Sono sempre l’ultimo
a saper le cose,
è scoppiata la crisi mondiale
e io ero in cucina e mangiavo una mela.
Congratulazioni a voi!
Ma che bel bambino!
Insegnategli ad essere onesto
che i furbi combinano solo casino.
Maledetti italiani! Maledetti!
Maledetto me!
Maledetti italiani! Maledetti!
Maledetto me!
Ci sentiamo vittime,
ci sentiamo soli...
Si alza un tipo sospetto che grida,
“Fermi tutti, ci sono gli sconti da Zara!”
Questa volta paghi tu,
caro lestofante,
ti volevi imbucare alla festa
la famiglia che stimi non ti riconosce
Maledetti italiani! Maledetti!
Maledetto me!
Maledetti italiani! Maledetti!
Maledetto me!
La mafia è diventata pop,
la musica fa vittime.
Bastava più prudenza
e una città dell’estero
ti accoglierà con un sorriso...
Non sono un italiano vero
Sono sempre l’ultimo
e non mi dispiace:
a che serve arrivare per tempo
se alla fine chi ha vinto ha perso lo stesso?
Maledetti italiani! Maledetti!
Maledetto me!
Maledetti italiani! Maledetti!
Maledetto me!
a saper le cose,
è scoppiata la crisi mondiale
e io ero in cucina e mangiavo una mela.
Congratulazioni a voi!
Ma che bel bambino!
Insegnategli ad essere onesto
che i furbi combinano solo casino.
Maledetti italiani! Maledetti!
Maledetto me!
Maledetti italiani! Maledetti!
Maledetto me!
Ci sentiamo vittime,
ci sentiamo soli...
Si alza un tipo sospetto che grida,
“Fermi tutti, ci sono gli sconti da Zara!”
Questa volta paghi tu,
caro lestofante,
ti volevi imbucare alla festa
la famiglia che stimi non ti riconosce
Maledetti italiani! Maledetti!
Maledetto me!
Maledetti italiani! Maledetti!
Maledetto me!
La mafia è diventata pop,
la musica fa vittime.
Bastava più prudenza
e una città dell’estero
ti accoglierà con un sorriso...
Non sono un italiano vero
Sono sempre l’ultimo
e non mi dispiace:
a che serve arrivare per tempo
se alla fine chi ha vinto ha perso lo stesso?
Maledetti italiani! Maledetti!
Maledetto me!
Maledetti italiani! Maledetti!
Maledetto me!
envoyé par Bernart Bartleby - 31/12/2014 - 22:57
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Parole e musica di Lorenzo Urciullo, in arte Colapesce
Singolo che anticipa il nuovo album - dal titolo misterioso - che uscirà nelle prossime settimane.
“L’Italia da sempre utilizza le figure che hanno reso il nostro paese immortale per giustificare il declino in cui anneghiamo da decenni.” (Colapesce)
“Protagonista del videoclip un bambino sovrappeso, italiano di seconda generazione, che metodico e pacato imbraccia motoseghe, lame, asce, archi e frecce e altri fantasiosi strumenti di tortura per sbrindellare le immagini di italiani illustri e molto meno illustri: D’Annunzio e Barbara D’Urso, Matteo Renzi, Flavio Briatore e Luigi Tenco, Asia Argento e Giulio Cesare, Michelangelo e Paolo Brosio. Il meglio e il peggio, l’alfa e l’omega, nel bene o nel male essenza di un’italianità da azzerare per sperare, forse, in un nuovo inizio.” (da Il Fatto Quotidiano)