Wir sind aufgebrochen im Monat Oktober
In der Provinz Suiyuan
Wir sind rasch geflogen in südlicher Richtung, ohne abzuweichen
Durch vier Provinzen fünf Tage lang.
Fliegt rascher, die Ebenen warten
Die Kälte nimmt zu und
Dort ist Wärme.
Wir sind aufgebrochen und waren achttausend
Aus der Provinz Suiyuan
Wir sind mehr geworden täglich um Tausende, je weiter wir kamen
Durch vier Provinzen fünf Tage lang.
Fliegt raschen die Ebenen warten
Die Kälte nimmt zu und
Dort ist Wärme.
Wir überfliegen jetzt die Ebene
In der Provinz Hunan
Wir sehen unter uns große Netze und wissen
Wohin wir geflogen sind fünf Tage lang:
Die Ebenen haben gewartet
Die Wärme nimmt zu und
Der Tod ist uns sicher.
In der Provinz Suiyuan
Wir sind rasch geflogen in südlicher Richtung, ohne abzuweichen
Durch vier Provinzen fünf Tage lang.
Fliegt rascher, die Ebenen warten
Die Kälte nimmt zu und
Dort ist Wärme.
Wir sind aufgebrochen und waren achttausend
Aus der Provinz Suiyuan
Wir sind mehr geworden täglich um Tausende, je weiter wir kamen
Durch vier Provinzen fünf Tage lang.
Fliegt raschen die Ebenen warten
Die Kälte nimmt zu und
Dort ist Wärme.
Wir überfliegen jetzt die Ebene
In der Provinz Hunan
Wir sehen unter uns große Netze und wissen
Wohin wir geflogen sind fünf Tage lang:
Die Ebenen haben gewartet
Die Wärme nimmt zu und
Der Tod ist uns sicher.
envoyé par Bernart Bartleby - 30/10/2014 - 14:01
Langue: italien
Traduzione italiana di Ruth Leiser e Franco Fortini, da “Brecht. Poesie e Canzoni”, Einaudi 1962 (terza edizione)
GLI UCCELLI MIGRANO
Ci siamo levati nel mese d'ottobre,
nella provincia di Suiyuan,
veloci volando, verso sud, senza deviare
su quattro province per cinque giornate.
Volate più presto, ci aspettano
le pianure, il freddo cresce e
laggiù c'è caldo.
Ci siamo levati, e si era ottomila,
dalla provincia di Suiyuan,
ogni giorno aumentando, a migliaia, traversando
quattro province per cinque giornate.
Volate più presto, ci aspettano
le pianure, il freddo cresce e
laggiù c'è caldo.
Noi sorvoliamo ora la pianura
nella provincia dello Hunan.
Grandi reti vediamo, sotto di noi, e sappiamo
Dove abbiamo volato per cinque giornate.
Le pianure ci hanno aspettato,
il caldo cresce e
la morte è certa.
Ci siamo levati nel mese d'ottobre,
nella provincia di Suiyuan,
veloci volando, verso sud, senza deviare
su quattro province per cinque giornate.
Volate più presto, ci aspettano
le pianure, il freddo cresce e
laggiù c'è caldo.
Ci siamo levati, e si era ottomila,
dalla provincia di Suiyuan,
ogni giorno aumentando, a migliaia, traversando
quattro province per cinque giornate.
Volate più presto, ci aspettano
le pianure, il freddo cresce e
laggiù c'è caldo.
Noi sorvoliamo ora la pianura
nella provincia dello Hunan.
Grandi reti vediamo, sotto di noi, e sappiamo
Dove abbiamo volato per cinque giornate.
Le pianure ci hanno aspettato,
il caldo cresce e
la morte è certa.
envoyé par Bernart Bartleby - 30/10/2014 - 14:03
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Versi di Bertolt Brecht, poi compresi nella raccolta “Svendborger Gedichte” pubblicata nel 1939 durante l’esilio in Danimarca.
Non so se questa poesia sia mai stata messa in musica, ma si tratta comunque, e dichiaratamente, di un “lied”.
Il funesto presagio dell’imminente, inevitabile esilio, dell’annunciato quanto improvviso sradicamento. Il giorno dopo l’incendio del Reichstag, mentre le SA di Göring già rastrellavano gli oppositori per le strade, Brecht - insieme alla moglie, il figlio Stefan ed alcuni amici – senza nemmeno passare di casa, riempì una valigia e in fretta e furia abbandonò Berlino.