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Wycieczka w nieznane

Krystyna Żywulska
Language: Polish


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[Agosto 1944]
Versi di Krystyna Żywulska (1914-1992, il cui vero nome era Sonia Landau), ebrea polacca, nativa di Łódź.
Sulle arie della tradizionale napoletana “Santa Lucia” e di “Gloomy Sunday”, celebre “suicide song” dell’ungherese Rezső Seress, adattate insieme dal musicista polacco Krzysztof Jażdżyński durante la permanenza, sua e della Żywulska, nel campo di sterminio nazista di Auschwitz-Birkenau.
Testo – solo parziale, a giudicare dalle sospensioni - trovato nell’articolo “Krystyna Zywulska. The Making of a Satirist and Songwriter in Auschwitz-Birkenau is Discovered Through Camp Mementos., di Barbara Milewski, Assistant Professor of Music presso lo Swarthmore College, Pennsylvania, USA.



Canzone davvero terribile, in cui le immagini di una natura ridente sono giustapposte senza soluzione di continuità con quelle allucinanti e grottesche del campo di Auschwitz-Birkenau, percorso costantemente dalla sofferenza e dalla morte.

Dopo l’occupazione tedesca, Sonia Landau finì con la sua famiglia nel ghetto di Varsavia. Ma nel 1942 decise di passare all’azione: fuggì dal ghetto, adottò un’identità falsa (Zofia Wiśniewska) nella “parte ariana” della città e quindi si unì alla Resistenza. Catturata nel 1943, fu identificata come prigioniera politica, e non come ebrea, perché diede false generalità assumendo il nome che poi avrebbe successivamente conservato, Krystyna Żywulska.

Internata comunque ad Auschwitz–Birkenau (Brzezinka), fu lì che cominciò a scrivere poesie che subito di diffusero di bocca in bocca tra i prigionieri polacchi del campo. Ad una di queste poesie, “Apel” (“L’appello”), Krystyna Żywulska dovette letteralmente le vita: un prigioniero di lungo corso, ben posizionato, fu colpito da quei versi, cercò l’autore e così salvò l’ormai quasi moribonda Krystyna facendola trasferire all’“Effektenkammer kommando”, il magazzino dove venivano raccolti gli effetti personali confiscati ai nuovi arrivati.



La vita era meno dura di quella riservata agli altri prigionieri, costretti nelle squadre di lavoro all’aperto. Krystyna Żywulska si riprese e potè continuare a descrivere la vita e la morte nel campo attraverso le sue poesie, alcune delle quali furono anche messe in musica e rappresentate nel corso di un cabaret satirico clandestino allestito dai prigionieri nel magazzino. Una di queste, composta alla fine del 1944, s’intitolava “Marsz o Wolnosci” (“La marcia della libertà”) e fu intonata dai prigionieri, Żywulska compresa, quando nel febbraio del 1945 furono costretti ad evacuare il campo nell’imminente arrivo delle truppe sovietiche.

Przeżyłam OswiecimPusta Woda


La Żywulska sopravvisse anche a questa marcia della morte e nel dopoguerra mise su famiglia e continuò a scrivere memorie (“Przeżyłam Oswiecim”, “Sono sopravvissuta ad Auschwitz”), poesie e canzoni (era anche compositrice), alcune delle quali divennero popolari in Polonia negli anni 50 e 60.
Słoneczko świeci
i ptaszewk śpiewa -
bawią się dzieci
i szuinią drzewa.

Życie jest barwne,
śliczne, bogate -
nikt by się nie chciał
rozstać z tym światem.

Drogą daleką
łąka nad rzeką
w s kwarze i trudzie
idą ludzie.

[…]

Młodszych już wzięli
podczas selekcji,
a starsi idą
do "dezynfekcji".

[…]

Spójizcie wokoło?
Czy nie widzicie?
Strumyczek szemrze
i rosną kwiaty,

palą się "lampy"
pala się szmaty,
[a zapach wam się
tylko roi.]
Czy się naprawde
który z was boi?

[…]

A tam już praca wre diabelska,
Po "dezyntfekcji" leżą cielska.

Ciężka robota
Żar i spiekota
Grzebać, sortować,
mądrze "szpaltować":
dwa ciała grube,
a jedno dziecka -
oto robota
iście niemiecka.
I trzeba tylko
pilnie uważać,
jak tłuszcz się topi,
mięso wysmaża.
W ruch łopaty,
tizeszczą gnaty,
ciała skwierczą,
koś ci sterczą:
dziecinne košci
niewinne košci!

[Tu, na seansie okropności,]
[tutaj się wściekło,]
strzeliło w górę,
krwawą purpurę
[śmierć pizyoblekło.]
piekło!!!

Contributed by Bernart Bartleby - 2015/5/5 - 13:21



Language: English

Traduzione inglese di Barbara Milewski.
EXCURSION INTO THE UNKNOWN

The sun is shining,
The birds are singing,
Children are playing
Tree branches, swaying.

Life is so colorful
Lovely and plentiful
No one would want
To part with this world.

On a long journey,
By meadow, near river,
In heat and hardship,
The people are walking

[….]

Younger ones they've taken,
During selection,
The elderly are going
For "disinfection."

[….]

Look all around you?
Do you not see?
The stream ripples,
The flowers grow.

"Lamps" are burning,
Rags are burning,
[You're only imagining a
smell.]
Is any one of you
Honestly scared?:

[….]

There the devil's work is already in full swing,
After "disinfection," bodies lay on the ground.

Difficult work,
Sweltering heat,
Grubbing and sorting,
Thoughtfully "splitting:"
Two hefty bodies,
And one of a child—
Now that is a job
Truly German.
One only has to
Watch very closely,
How the fat melts,
And the meat cooks,
The shovel's movement
Makes the bones crack,
Bodies sizzle,
Bones stick out:
Children's bones
Innocent bones!

[Here, at the séance of horrors,]
[Here, things went mad,]
A bloody crimson
Shot up in the air,
[Death donned its finest:]
HELL!!!

Contributed by Bernart Bartleby - 2015/5/5 - 13:29




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