Horror follows horror within me
There is a chill fear
Of the storm that does deafen and din me
And rage horribly near.
What black things had the human
Race in store, what mind could view?
God guard the hour that is coming,
Mankind safe, honour bring through.
There is a chill fear
Of the storm that does deafen and din me
And rage horribly near.
What black things had the human
Race in store, what mind could view?
God guard the hour that is coming,
Mankind safe, honour bring through.
Contributed by Bernart Bartleby - 2014/9/11 - 15:10
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Versi di Ivor Gurney, inediti fino al 1954 quando furono pubblicati in “Poems by Ivor Gurney: Principally Selected from Unpublished Manuscripts”
Musica per baritono e pianoforte di John Jeffreys (1927-2010), importante compositore inglese, nella sua raccolta intitolata “Of Fire and Dew: 21 songs”, 1998.
Una poesia che mi ha immediatamente ricordato Marlon Brando/Colonnello Kurtz in “Apocalypse Now” di Francis Ford Coppola: “Ho visto degli orrori, orrori che ha visto anche lei. Ma non avete il diritto di chiamarmi assassino. Avete il diritto di uccidermi, questo sì, ma non avete il diritto di giudicarmi. Non esistono parole per descrivere lo stretto necessario a coloro che non sanno cosa significhi l'orrore. L'orrore ha un volto e bisogna essere amici dell'orrore. L'orrore ed il terrore morale ci sono amici. In caso contrario allora diventano nemici da temere. Sono i veri nemici...
L’orrore… l’orrore….”