Dal CD "Nero di seppia" (2007)
L’ho vista io oltre la nebbia in mezzo al mare
Che era là distante, paziente ad aspettare
Ingioiellata di salsedine e di vento
Guardare, immobile, arrivare il bastimento
Portiamo a spasso la speranza e l’avvenire
Che di figliare non ne vuole più sentire
La porti un bacio dove il cuore ho incatenato
Se questo è il sogno, non mi sono mai svegliato
Che cielo e che nuvole ci immaginiamo da qui
Dove di fuliggine e di smarrimento
Ne spaliamo a cuor contento
Senza dire troppi sì
A bordo del destino migratore
Sento che ti potrei dire
Quel che non ti ho detto mai
A cavallo del destino ingannatore
Non c’è verso d’arrivare,
Ma se vuoi restare, stai
Che vuoi che sia questa leggera distrazione,
Quattro denari e il mare in ogni direzione
Che vuoi che sia che regge i fili del coraggio,
Se non quest’umido, imperterrito beccheggio
Che mani grandi ha il sole prima di sfiorire
E che colore hanno i tuoi occhi all’imbrunire
Nella valigia stretta al cuore con la corda
Un’inquietudine dispotica ed ingorda
Sposta il tuo sorriso e le tue gambe più in là
Travolti da un insolito albeggiare
Sotto il battito del mare
Confondiamo i secoli, ma
Questa terra sotto i piedi a tradimento
Trasportata per incanto
A ricordare i nostri guai
Questa terra per rileggere il tormento,
Data come un sacramento,
Prima o poi, ci arriverai
Che era là distante, paziente ad aspettare
Ingioiellata di salsedine e di vento
Guardare, immobile, arrivare il bastimento
Portiamo a spasso la speranza e l’avvenire
Che di figliare non ne vuole più sentire
La porti un bacio dove il cuore ho incatenato
Se questo è il sogno, non mi sono mai svegliato
Che cielo e che nuvole ci immaginiamo da qui
Dove di fuliggine e di smarrimento
Ne spaliamo a cuor contento
Senza dire troppi sì
A bordo del destino migratore
Sento che ti potrei dire
Quel che non ti ho detto mai
A cavallo del destino ingannatore
Non c’è verso d’arrivare,
Ma se vuoi restare, stai
Che vuoi che sia questa leggera distrazione,
Quattro denari e il mare in ogni direzione
Che vuoi che sia che regge i fili del coraggio,
Se non quest’umido, imperterrito beccheggio
Che mani grandi ha il sole prima di sfiorire
E che colore hanno i tuoi occhi all’imbrunire
Nella valigia stretta al cuore con la corda
Un’inquietudine dispotica ed ingorda
Sposta il tuo sorriso e le tue gambe più in là
Travolti da un insolito albeggiare
Sotto il battito del mare
Confondiamo i secoli, ma
Questa terra sotto i piedi a tradimento
Trasportata per incanto
A ricordare i nostri guai
Questa terra per rileggere il tormento,
Data come un sacramento,
Prima o poi, ci arriverai
envoyé par Julie - 12/8/2015 - 22:15
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