Saró detto pazzo, ambizioso e turbolento.
ma avrò la ricompensa al fondo della mia coscienza
e nell'animo dei cari dei miei generosi amici
e nell'amore tuo, nelle parole che mi dici
So di osare l'impossibile, che grande è il mio ardimento
ma è l'inerzia a rendere immenso il mio tormento
perciò torno alla mia terra, che ci fece eterni amanti
quella festa a Piedigrotta tra le luci e degl'incanti
In quel giorno di settembre ci incontrammo da bambini
la vita si dischiuse e intramò i nostri destini
amor ci precedette e ci fece stupire
nel profondo della voce il tuo nome mi s'incise
Fin nella maledetta nebbia, dove era muto il cielo,
non ha smesso l'ideale di esser fuoco al mio pensiero
e d'amor l'incendio non è mai cessato in cuore
pur spezzato già da tempo dall'acerbo mio dolore
Essere promessa a un uomo non voluto
Che se non sei schiava arriva il giorno del rifiuto
il tuo amor mi fece fuggir quella prigione
Ma abbandonare i figli miei mi lacerava il cuore
E abbandonata al vento, tra due fuochi sospesa
Mia madre mi scriveva recupera l'onore
io risposi E' mio l'amore, ed è legge naturale
Non cercate di piegarmi al vostro modo di pensare
Il ne faut faire jamais comme les autres
Il ne faut faire jamais comme les autres
Je t'aime
Il ne faut faire jamais comme les autres
Nella repubblica sognata col genio dell'insurrezione
nel fuoco di quella battaglia, si rinsaldò l'amore
mentre disponevo armi, tu curavi le ferite
E il dolor della sconfitta il tuo amore fece mite
Adesso vado coi trecento che diran giovani e forti
ma i veri sognatori mai potranno dirsi morti
All'odiata catena del mio tempo do l'assalto
Ora e sempre di rivolta elevo lo stendardo
E ancora un'altra volta mio infinito amore
io resterò al tuo fianco e sopporterò il dolore
di averti perduto al colmo d'illusione
e per tutta la vita io porterò il tuo nome:
Enrichetta Pisacane.
ma avrò la ricompensa al fondo della mia coscienza
e nell'animo dei cari dei miei generosi amici
e nell'amore tuo, nelle parole che mi dici
So di osare l'impossibile, che grande è il mio ardimento
ma è l'inerzia a rendere immenso il mio tormento
perciò torno alla mia terra, che ci fece eterni amanti
quella festa a Piedigrotta tra le luci e degl'incanti
In quel giorno di settembre ci incontrammo da bambini
la vita si dischiuse e intramò i nostri destini
amor ci precedette e ci fece stupire
nel profondo della voce il tuo nome mi s'incise
Fin nella maledetta nebbia, dove era muto il cielo,
non ha smesso l'ideale di esser fuoco al mio pensiero
e d'amor l'incendio non è mai cessato in cuore
pur spezzato già da tempo dall'acerbo mio dolore
Essere promessa a un uomo non voluto
Che se non sei schiava arriva il giorno del rifiuto
il tuo amor mi fece fuggir quella prigione
Ma abbandonare i figli miei mi lacerava il cuore
E abbandonata al vento, tra due fuochi sospesa
Mia madre mi scriveva recupera l'onore
io risposi E' mio l'amore, ed è legge naturale
Non cercate di piegarmi al vostro modo di pensare
Il ne faut faire jamais comme les autres
Il ne faut faire jamais comme les autres
Je t'aime
Il ne faut faire jamais comme les autres
Nella repubblica sognata col genio dell'insurrezione
nel fuoco di quella battaglia, si rinsaldò l'amore
mentre disponevo armi, tu curavi le ferite
E il dolor della sconfitta il tuo amore fece mite
Adesso vado coi trecento che diran giovani e forti
ma i veri sognatori mai potranno dirsi morti
All'odiata catena del mio tempo do l'assalto
Ora e sempre di rivolta elevo lo stendardo
E ancora un'altra volta mio infinito amore
io resterò al tuo fianco e sopporterò il dolore
di averti perduto al colmo d'illusione
e per tutta la vita io porterò il tuo nome:
Enrichetta Pisacane.
Contributed by Riccardo Venturi - 2014/8/22 - 19:19
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Testo e musica di Marco Rovelli
Lyrics and music by Marco Rovelli
Paroles et musique de Marco Rovelli
Album: Tutto inizia sempre [2015]
"Carlo Pisacane è stata la figura più vicina al Che Guevara che c'è stata nella storia italiana. E quel grande rivoluzionario risorgimentale e socialista visse una straordinaria storia d'amore con Enrichetta Di Lorenzo, che lo seguì in tutta Europa, e poi nelle Cinque Giornate di Milano, e poi nella Repubblica Romana (che fu la cosa più vicina della nostra storia alla Comune di Parigi). Si erano innamorati ancora bambini, a una festa a Piedigrotta, ma poi lei era stata data in sposa a un uomo che non amava, e nonostante i tre figli era profondamente infelice, e si ribellò, spezzando le proprie catene: lasciò la vita comoda e fuggì da Napoli, per seguire Carlo in questa vita ribelle. Finché lui, nel 1857, decise l'impresa disperata, decise di osare l'impossibile, sperando di fare insorgere la sua terra napoletana: “eran trecento, eran giovani e forti, e sono morti”.
L'album è uscito nella sua veste e col suo titolo definitivo nel marzo 2015: Tutto inizia sempre. Comprende le seguenti canzoni:
2. Danse macabre
3. Noi, Chisciotte
4. L'amore al tempo della rivolta
5. Il posto
6. Il ritorno
7. Il Dio che ride
8. Servi
9. Una vita normale
10. Dall'imagine tesa
11. Anarcangeli
12. L'animale e lo spettacolo
13. Serenata