppe. Il numero di scialuppe era insufficiente per il numero di passeggeri. Molte di tali scialuppe erano separate da ponte con filo spinato. Una di esse fu subito distrutta dall'impatto del siluro, problemi tecnici impedirono di calarne un'altra delle quattordici in mare, e altre due furono danneggiate durante il loro ammaraggio. Almeno quattro delle rimanenti furono ammarate con un numero di passeggeri molto inferiore alla capienza. Un'altra affondò durante l'ammaraggio.
Il comandante Otto Burfeind della nave tedesca SS Adolph Woermann, che era tra i prigionieri, rimase a bordo della nave organizzando l'evacuazione della nave e risultò disperso.
Dopo aver mandato in avanscoperta un idrovolante Sunderland a rintracciare l'SOS, l'incrociatore canadese St. Laurent riuscì a portare in salvo 586 opersone, i feriti dei quali furono trasportati al Mearnskirk Hospital.
Il comandante britannico Edgar Wallace Moulton, il comandante canadese Harry DeWolf ed il capitano tedesco Otto Burfeind ottennero riconoscimenti per il loro eroismo.
Agli internati superstiti non vennero riconosciuti i diritti civili nonostante tutto; molti di loro furono deportati nelle colonie britanniche dell'Oceania. I famigliari delle vittime non hanno mai ricevuto scuse ufficiali, né un risarcimento.