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Pum-Pum te maté (Y se hacían llamar Patria y Libertad)

Tito Fernández
Language: Spanish


Tito Fernández

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[1973]
Parole e musica di Tito Fernández
Lato B di un 45 giri pubblicato nell’anno del golpe militare fascista in Cile
Forse proprio per questo la canzone non fu inclusa in nessun LP

Una canzone che ironicamente denunciava la violenza fascista in Cile prima del golpe dell’11 settembre. Il sottotitolo fa diretto riferimento ad uno dei gruppi paramilitari di estrema destra che funestarono, con omicidi, sabotaggi e atti terroristici, gli anni del governo dell’Unidad Popular di Salvador Allende (dal novembre 1970 fino alla sua morte durante l’attacco dei golpisti al palazzo presidenziale de La Moneda).



Il Frente Nacionalista Patria y Libertad ha come simbolo l’“araña negra”, il ragno nero cui Tito Fernández fa ironicamente riferimento in una strofa di questa sua canzone. Venne fondato nel 1970 come comitato civico che si opponeva all’elezione di Allende ma poi si trasformò subito in un gruppo terroristico sostenuto e protetto da ampi settori dell’esercito. L’azione più eclatante compiuta da Patria y Libertad fu l’assassinio nel luglio del 1973 di un consigliere di Allende, l’ammiraglio Arturo Araya Peeters. I fascisti dell’“araña negra” furono direttamente sostenuti dalla CIA statunitense, tant’è che tra le loro fila militava anche Michael Townley, sicario dei servizi segreti americani e cileni che fu responsabile, negli anni immediatamente successivi al golpe, degli attentati mortali condotti negli USA contro Carlos Prats e Orlando Letelier, stretti collaboratori di Allende.



Michael Townley oggi si gode la sua lauta pensione per i servigi resi.
Pablo Rodríguez Grez, fondatore di Patria y Libertad, è stato professore di diritto in molte Università cilene, è un facoltoso avvocato e tra i suoi clienti vantava lo stesso generale Pinochet.
Roberto Thieme Schiersand, altro dirigente di Patria y Libertad, ha fatto fortuna com imprenditore.
Invece Allende è stato ucciso, e con lui almeno 3.500 cileni. Centinaia di migliaia le vittime di prigione, detenzioni illegali, torture, violenze, esilio…



… e la bestia è più viva che mai.
Desde niño me ha gustado
jugar a la guerra, tener soldados
jugar con balas, jugar con bombas
quebrar los vidrios, robar helados

Gastar la plata que tiene el papi
usar el auto que tiene la mami
pagar un wisky, decir salú
como en el cine de Hollywoood

Hay quienes piensan la guerra es un juego
pero la guerra es asunto serio.
¡Pum Pum! ¡Ah! te maté!

Me dan un casco cuatro linchacos
y con mi conciencia dentro de un saco
con dinamita y una cadena
soy súper capo, que cosa buena

La araña negra cuando me pica
me vuelve loco, que cosa rica
a mi me gusta mucho jugar
y estoy seguro voy a ganar

Hay quienes olvidan algún detalle
en una guerra no gana nadie
¡Bang Bang! ¡Ahora te maté yo!

Arranquen, arranquen que viene la CIA
yo estoy con ellos, mi aguelo y mi tía
mi primo Pillín el de los camiones
y el tío que trajo los veinte millones.

Resulta muy fácil robarse un avión
reírse de Chile, de su población
tomar a la iglesia para el tandeo
y al uniformado para el chacoteo

Así están las cosas, es la situación
eso es lo que quieren en la reacción
pero sin embargo que tomen razón
la patria se opone a la destrucción.

Contributed by Bernart Bartleby - 2015/1/30 - 10:10




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