Où je vais, d'où je viens
Pourquoi je suis trempée
Voyons, ça se voit bien
Il pleut
La pluie, c'est de la pluie
Je vais dessous et puis
C'est tout, c'est tout...
Passez votre chemin
Comme je passe le mien...
C'est pour mon plaisir
Que je patauge dans la boue
La pluie ça me fait rire
Je ris de tout et de tout et de tout!
Si vous avez les larmes faciles
Rentrez plutôt chez vous
Pleurez plutôt sur vous
Mais laissez-moi
Laissez-moi, laissez-moi, laissez-moi!
Je ne veux pas entendre le son de votre voix!
Passez votre chemin
Comme je passe le mien...
Le seul homme que j'aimais
c'est vous qui l'avez tué
matraqué, piétiné, achevé
J'ai vu son sang couler
couler dans le ruisseau
dans le ruisseau...
Passez votre chemin
comme je passe le mien...
L'homme que j'aimais
est mort, la tête dans la boue
Ce que j' peux vous haïr
vous haïr... c'est fou... c'est fou... c'est fou!
Et vous vous attendrissez sur moi
vous êtes beaucoup trop bons pour moi
beaucoup trop bons, croyez-moi...
Vous êtes bons... comme le ratier est bon pour le rat!
mais un jour viendra où le rat vous mordra!
Passez votre chemin
hommes bons... hommes de bien.
Pourquoi je suis trempée
Voyons, ça se voit bien
Il pleut
La pluie, c'est de la pluie
Je vais dessous et puis
C'est tout, c'est tout...
Passez votre chemin
Comme je passe le mien...
C'est pour mon plaisir
Que je patauge dans la boue
La pluie ça me fait rire
Je ris de tout et de tout et de tout!
Si vous avez les larmes faciles
Rentrez plutôt chez vous
Pleurez plutôt sur vous
Mais laissez-moi
Laissez-moi, laissez-moi, laissez-moi!
Je ne veux pas entendre le son de votre voix!
Passez votre chemin
Comme je passe le mien...
Le seul homme que j'aimais
c'est vous qui l'avez tué
matraqué, piétiné, achevé
J'ai vu son sang couler
couler dans le ruisseau
dans le ruisseau...
Passez votre chemin
comme je passe le mien...
L'homme que j'aimais
est mort, la tête dans la boue
Ce que j' peux vous haïr
vous haïr... c'est fou... c'est fou... c'est fou!
Et vous vous attendrissez sur moi
vous êtes beaucoup trop bons pour moi
beaucoup trop bons, croyez-moi...
Vous êtes bons... comme le ratier est bon pour le rat!
mais un jour viendra où le rat vous mordra!
Passez votre chemin
hommes bons... hommes de bien.
Contributed by Bernart Bartleby - 2014/11/24 - 20:19
Language: Italian
Traduzione italiana di Marco Vignolo Gargini, dal suo blog Sisohpromatem
La poesia sarebbe tratta dalla raccolta "Paroles" del 1945, dove però non riesco a trovare nè il titolo "Toute seule" nè "Où je vais, d’où je viens"... In ogni caso:
La poesia sarebbe tratta dalla raccolta "Paroles" del 1945, dove però non riesco a trovare nè il titolo "Toute seule" nè "Où je vais, d’où je viens"... In ogni caso:
DOVE VADO, DA DOVE VENGO…
Dove vado, da dove vengo,
Perché sono fradicia.
Beh, questo è chiaro.
Piove.
La pioggia, è pioggia.
Ci vado sotto, e poi,
E poi è tutto.
Lasciate perdere
Come faccio io.
È per piacer mio
Che io sguazzo nel fango.
La pioggia, mi fa ridere.
Rido di tutto e di tutto e di tutto
Se avete la lacrima facile
Tornate piuttosto a casa vostra,
Piangete piuttosto su di voi,
Ma lasciatemi,
Lasciatemi, lasciatemi, lasciatemi, lasciatemi.
Non voglio sentire il suono della vostra voce,
Lasciate perdere
Come faccio io.
Il solo uomo che amavo,
siete voi che l’avete ucciso,
bastonato, calpestato…
terminato.
Ho visto il suo sangue scorrere,
scorrere nel ruscello,
nel ruscello.
Lasciate perdere
Come faccio io.
L’uomo che amavo
è morto, la testa nel fango.
Quanto posso odiarvi,
odiarvi… è folle… è folle… è folle.
E voi vi intenerite su di me,
voi siete troppo buoni per me,
fin troppo troppo buoni, credetemi.
Voi siete buoni… buoni come il cane che caccia i topi è buono per il sorcio…
ma un giorno… verrà un giorno in cui il sorcio vi morderà…
Lasciate perdere,
uomini buoni… uomini dabbene.
Dove vado, da dove vengo,
Perché sono fradicia.
Beh, questo è chiaro.
Piove.
La pioggia, è pioggia.
Ci vado sotto, e poi,
E poi è tutto.
Lasciate perdere
Come faccio io.
È per piacer mio
Che io sguazzo nel fango.
La pioggia, mi fa ridere.
Rido di tutto e di tutto e di tutto
Se avete la lacrima facile
Tornate piuttosto a casa vostra,
Piangete piuttosto su di voi,
Ma lasciatemi,
Lasciatemi, lasciatemi, lasciatemi, lasciatemi.
Non voglio sentire il suono della vostra voce,
Lasciate perdere
Come faccio io.
Il solo uomo che amavo,
siete voi che l’avete ucciso,
bastonato, calpestato…
terminato.
Ho visto il suo sangue scorrere,
scorrere nel ruscello,
nel ruscello.
Lasciate perdere
Come faccio io.
L’uomo che amavo
è morto, la testa nel fango.
Quanto posso odiarvi,
odiarvi… è folle… è folle… è folle.
E voi vi intenerite su di me,
voi siete troppo buoni per me,
fin troppo troppo buoni, credetemi.
Voi siete buoni… buoni come il cane che caccia i topi è buono per il sorcio…
ma un giorno… verrà un giorno in cui il sorcio vi morderà…
Lasciate perdere,
uomini buoni… uomini dabbene.
Contributed by B.B. - 2019/6/26 - 00:01
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Versi di Jacques Prévert
Musica di Wal-Berg (1910-1994), nome d’arte di Voldemar Rosenberg, compositore e direttore d’orchestra originario di Odessa.
Sono incerto in quali percorsi inserire questa splendida poesia-canzone, se i quello sulla violenza contro le donne, oppure in quello sulla repressione, oppure in entrambi...
Di certo c’è che è una splendida CCG, l’invocazione e la maledizione di una donna di strada contro quegli “uomini buoni” - la società borghese e gli sgherri che la presidiano - che le hanno ammazzato il compagno e adesso vorrebbero ripararla dalla pioggia e, già che ci sono, approfittare un po’ di lei... “Voi siete buoni come... come il cacciatore di topi è buono per il topo! Ma verrà il giorno che il topo vi morderà! Andate per la vostra strada, uomini buoni...”