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Women's No-Conscription Song

Australian Women's Peace Army
Langue: anglais



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[1916]
Canzone composta da attiviste del Labor Women's Anti-Conscription Committee del Victorian Socialist Party (VSP) australiano in occasione del referendum/plebiscito voluto dal governo retto dal laburista Billy Hughes, che voleva introdurre la coscrizione obbligatoria per sostenere la partecipazione dell’Australia alla Grande Guerra.

Vote NO


Testo trovato su Australian Folk Songs

Vote NO (1917)


Hughes perse la prima consultazione ma non si diede per vinto, lasciò il partito, ne fondò uno proprio, ritornò al potere, promosse un nuovo referendum alla fine del 1917, perseguitò pacifisti e attivisti anti-coscrizione (con l’arresto di molti dirigenti socialisti, dell’IWW e di direttori dei giornali favorevoli al NO), mise in campi di concentramento migliaia di cittadini di origine tedesca, perse di nuovo la consultazione popolare…
E intanto oltre 60.000 ragazzi australiani morirono a Gallipoli e negli altri teatri di guerra in Asia, nel Pacifico e in Europa, oltre 150.000 i feriti.
(Vicenda esemplare che la dice lunga a proposito del rispetto che i governanti hanno sempre della volontà popolare, cosa assai evidente anche oggi con il recente referendum in Grecia…)



Nel 1919 Billy Hughes partecipò ininterrottamente alla conferenza di pace di Versailles, stabilendosi a Parigi per tutta la sua durata (16 mesi!) e si scontrò più volte con tutti gli altri capi di Stato perché pretendeva che la Germania e le altre nazioni sconfitte fossero schiacciate sotto il peso di somme incalcolabili ed esorbitanti come risarcimenti di guerra. Fu a tal punto molesto e feroce che persino il presidente americano Wilson giunse a definirlo pubblicamente come una “pestifera carogna”…



Nonostante la sua arroganza e violenza, Hughes proseguì nella sua fulgida carriera politica e rimase per oltre 50 anni in Parlamento, con incarichi di governo fino ai primi anni 40… (Altra vicenda esemplare che la dice lunga a proposito di quanto i governati siano boccaloni e finiscano sempre per applaudire e votare chi glielo ha appena ficcato per bene nel culo, basta che si tratti dell’ “uomo forte”…)
Every woman has got to have a say
Before they can send our men away;
So I want you all to know why the women will say NO !
To Mr. Hughes on Referendum Day.

[Chorus] For Conscripts our men shall never be,
We're going to defend their liberty;
And I want you all to know
That my vote will be a NO !
Mr. Hughes can't made a willing tool of me, of me, of me,
Mr. Hughes can't make a willing tool of me.


Messrs. Hughes, Pearce, Irvine, Cook & Co.
Would liberty and conscience send below,
And our wages may come down with labor black or brown
So it's up to every woman to say NO.

When Mr. Hughes to England said good-bye
The Duchesses and Dukes began to cry
But that's nothing to the woe that they'll
feel when we say NO
To Mr. Hughes on Referendum Day.

To the soldier I would say,
Don't let them filch your civil rights away
Make sure before you roam of your enemy at home
By voting NO on Referendum Day.

Working women to your cause be true
Remember what your men would have you do.
Don't forget the daily press is whining for a Yes
Vote NO and down the powers opposed to you.

And now I've just a final word I'll say
We have no right to vote men's lives away,
Oh mothers, sisters, wives, ye who travail for men's lives,
Think well before you vote those lives away.

envoyé par Bernart Bartleby - 16/7/2015 - 10:54




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