Venite pure avanti, malnati comunisti,
nemici della Fede, no global, pacifisti,
io scrivo i vostri nomi su Libero e sul Foglio
perché con la mia legge v'uccido quando voglio
Venite pure avanti, voi gli antiberlusconi,
voi che ci date sempre e solo dei ladroni,
magari non a torto, ma a noi che ce ne frega,
noi ci s'ha le tivvù, quindi c'importasega
Su, fateli i cortei, concerti e battimani
tanto vi pagan Castro ed i nordcoreani,
e poi osate opporvi ad una guerra giusta
e a noi, grandi maestri dell'arte della busta
Io sono solo un povero lacchè del Cavaliere,
potessi vi darei alle Brigate Nere,
Quello Stefano Benni, come lo farei secco
E al fin della licenza, io paro il culo e lecco,
Io paro il culo, paro il culo e lecco!
Facciamola finita, venite tutti avanti,
coi vostri caporioni e pure coi cantanti,
noi siamo i portaborse, ruffiani e mezze calze,
feroci conduttori di trasmissioni false
eh sì, lo sappiam fare il lavaggio del cervello
a base di quizzini e del Grande Fratello,
e basta coi Santoro, con gente di tal sorta,
la vera informazione è Feltri e Porta-a-Porta
Yes, siamo un'accozzaglia di radical-fascisti,
ciellini, legaioli e di ex socialisti
siam furbi e prepotenti, oh cazzo se vi becco...
E al fin della licenza io paro il culo e lecco,
io paro il culo, paro il culo e lecco!
E quando sono solo, nel mio bello studiolo
tutta la voglia sfogo d'essere un forcaiolo,
aumenta la mia rabbia, e fo leggi e leggine,
però sempre aspettando che arrivin le veline
Non so chi me le ha date, non so quante ne ho avute,
ma tiro avanti e stendo di getto le minute;
e quando sono pronto, le mando in parlamento,
e l'Unto del Signore di me è sempre contento.
E qualche giorno dopo mi aumenta il conto in banca,
ché grazie a me qualcuno riesce a farla franca,
perche' il gran Cavaliere è assai riconoscente
vivo nella sua ombra, gli sono assai ubbidiente,
gli sono assai ubbidiente!
Venite gente imbelle, straccioni ed utopisti,
voi non capite niente, bisogna esser realisti,
noi siamo solamente un piccolo paese,
colonia americana, e non abbiam pretese
E voi anticlericali, col vostro chiodo fisso
che preti e religioni ci portano all'abisso,
su statevene buoni, ché sul suolo italiano
da qualche secoluccio comanda il Vaticano,
e poi lo si sa bene, e non ci sono cristi,
che siete conniventi con Osama e i terroristi,
lo dice pure "Bàsh", con la pronuncia stecco...
E al fin della licenza, io paro il culo e lecco,
io paro il culo, paro il culo e lecco!
Io paro il culo sempre, la legge è la mia spada,
potessi metter le mani pure su Gino Strada...
Non è che io sia cattivo, sono un esecutore
degli ordini che arrivano da una villa d'Arcòre,
dev'esserci, lo sento, in terra o in cielo un posto
senza più comunisti e dove tutto è giusto,
E Emilio ben capisce queste mie parole,
io sono solo un'ombra e tu, o mio Silvio, il sole!
Ma tu, lo so, capisci, mio Sire, mio Signore,
sono a disposizione per le ventiquattr'ore
perché oramai lo sento, lo sento che mi ami,
con me starai sicuro, per sempre tuo,
per sempre tuo, per sempre tuo Cyrami!
nemici della Fede, no global, pacifisti,
io scrivo i vostri nomi su Libero e sul Foglio
perché con la mia legge v'uccido quando voglio
Venite pure avanti, voi gli antiberlusconi,
voi che ci date sempre e solo dei ladroni,
magari non a torto, ma a noi che ce ne frega,
noi ci s'ha le tivvù, quindi c'importasega
Su, fateli i cortei, concerti e battimani
tanto vi pagan Castro ed i nordcoreani,
e poi osate opporvi ad una guerra giusta
e a noi, grandi maestri dell'arte della busta
Io sono solo un povero lacchè del Cavaliere,
potessi vi darei alle Brigate Nere,
Quello Stefano Benni, come lo farei secco
E al fin della licenza, io paro il culo e lecco,
Io paro il culo, paro il culo e lecco!
Facciamola finita, venite tutti avanti,
coi vostri caporioni e pure coi cantanti,
noi siamo i portaborse, ruffiani e mezze calze,
feroci conduttori di trasmissioni false
eh sì, lo sappiam fare il lavaggio del cervello
a base di quizzini e del Grande Fratello,
e basta coi Santoro, con gente di tal sorta,
la vera informazione è Feltri e Porta-a-Porta
Yes, siamo un'accozzaglia di radical-fascisti,
ciellini, legaioli e di ex socialisti
siam furbi e prepotenti, oh cazzo se vi becco...
E al fin della licenza io paro il culo e lecco,
io paro il culo, paro il culo e lecco!
E quando sono solo, nel mio bello studiolo
tutta la voglia sfogo d'essere un forcaiolo,
aumenta la mia rabbia, e fo leggi e leggine,
però sempre aspettando che arrivin le veline
Non so chi me le ha date, non so quante ne ho avute,
ma tiro avanti e stendo di getto le minute;
e quando sono pronto, le mando in parlamento,
e l'Unto del Signore di me è sempre contento.
E qualche giorno dopo mi aumenta il conto in banca,
ché grazie a me qualcuno riesce a farla franca,
perche' il gran Cavaliere è assai riconoscente
vivo nella sua ombra, gli sono assai ubbidiente,
gli sono assai ubbidiente!
Venite gente imbelle, straccioni ed utopisti,
voi non capite niente, bisogna esser realisti,
noi siamo solamente un piccolo paese,
colonia americana, e non abbiam pretese
E voi anticlericali, col vostro chiodo fisso
che preti e religioni ci portano all'abisso,
su statevene buoni, ché sul suolo italiano
da qualche secoluccio comanda il Vaticano,
e poi lo si sa bene, e non ci sono cristi,
che siete conniventi con Osama e i terroristi,
lo dice pure "Bàsh", con la pronuncia stecco...
E al fin della licenza, io paro il culo e lecco,
io paro il culo, paro il culo e lecco!
Io paro il culo sempre, la legge è la mia spada,
potessi metter le mani pure su Gino Strada...
Non è che io sia cattivo, sono un esecutore
degli ordini che arrivano da una villa d'Arcòre,
dev'esserci, lo sento, in terra o in cielo un posto
senza più comunisti e dove tutto è giusto,
E Emilio ben capisce queste mie parole,
io sono solo un'ombra e tu, o mio Silvio, il sole!
Ma tu, lo so, capisci, mio Sire, mio Signore,
sono a disposizione per le ventiquattr'ore
perché oramai lo sento, lo sento che mi ami,
con me starai sicuro, per sempre tuo,
per sempre tuo, per sempre tuo Cyrami!
Ma questa e' una canzone di destra o e' una provocazione ??? Gia' stimo il Guccini di Cyrano (e voi materialisti...)a tal punto da immedesimarmene...oppure ho frainteso il senso di quella canzone (una delle poche che apprezzo dell'autore).
Parodia...contro chi (a me pare ideologicamente a mia misura)
e a che pro ? [Willy]
Tenendo presente che non faccio parte della destra "istituzionale", la versione originale di Guccini rimane un capolavoro. Poi, ognuno interpreta soggettivamente...scusa la curiosità, ma l'autore non ha detto nulla a proposito della tua modifica ? [Willy]
Si tratta semplicemente di una parodia del "Cyrano" originale di Guccini, come del resto è indicato chiaramente. Saluti! [RV]
Parodia...contro chi (a me pare ideologicamente a mia misura)
e a che pro ? [Willy]
La parodia è abbastanza chiaramente rivolta contro Berlusconi e tutti coloro che lo sostengono. Prende spunto dalla famosa "legge Cirami" -così detta dal suo estensore nominale, l'on. Melchiorre Cirami del "centrodestra", sul "legittimo sospetto": una delle principali leggi fatte fabbricare "ad hoc" da Silvio Berlusconi per stoppare alcuni procedimenti penali nei confronti suoi e di suoi accoliti. Ovviamente non posso pronunciarmi sul fatto che tale parodia sia o meno "ideologicamente a tua misura"; questa è una cosa che riguarda esclusivamente la tua coscienza e quel che pensi nel tuo profondo. Per quel che mi riguarda, visto che ne sono l'autore, posso dirti che essa è rivolta inequivocabilmente contro l'insieme della destra "istituzionale" italiana. Saluti. [RV]
Tenendo presente che non faccio parte della destra "istituzionale", la versione originale di Guccini rimane un capolavoro. Poi, ognuno interpreta soggettivamente...scusa la curiosità, ma l'autore non ha detto nulla a proposito della tua modifica ? [Willy]
Curiosità più che legittima. Guccini ha, come specificato, apprezzato non poco la modifica (o parodia che dir si voglia), avendola portata in giro e recitata per una tournée intera prima di attaccare il "Cyrano" originale. Da dire, però, che ne recitava soltanto alcune strofe. Sembra che anche il pubblico abbia apprezzato molto. Saluti. [RV]
Willy - 2006/12/13 - 15:52
Facendo ua ricerca mi pare che questo testo stia avendo una certa risonanza in rete...
Beh, come è noto la rete amplifica e diffonde ogni cosa. Saluti e buon anno! [RV]
Willy - 2006/12/29 - 14:14
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Sull'aria di Cyrano di Francesco Guccini
(Bigazzi-Dati-Guccini)
di [RV]
Il "Cyrami" è da qualche anno una sorta di enigma in rete (e non solo perché se ne è occupato persino il forum online dei solutori della Settimana Enigmistica, cliccare per credere). Complice senz'altro il fatto che lo stesso Guccini la ha eseguita, o meglio recitata, durante una sua tournée di concerti; ma andiamo per ordine, in questa serata in cui mi sono detto che sì, il "Cyrami" può essere benissimo, ed anzi è senz'altro, una canzone contro la guerra; questo anche per dissipare qualche "leggenda telematica" che si è venuta formando attorno a questa cosa.
Il "Cyrami" è nato su un autobus. Più precisamente il 22 ottobre 2002 su un autobus della linea 4 della Semurval, l'azienda ferrotranviaria metropolitana di Valenciennes, nel dipartimento del Nord in Francia, che svolge il percorso Bruay-sur-l'Escaut - Anzin - Valenciennes. Quella grigia mattina di ottobre, pigiato alle 8,20 di mattina per andare a fare non mi ricordo che cosa, all'improvviso mi venne da canticchiarmi dentro qualche verso, che mi si era formato spontaneamente (come spesso mi accade). Senz'altro la "molla" sarà stata la quasi perfetta identita tra i nomi "Cyrano" e "Cirami"; si era ai tempi della famosa "leggina ad-hoc" sul "legittimo sospetto", una delle tante che il nano si è fabbricato durante il suo governo; ora come ora chi si ricorderebbe più di quel "peón" forzaitaliota?
Tornato a casa, mi buttai al pc e, visto che il ferro era ben caldo, la buttai giù in un quarto d'ora. Non era certo la prima "parodia gucciniana" che facevo, sul newsgroup it.fan.musica.guccini si tratta di un "genere" antichissimo; quindi esisteva tutto un collaudato background nel quale quella ennesima parodia si andava ad inserire. La spedii immediatamente al newsgroup; questo il post originale delle 9,49 del 22 ottobre 2002.
Già sullo stesso thread, Stefania Bettinelli, frequentatrice del newsgroup e autrice di una tesi di laurea sulla "Geografia di Francesco Guccini", nonché conoscitrice ad amica del barbuto cantautore modeno-bologno-pavanese, si offrì di fargliela avere. E la sventurata lo fece (stasera sono di citazioni manzoniane, che ci volete fare), come si evince da questo post del 22 novembre 2002. Nel frattempo, come succede ner màggico mondo dell'Internetto, il testo aveva iniziato a circolare qua e là. Ma il bello doveva ancora venire.
Il fatto è che Guccini, non sapendo evidentemente di avere a che fare con lo stesso cui, anni prima, di fronte alla Testarossa, la "Locomotiva di destra", aveva detto che "non tornava la mèttrica", effettivamente la portò in concerto; secondo precise testimonianze, ne recitava qualche strofa prima di attaccare il "Cyrano" originale, e la cosa sembra abbia ottenuto un discreto successo. Guccini specificava che il testo "girava su Internet"; e qui finisce la storia ed inizia...boh, chi lo sa cosa inizia; tanto è bell'e finito.
Sui vari forum e altre entità in rete il testo continua qua e là a circolare, quasi sempre creduto anonimo. La cosa, in fondo, non mi dispiace affatto; da acerrimo nemico di ogni forma di "copyright", anzi, non potrei desiderare di meglio. Essere autore di una specie di sgangherata "canzone popolare sull'aria di..." è una delle cose che mi ricorderò nella mia altrettanto sgangherata vita. Però, ai fini dell'esattezza filologica di questo sito, un piccolo resoconto di come siano andate effettivamente le cose non sarà, spero, sgradito.