La prima volta che vedemmo il nemico fu in televisione all'ora di cena, si muoveva sullo schermo con il passo dell'oca e i denti bianchi. La prima volta che vedemmo del sangue fu sul fondo delle vaschette della carne macinata, mentre spingevamo i carrelli pieni verso l'uscita del supermercato.
A quei tempi il mattatoio faceva orario continuato. Le luci restavano sempre accese ed una voce senza genere ne' età ci teneva costantemente all'erta. Il primo attacco non doveva coglierci impreparati. Eppure quella guerra non cominciò mai... Forse perché era iniziata da così tanto tempo da non riuscire nemmeno a ricordarlo
A quei tempi il mattatoio faceva orario continuato. Le luci restavano sempre accese ed una voce senza genere ne' età ci teneva costantemente all'erta. Il primo attacco non doveva coglierci impreparati. Eppure quella guerra non cominciò mai... Forse perché era iniziata da così tanto tempo da non riuscire nemmeno a ricordarlo
envoyé par dq82 - 1/12/2014 - 11:11
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Album: Come il soffitto di una chiesa bombardata (split con i Contrasto)
Memorie oniriche di uno stato in bilico tra la pace e la guerra... Al classico pezzo, diciamo, punk, abbiamo voluto abbinare alcuni momenti ambient, sperimentando un po' al di fuori delle solite cose... il frammento che chiude il disco si intitola "Hitler con gli occhiali a specchio"kalashnikov-collective