Canzone dedicata all'ultimo capitolo de "La luna e i falò" di Cesare Pavese. Beppe Giampà descrive il personaggio di Santa.
Santa fumava sigarette costose, mai viste a Canelli
le offri tutte a Nuto, con la bocca delicata
mentiva sulla sua vita
Santa disse di non voler baciare la mano
di chi le da uno schiaffo
baciando la mano di chi la spedì dritto all'inferno
Santa che tradisce i partigiani
lei che si unisce ai fascisti
la vana fuga e poi la morte
una sepoltura più degna delle altre
E anche la terra ne porta la cicatrice
la stessa ombra che Nuto ha sul cuore
Santa...Santina non la troveranno più
Santa, difesa muta negli occhi offesi
un urlo bianco come un abito
zittito dal mitra e poi...poi solo cenere
Santa, vestito bianco, anima grigia
giocando a carte su un tavolo storto
cercando se stessa su strade sbagliate
Raffiche di mitra e rosso sangue
su quel vestito bianco
ma Santina resta ancora bella
e in quel falò brucia la nostra giovinezza
E anche la terra ne porta la cicatrice
la stessa ombra che Nuto ha sul cuore
Santa...Santina non la troveranno più
E non sono più i capelli biondi di Santa
ma è cenere di fuoco
la giustizia non accetta spie
e pietà non può averne
Mamma ora che la storia è finita
facciamo finta che Santa non è morta
e non stava con i cattivi
io voglio salvarla
le offri tutte a Nuto, con la bocca delicata
mentiva sulla sua vita
Santa disse di non voler baciare la mano
di chi le da uno schiaffo
baciando la mano di chi la spedì dritto all'inferno
Santa che tradisce i partigiani
lei che si unisce ai fascisti
la vana fuga e poi la morte
una sepoltura più degna delle altre
E anche la terra ne porta la cicatrice
la stessa ombra che Nuto ha sul cuore
Santa...Santina non la troveranno più
Santa, difesa muta negli occhi offesi
un urlo bianco come un abito
zittito dal mitra e poi...poi solo cenere
Santa, vestito bianco, anima grigia
giocando a carte su un tavolo storto
cercando se stessa su strade sbagliate
Raffiche di mitra e rosso sangue
su quel vestito bianco
ma Santina resta ancora bella
e in quel falò brucia la nostra giovinezza
E anche la terra ne porta la cicatrice
la stessa ombra che Nuto ha sul cuore
Santa...Santina non la troveranno più
E non sono più i capelli biondi di Santa
ma è cenere di fuoco
la giustizia non accetta spie
e pietà non può averne
Mamma ora che la storia è finita
facciamo finta che Santa non è morta
e non stava con i cattivi
io voglio salvarla
envoyé par Valerio - 14/4/2015 - 22:00
Vorrei segnalare che l'amico Beppe Giampà di Asti, ha realizzato un intero cd in cui ha musicato e interpretato alcune poesie dell'amato Cesare Pavese tratte da "Verrà la morte e avrà i tuoi occhi".
Flavio Poltronieri - 16/4/2015 - 21:01
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